Certificati di investimento - Cap. 5

Stato
Chiusa ad ulteriori risposte.
Comunque la giornata dovrebbe essere condizionata da...

Gli investitori si interrogano su cosa succedera' se dovesse verificarsi una recessione. Un possibile scenario comprende un raffreddamento delle pressioni sui prezzi, che dovrebbe indurre gli istituti monetari ad allentare il ritmo dei rialzi dei tassi di interesse.
Il presidente della Fed Jerome Powell negli scorsi giorni ha ribadito davanti al Congresso Usa l’impegno “incondizionato” nel riportare l' inflazione sotto controllo, nonostante i rischi per la crescita.
Il governatore della Fed Michelle Bowman ha dichiarato di essere a favore di una nuova stretta sul costo del denaro da 75 punti base nella riunione di luglio, seguita da pochi altri rialzi da mezzo punto percentuale.
La recente discesa dei prezzi delle commodity ha pero' contribuito a ridimensionare le aspettative sull'inflazione, insieme alla prospettiva di un rallentamento dell’economia che dovrebbe allentare le pressioni sui prezzi.
Alcuni operatori hanno quindi cominciato a escludere qualsiasi intervento sui tassi oltre il meeting di dicembre e persino a valutare l'ipotesi di nuovi tagli al costo del denaro nel 2023.
 
quindi se non mandiamo armi all'Ucraina..... cosa succede?
Se non avessimo mandato le armi, Putin si sarebbe preso tutta l'Ucraina, impossessandosi del grano e delle rotte commerciali del mar Nero e così in Africa e in Medio Oriente avrebbe potuto dettare legge grazie al suo grano e a quello ucraino. L'importanza del grano aumenta se pensiamo anche al riscaldamento globale (o siamo negazionisti anche su quello?)
Direi che a quel punto per Vladimir Il Grande il gioco è fatto: ha le armi nucleari, ha il gas e tutte le altre materie prime (compreso il litio del Donbas) e ha anche il grano che sfamerà i suoi amici, lasciando indietro gli altri, ahimè. La grande Russia torna al suo splendore, ammirata e rispettata da tutti.
Nel frattempo noi, abbiamo ricominciato a comprare il gas russo, e per quest'anno siamo a posto.
Poi dall'anno prossimo come facciamo ad andare in Algeria, Egitto e Medio Oriente a prendere il gas se loro mangiano il grano di Putin?
La Libia resterà divisa in fazioni o troveranno un accordo grazie al grano di Putin? E il gas della Libia...?
E se facciamo arrabbiare Putin e lui si dimentica di sfamare questo o quel paese africano, poi la gente affamata dove va? In Europa naturalmente.

Avendo mandato le armi, Putin si prende solo il Donbass e (si spera) che almeno Odessa venga risparmiata, lasciando uno sbocco sul mare all'Ucraina per poter commerciare il suo grano, evitando così a Putin di avere il monopolio in Africa e Medio Oriente.
Noi restiamo senza gas russo, quest'anno saranno dolori, ma forse dall'anno prossimo riusciamo a sostituire il gas russo con altri fornitori.
La Russia rischia di diventare una provincia della Cina e forse le cose saranno un pò più complicate per Putin e il suo entourage (gli oligarchi avranno ancora i soldi per andare in vacanza? e dove attraccheranno con i loro yacht?)

E' così difficile vedere che la guerra in Ucraina non riguarda solo l'Ucraina, ma tutto il mondo e noi siamo proprio in mezzo anche senza volerlo?
A noi ci andava benissimo com'era fino al 23 febbraio, ma adesso non si può più tornare alla situazione precedente a quel giorno, questo è fuori discussione. In ogni caso per noi sarà peggio di prima, bisogna cercare il male minore, ma con una visione un pò più ampia del "come facciamo questo inverno?".
 
Se non avessimo mandato le armi, Putin si sarebbe preso tutta l'Ucraina, impossessandosi del grano e delle rotte commerciali del mar Nero e così in Africa e in Medio Oriente avrebbe potuto dettare legge grazie al suo grano e a quello ucraino. L'importanza del grano aumenta se pensiamo anche al riscaldamento globale (o siamo negazionisti anche su quello?)
Direi che a quel punto per Vladimir Il Grande il gioco è fatto: ha le armi nucleari, ha il gas e tutte le altre materie prime (compreso il litio del Donbas) e ha anche il grano che sfamerà i suoi amici, lasciando indietro gli altri, ahimè. La grande Russia torna al suo splendore, ammirata e rispettata da tutti.
Nel frattempo noi, abbiamo ricominciato a comprare il gas russo, e per quest'anno siamo a posto.
Poi dall'anno prossimo come facciamo ad andare in Algeria, Egitto e Medio Oriente a prendere il gas se loro mangiano il grano di Putin?
La Libia resterà divisa in fazioni o troveranno un accordo grazie al grano di Putin? E il gas della Libia...?
E se facciamo arrabbiare Putin e lui si dimentica di sfamare questo o quel paese africano, poi la gente affamata dove va? In Europa naturalmente.

Avendo mandato le armi, Putin si prende solo il Donbass e (si spera) che almeno Odessa venga risparmiata, lasciando uno sbocco sul mare all'Ucraina per poter commerciare il suo grano, evitando così a Putin di avere il monopolio in Africa e Medio Oriente.
Noi restiamo senza gas russo, quest'anno saranno dolori, ma forse dall'anno prossimo riusciamo a sostituire il gas russo con altri fornitori.
La Russia rischia di diventare una provincia della Cina e forse le cose saranno un pò più complicate per Putin e il suo entourage (gli oligarchi avranno ancora i soldi per andare in vacanza? e dove attraccheranno con i loro yacht?)

E' così difficile vedere che la guerra in Ucraina non riguarda solo l'Ucraina, ma tutto il mondo e noi siamo proprio in mezzo anche senza volerlo?
A noi ci andava benissimo com'era fino al 23 febbraio, ma adesso non si può più tornare alla situazione precedente a quel giorno, questo è fuori discussione. In ogni caso per noi sarà peggio di prima, bisogna cercare il male minore, ma con una visione un pò più ampia del "come facciamo questo inverno?".


Scusa, ma c'è anche il Nord Stream 2. Non l'ho scritto io.
 
Cominciavo a pensare che gli emittenti avessero rallentato il ritmo, invece lunedì ben 26 nuovi investment...
 
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