Certificati di investimento - Cap. 5

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Era solo per dire che non è una cosa partita a feb '22, ma anni prima e di certo non riguarda solo il ns2 (io sono del partito della goccia che fa traboccare il vaso). Poi a ognuno se vuole il compito di approfondire cosa ci sia in Ucraina che tutti vogliono (di sicuro non solo i gasdotti sottoterra) a parte le tonnellate di ideali patriottici e democratici anch'essi un po' inflazionati e che in altri genocidi molto più vasti non hanno mai avuto tanta eco nella testa della gente.
Io ho risposto a "e se non diamo le armi all'Ucraina" e ho descritto 2 scenari molto diversi, in uno Putin si pappa tutta l'Ucraina, nell'altro solo un pezzetto. Le differenze per me sono molte, dal punto di vista geopolitico, quindi le armi sono servite e ne servono ancora per sperare che l'Ucraina non perda lo sbocco sul Mar Nero.
Non ho fatto riferimenti a ideali patriottici, genocidi, furti, distruzione, casus belli farlocchi, ma a cosa ci aspetta domani, questo inverno, l'anno prossimo se diamo o non diamo le armi.
 
16.00 – Consorzi agrari: stimate meno 3milioni di tonnellate di grano in Europa, tra siccità e guerra
L'Europa per effetto della siccità e delle conseguenze del conflitto in Ucraina "perderà circa 3 milioni di tonnellate di grano con cali evidenti in alcuni tra i Paesi più importanti per il grano tenero: Ungheria -11%, Romania -20%, Bulgaria -11%. La produzione di grano in Ucraina, teatro della guerra da ormai 4 mesi, è prevista in calo del 35% rispetto allo scorso anno, mentre la Russia dovrebbe passare da 75 a 81 milioni di tonnellate prodotte (+8%)". L'allarme è dei Consorzi Agrari d'Italia (Cai) nel tracciare l'andamento macroeconomico del mercato dei cereali incrociando i primi dati provenienti da istituzioni europee e mondiali.
 
(Reuters) - La fiducia dei consumatori statunitensi è peggiorata a giugno scendendo a un minimo storico in un contesto di inflazione elevata e di timori di recessione.
L'indice finale del sentiment dei consumatori a cura dell'Università del Michigan per il mese di giugno è sceso a 50,0 da una stima preliminare di 50,2.
Gli economisti intervistati da Reuters avevano previsto una lettura invariata a 50,2.
 
A cosa ci aspetta domani, questo inverno, l'anno prossimo se diamo o non diamo le armi.
Mi pare che le armi ormai siano grossomodo arrivate e che per l'inverno ci siamo già attrezzati (almeno in Italia siamo stati i più veloci).
Tuttavia sul quante armi e quali e perché all'improvviso il discorso "cada" sia al Cremlino che alla NATO non lo so.

Putin ha detto più volte che le armi se arrivavano le avrebbe bombardate (convogli inclusi).

Mi pare un po' come: ti mando i fischiabotti il 3 gennaio.
 
Ultima modifica:
In India si stanno registrando altri segnali di rallentamento dell’inflazione, già scesa marginalmente in maggio a +7% dal +7,8% di aprile: a fornire queste anticipazioni è Michael Patra, il vice governatore della Reserve Bank of India. La banca centrale ha alzato i tassi all’inizio del mese di cinquanta punti base al 4,90%, dieci punti base in più di quel che si aspettava il consensus. Patra ha spiegato oggi nel corso di un evento pubblico che l’inflazione tornerà nel giro di un anno sotto la soglia del livello indesiderata, nei mesi successivi dovrebbe scendere ulteriormente.
Mentre la stretta monetaria fa il suo corso, l’India gode di una situazione favorevole per quel che riguarda l’approvvigionamento delle materie prime energetiche. Due giorni fa Vladimir Putin aveva detto che gli invii di petrolio russo a Cina ed India sono aumentati in modo importante, oggi una fonte vicino al governo di Nuova Dehli ammette che il greggio russo è arrivato a valere il 10% del totale importato, rispetto allo 0,2% medio dell’ultimo anno. Ieri il ministro del petrolio Hardeep Singh Puri è stato chiaro sul tema: “Quando i prezzi salgono e siamo senza opzioni, compriamo da tutte le parti". Bloomberg riporta che l’India, il terzo importatore al mondo di greggio, ha aumentato gli acquisti anche a seguito delle condizioni di favore concesse dal venditore.


Prezzi delle materie prime più bassi, inflazione più bassa, senza tanti se e ma...
 
In India si stanno registrando altri segnali di rallentamento dell’inflazione, già scesa marginalmente in maggio a +7% dal +7,8% di aprile: a fornire queste anticipazioni è Michael Patra, il vice governatore della Reserve Bank of India. La banca centrale ha alzato i tassi all’inizio del mese di cinquanta punti base al 4,90%, dieci punti base in più di quel che si aspettava il consensus. Patra ha spiegato oggi nel corso di un evento pubblico che l’inflazione tornerà nel giro di un anno sotto la soglia del livello indesiderata, nei mesi successivi dovrebbe scendere ulteriormente.
Mentre la stretta monetaria fa il suo corso, l’India gode di una situazione favorevole per quel che riguarda l’approvvigionamento delle materie prime energetiche. Due giorni fa Vladimir Putin aveva detto che gli invii di petrolio russo a Cina ed India sono aumentati in modo importante, oggi una fonte vicino al governo di Nuova Dehli ammette che il greggio russo è arrivato a valere il 10% del totale importato, rispetto allo 0,2% medio dell’ultimo anno. Ieri il ministro del petrolio Hardeep Singh Puri è stato chiaro sul tema: “Quando i prezzi salgono e siamo senza opzioni, compriamo da tutte le parti". Bloomberg riporta che l’India, il terzo importatore al mondo di greggio, ha aumentato gli acquisti anche a seguito delle condizioni di favore concesse dal venditore.


Prezzi delle materie prime più bassi, inflazione più bassa, senza tanti se e ma...
Non sarebbe male far frenare l'inflazione PRIMA di arrivare a tassi del 4,90%!!!
Già siamo sclerati per lo 0,25% :d:
 
In India si stanno registrando altri segnali di rallentamento dell’inflazione, già scesa marginalmente in maggio a +7% dal +7,8% di aprile: a fornire queste anticipazioni è Michael Patra, il vice governatore della Reserve Bank of India. La banca centrale ha alzato i tassi all’inizio del mese di cinquanta punti base al 4,90%, dieci punti base in più di quel che si aspettava il consensus. Patra ha spiegato oggi nel corso di un evento pubblico che l’inflazione tornerà nel giro di un anno sotto la soglia del livello indesiderata, nei mesi successivi dovrebbe scendere ulteriormente.
Mentre la stretta monetaria fa il suo corso, l’India gode di una situazione favorevole per quel che riguarda l’approvvigionamento delle materie prime energetiche. Due giorni fa Vladimir Putin aveva detto che gli invii di petrolio russo a Cina ed India sono aumentati in modo importante, oggi una fonte vicino al governo di Nuova Dehli ammette che il greggio russo è arrivato a valere il 10% del totale importato, rispetto allo 0,2% medio dell’ultimo anno. Ieri il ministro del petrolio Hardeep Singh Puri è stato chiaro sul tema: “Quando i prezzi salgono e siamo senza opzioni, compriamo da tutte le parti". Bloomberg riporta che l’India, il terzo importatore al mondo di greggio, ha aumentato gli acquisti anche a seguito delle condizioni di favore concesse dal venditore.


Prezzi delle materie prime più bassi, inflazione più bassa, senza tanti se e ma...

andiamo tutti in India ! Cosa stiamo a fare qui, tra crisi politiche, inflazione, bollette alle stelle, Governo incapace, ecc. ecc.
 
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