Certificati di investimento - Cap. 5 (9 lettori)

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It's time to play the game
(Reuters) - L'invasione russa dell'Ucraina e la conseguente accelerazione dell'inflazione potrebbero avere un significativo impatto indiretto sull'economia e le banche spagnole, anche se la loro esposizione diretta è molto limitata, ha detto la Banca di Spagna.
Gli istituti spagnoli in generale sono tra i meno esposti al credito russo, con la banca centrale spagnola che stima il loro rischio di credito a poco più di 700 milioni di euro.
Tuttavia, secondo la banca centrale, una potenziale combinazione di aumento dell'inflazione e tassi d'interesse più alti nel breve termine potrebbe erodere il reddito reale delle famiglie e delle aziende e danneggiare i settori già pesantemente colpiti dalla pandemia, come il turismo e i trasporti.
"Gli effetti indiretti del nuovo shock, derivanti dall'impatto su incertezza, inflazione e attività economica, possono essere significativi", ha detto la banca centrale spagnola nel suo rapporto semestrale sulla stabilità finanziaria.
 

felixthecat

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Cosa c'è dietro alla mossa di Mosca
Ma l'iniziativa di Mosca ha un obiettivo politico più che economico, al momento. Dal gasdotto Yamal, arriva la minima parte del gas destinato all'Europa e che nei mesi scorsi è stato fermato più volte, ufficialmente per lavori di manutenzione. Il gas arriva in Germania dal Nord Stream, in Italia dal fino al passo dal Tarvisio e in centro Europa dal Turkish Stream. E i flussi, nelle tre infrastrutture, non si sono mai interrotte da quando è iniziata l'aggressione all'Ucraina.

Il fatto che Mosca accusi Polonia e Bulgaria di non aver voluto pagare in rubli appare pretestuoso, visto che l'obbligo è quello della conversione da euro e dollari e a questo possono provvedere le autorità russe. Inoltre, solo pochi giorni fa gli operatori della UE, tra cui Eni, hanno ricevuto comunicazione che l'obbligo era slittato e sarebbe stato applicato solo a partire da fine maggio. Tutto ciò dimostrerebbe che il Cremlino sta mandando messaggi al limite del ricatto, sapendo che il gas - una volta passato l'inverno - serve soprattutto per alimentare le industrie energivori (acciaierie, cementifici, vetro, carta, chimica).

In particolare, in Germania e Italia: ma i flussi verso le due principali economie manifatturiere d'Europa al momento sono regolari. Anche perché interrompere vorrebbe dire non incassare piu i miliardi di euro per sostenere le casse del Cremlino e gli introiti che finanziano la guerra. Il messaggio, quindi, appare agli osservatori prevalentemente politico, perché cade nel giorno in cui la UE torna a riunirsi per parlare di embargo su petrolio e gas. Scegliendo due paesi dell'ex blocco sovietico a cui bloccare le forniture, Putin cerca di lavorare sulle spaccature all'interno della Ue. E cerca di alzare i prezzi, per ostacolare gli acquisti per le operazioni di riempimento degli stoccaggi in vista del prossimo inverno.
(Repubblica.it)
 

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Cosa c'è dietro alla mossa di Mosca
Ma l'iniziativa di Mosca ha un obiettivo politico più che economico, al momento. Dal gasdotto Yamal, arriva la minima parte del gas destinato all'Europa e che nei mesi scorsi è stato fermato più volte, ufficialmente per lavori di manutenzione. Il gas arriva in Germania dal Nord Stream, in Italia dal fino al passo dal Tarvisio e in centro Europa dal Turkish Stream. E i flussi, nelle tre infrastrutture, non si sono mai interrotte da quando è iniziata l'aggressione all'Ucraina.

Il fatto che Mosca accusi Polonia e Bulgaria di non aver voluto pagare in rubli appare pretestuoso, visto che l'obbligo è quello della conversione da euro e dollari e a questo possono provvedere le autorità russe. Inoltre, solo pochi giorni fa gli operatori della UE, tra cui Eni, hanno ricevuto comunicazione che l'obbligo era slittato e sarebbe stato applicato solo a partire da fine maggio. Tutto ciò dimostrerebbe che il Cremlino sta mandando messaggi al limite del ricatto, sapendo che il gas - una volta passato l'inverno - serve soprattutto per alimentare le industrie energivori (acciaierie, cementifici, vetro, carta, chimica).

In particolare, in Germania e Italia: ma i flussi verso le due principali economie manifatturiere d'Europa al momento sono regolari. Anche perché interrompere vorrebbe dire non incassare piu i miliardi di euro per sostenere le casse del Cremlino e gli introiti che finanziano la guerra. Il messaggio, quindi, appare agli osservatori prevalentemente politico, perché cade nel giorno in cui la UE torna a riunirsi per parlare di embargo su petrolio e gas. Scegliendo due paesi dell'ex blocco sovietico a cui bloccare le forniture, Putin cerca di lavorare sulle spaccature all'interno della Ue. E cerca di alzare i prezzi, per ostacolare gli acquisti per le operazioni di riempimento degli stoccaggi in vista del prossimo inverno.
(Repubblica.it)

Probabilissimo che sia così. Colpisce 2 clienti "minori" che non hanno aperto questo fantomatico "doppio conto K" per mandare un messaggio agli altri...
 

carlo.

Nuovo forumer
Avete già commentato i leverage autocall di Leonteq? Interessante il fatto che praticamente si abbia leva 2 sulle cedole mentre rischio resta costante (anzi hai il floor sotto...) Sugli indici bei prodotti
 

carlo.

Nuovo forumer
Avete già commentato i leverage autocall di Leonteq? Interessante il fatto che praticamente si abbia leva 2 sulle cedole mentre rischio resta costante (anzi hai il floor sotto...) Sugli indici bei prodotti
Di fatto qui rendimento potenziale 7% con barriera FTSE Mib sotto 15.000 punti...
piuttosto che il 9% di questo CH1171813707
 

carlo.

Nuovo forumer
Ora a 98-98,5 direi che è anche interessante per chi cerca un quasi parcheggio liquidità al 5% annuo DE000UH6SE48 che ha per sottostante unico Eni con barriera al 50>5 <86,58 euro... mentre siamo a 13). E se dovesse richiamare si fa oltre il 4% in 3 mesi e mezzo...
 
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