Certificati di investimento - Cap. 5 (24 lettori)

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NoWay

It's time to play the game
La recessione globale è l'incubo del Forum economico mondiale (WEF), significherebbe riconoscere che l'inflazione alle stelle, la risposta che inevitabilmente devono dare le banche centrali, ma soprattutto la guerra in Ucraina e i confinamenti cinesi rischiano di precipitare l'economia globale in uno shock economico pari a quello della grande crisi finanziaria. Proprio quando, dopo la caduta del Pil nel 2020, ci si aspettava un anno di rinascita.

Il più schietto, fra gli esperti che parlano negli incontri del WEF in una Davos primaverile anziché innevata come ogni gennaio, è forse David Rubenstein, co-fondatore del colosso degli investimenti Carlyle. Che racconta che ai tempi del presidente Jimmy Carter, di cui era consulente, si preferiva chiamare una recessione banana, anziché col suo nome tecnico e spaventoso. Da Tokyo rimbalzano le parole del presidente Joe Biden, negli Usa "una recessione non è inevitabile". Per contro il tedesco Habeck è diretto al limite del pessimismo cosmico: se non risolviamo il grumo di problemi legati alla crisi energetica, alimentare e d'inflazione, "allora stiamo andando verso una recessione globale".

Christalina Georgieva, la direttrice generale del Fondo monetario internazionale, lancia l'allarme sui prezzi alimentari che "continuano a salire, salire, salire" e ricorda che il Fmi già ad aprile aveva tagliato le prospettive di crescita per ben 143 paesi pari a oltre l'80% del Pil mondiale.
Un nuovo peggioramento non si può escludere, spiega l'economista bulgara: ma al Fmi una recessione globale "non la vediamo in questo momento". Certo, "non significa che sia da escludere".

Il problema è che tutto dipenderà dagli sviluppi dell'aggressione russa in Ucraina, dalle decisioni di Pechino, dall'impatto che il dollaro forte avrà sulle economie emergenti (si rischia uno shock per i più indebitati in valuta estera). E anche dalle banche centrali. Se la Federal Reserve va dritta come un treno sulla sequenza di rialzi aggressivi dei tassi da mezzo punto, la presidente della Banca centrale eurpea (Bce) Christine Lagarde cerca di delineare la strada graduale di Francoforte: dopo un rialzo dei tassi a luglio, la Bce potrebbe "essere in grado di uscire dai tassi di interesse negativi entro la fine del terzo trimestre". Parole che implicano, col tasso sui depositi ora a -0,50%, due rialzi da 25 punti base, uno a luglio, l'altro in settembre. "L'accordo è praticamente fatto, perché c'è consenso crescente", spiega a Davos il governatore francese François Villeroy de Galhau. Che però indiscrezioni rimbalzate sulla Bloomberg s'incaricano subito di smentire: l'uscita di Lagarde avrebbe fatto arrabbiare i falchi, che vorrebbero una stretta più aggressiva.
 

valgri

Valter : Born in 1965
Questo cane soffre ti tosse, purtroppo il suo ex proprietario lo ha maltrattato, lo faceva dormire sotto la pioggia e di conseguenza si ammalava costantemente. Adesso la sua nuova famiglia si sta prendendo cura di lui, ogni volta che gli viene un attacco gli applicano l'aerosol, il cane capisce che questo è per il suo bene ed è tranquillo e pacifico mentre riceve la cura.

cane con tosse.jpg
 

Jsvmax79

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ZOOM VIDEO 1Q ADJ EPS $1,03. EST. 86C * ZOOM VIDEO 1Q REV. $1.07B, EST. $1.07B * ZOOM VIDEO 1Q CASH & CASH EQUIVALENTS $1.41B. EST. $1.49B
 

Jsvmax79

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U.S. spring wheat planting is advancing at the slowest pace in more than 20 years and was only 49% complete as of Sunday. Average for the date is 83%. Minnesota is only 11% planted vs 90% avg. North Dakota 27% vs 80% avg. Those two states grow two-thirds of the U.S. crop.
 

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It's time to play the game
Intanto, la diplomazia degli Stati Uniti, ha messo una pezza alla gaffe di Joe Biden, che nella conferenza stampa di ieri a Tokyo, aveva detto che gli Stati Uniti sono pronti a difendere militarmente Taiwan in caso di attacco. La Casa Bianca ha precisato che il presidente intendeva riferirsi all’invio di aiuti militari, non di truppe. L’affermazione ha comunque contribuito a guastare il clima in borsa, tornato positivo quando lo stesso Biden aveva di nuovo parlato della possibilità di rivedere il sistema dei dazi sulla Cina introdotto da Donald Trump.


A furia di mettere pezze avranno finito la stoffa...
 
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