Certificati di investimento - Cap. 5 (55 lettori)

Stato
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giancarlo22

Forumer storico
Generalmente cerco di non andare fuori tema, visto che siamo sul thread che si occupa di certificati, però da come scrivi tu sembra che l'Italia non abbia possibilità di estrarre gas naturale.

Se guardo ai dati storici, l'Italia nel 1995 estraeva 20 miliardi di metri cubi di gas all'anno, nel 2007 siamo scesi a soli 10 miliardi, nel 2020 soli 4 miliardi. I dati si possono vedere qui.

Quanto gas produce l’Italia? Cingolani è un po’ impreciso

Per dare un termine di paragone, l'Italia nel 2021 ha importato dalla Russia 29 miliardi di metri cubi. Il gas importato tramite il gasdotto TAP dall'Azerbaigian è circa 8 miliardi di metri cubi, è previsto un raddoppio del gasdotto in futuro.
Sul perchè l'Italia ha deciso di non estrarre più gas si potrebbe discutere molto: sicuramente importarlo dalla Russia costava meno, visto che loro hanno costi di estrazione molto più bassi di noi. Poi basti pensare ai tanti comitati no-gas che c'erano in passato e ci sono anche ora. Ad esempio nel 2012 ci fu uno scontro durissimo fra i governi dell'epoca e la regione Emilia-Romagna, che si opponeva alla costruzione di nuovi depositi di stoccaggio gas, che poi non vennero mai costruiti. Il Fatto Quotidiano era uno dei giornali che all'epoca più si era opposto alla costruzione del deposito. Questo uno degli articoli dell'epoca:

Deposito Gas Rivara, la società non si arrende e ricorre al Tar - Il Fatto Quotidiano

Questo era un articolo del Resto del Carlino dove l'ex sottosegretario Giovanardi sottolineava la necessità di costruire nuovi depositi:

Gas, Giovanardi a Monti: "Il deposito ci serve"

“Ancora una volta il nostro Paese deve far fronte a criticità derivanti dalla nostra dipendenza energetica dall’estero, in particolare per quanto riguarda le forniture di gas- scrive l’ex sottosegretario- proprio per prevenire queste situazione e permettere ai nostri operatori economici di non andare fuori mercato per il costo dell’energia superiore a quello dei Paesi concorrenti, il Governo Prodi prima e sulla stessa linea il Governo Berlusconi poi avevano prospettato opportunità di autorizzare stoccaggi di gas in profondità”.

Era un articolo del 2012.

I miei migliori complementi per aver riportato i dati e la tua precisa analisi che dovrebbe inchiodare alla croce i ns. politici .......
 

giancarlo22

Forumer storico
Ciao, quello che mi premeva sottolineare è che il gas in Italia ci sarebbe ancora, negli articoli che ho letto si parla di riserve tra i 200 e i 300 miliardi di metri cubi. Ovviamente ci vorrebbero anni per far ripartire le estrazioni e non tutte le riserve sono facilmente estraibili. Si poteva tornare non dico ai livelli del 1995 ma almeno a quelli del 2010. Il problema più che la mancanza di giacimenti mi sembrano magistrati d'assalto, ecologisti e politicanti, come dici tu.

In questi giorni un tecnico ENI ha dichiarato candidamente in TV che se si applicassero in Adriatico le tecniche di estrazione che si utilizzeranno a Cipro si tirerebbero fuori in Italia le stesse quantità del nuovo giacimento individuato e annunciato alla stampa.......
 

Joe Silver

Forumer storico
In questi giorni un tecnico ENI ha dichiarato candidamente in TV che se si applicassero in Adriatico le tecniche di estrazione che si utilizzeranno a Cipro si tirerebbero fuori in Italia le stesse quantità del nuovo giacimento individuato e annunciato alla stampa.......
Mah...forse con una ardita trivellazione che centrasse il gasdotto dall'Azerbaigian :d:
 

giancarlo22

Forumer storico
Mah...forse con una ardita trivellazione che centrasse il gasdotto dall'Azerbaigian :d:



https://www.ilgazzettino.it


Croazia "toglie" il gas all'Italia, Zagabria aumenta la produzione nell'Adriatico
ECONOMIA > NEWS
Martedì 23 Agosto 2022 di Alessandro Rosi


La Croazia continua a estrarre gas dall'Adriatico, tanto che è pronta ad aumentare la produzione. L'Italia invece no. Perché è vietata l’esplorazione di idrocarburi nell’Adriatico e diversi giacimenti non hanno ottenuto le autorizzazioni prima del divieto (e quindi sono fermi). A imporlo l’articolo 8 della legge 6 agosto 2008, n. 133, che prevede il "divieto di prospezione, ricerca e coltivazione di idrocarburi nelle acque del golfo di Venezia". Per quale ragione? La subsidenza, ovvero l'abbassamento del suolo. L'estrazione di gas potrebbe causare questo effetto. Ma c'è chi nota che quei giacimenti, tutti lontani dalla costa, è difficile che determinino una conseguenza del genere.


Il governo utilizzerà i fondi dell'Unione Europea per finanziare i progetti, insieme agli stanziamenti dal bilancio statale, ha affermato Filipovic. Il terminale galleggiante di GNL sull'isola di Krk, entrato in funzione nel gennaio 2021, ha diversificato la fornitura per la Croazia, che fino ad allora faceva affidamento sul gas russo e sulla propria produzione, ma anche per alcuni altri paesi dell'Europa centrale tra cui l'Ungheria.
Bollette, cosa promettono i partiti per combattere la crisi? Sostegni, tetto ai prezzi e divisioni sul nucleare

I giacimenti italiani bloccati

Il gas non estratto nell’Adriatico è stimato in alcune decine di miliardi di metri cubi complessivi. Due sono le piattaforme che potrebbero produrne fino a 1,5 miliardi di metri cubi di gas, ma sono bloccate. Si chiamano Giulia 1 e Benedetta 1. La prima è stata costruita nel 1980, Benedetta 1 nel 2006. Non fruttano, però, nemmeno un metro cubo di gas all’anno: entrambe sono a meno di 12 miglia di distanza dalla costa, in una fascia dove non è possibile ottenere nuove autorizzazioni per l’estrazione. E questi giacimenti non le hanno ottenute entro il 2010, anno dopo il quale è stato introdotto il divieto di esplorare per trovare gas a poca distanza dalla costa.
Ultimo aggiornamento: 15:20


Ho ritrovato la notizia relativa alle tecniche di estrazione, che posso riportare in modo più preciso.

Gas, Tabarelli: "Scoperta Eni a Cipro buona notizia"
22 agosto 2022 | 15.43
LETTURA: 2 minuti

L'importante scoperta di gas al largo di Cipro da parte dell'Eni "è una buona notizia visto che attualmente siamo alle prese con un'emergenza. Questa scoperta ci fa coltivare qualche speranza per il futuro". Ad affermarlo all'Adnkronos è il presidente di Nomisma Energia Davide Tabarelli.

Anche in Italia di gas - osserva - ci sarebbe tantissimo gas. Nell'Adriatico e nel Mediterraneo, in particolare al largo della Sicilia. Se utilizzassimo le stesse tecniche di ricerche applicate ad esempio a Cipro in Italia potremmo triplicare le riserve in Italia", sottolinea Tabarelli.

Comunque la scoperta al largo di Cipro, nel contesto attuale, sottolinea Tabarelli, "è un elemento positivo ma non risolutivo. Continueremo ad aver problemi per 2-3 anni".
All'Adnkronos il presidente di Nomisma Energia
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Joe Silver

Forumer storico
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Croazia "toglie" il gas all'Italia, Zagabria aumenta la produzione nell'Adriatico
ECONOMIA > NEWS
Martedì 23 Agosto 2022 di Alessandro Rosi


La Croazia continua a estrarre gas dall'Adriatico, tanto che è pronta ad aumentare la produzione. L'Italia invece no. Perché è vietata l’esplorazione di idrocarburi nell’Adriatico e diversi giacimenti non hanno ottenuto le autorizzazioni prima del divieto (e quindi sono fermi). A imporlo l’articolo 8 della legge 6 agosto 2008, n. 133, che prevede il "divieto di prospezione, ricerca e coltivazione di idrocarburi nelle acque del golfo di Venezia". Per quale ragione? La subsidenza, ovvero l'abbassamento del suolo. L'estrazione di gas potrebbe causare questo effetto. Ma c'è chi nota che quei giacimenti, tutti lontani dalla costa, è difficile che determinino una conseguenza del genere.


Il governo utilizzerà i fondi dell'Unione Europea per finanziare i progetti, insieme agli stanziamenti dal bilancio statale, ha affermato Filipovic. Il terminale galleggiante di GNL sull'isola di Krk, entrato in funzione nel gennaio 2021, ha diversificato la fornitura per la Croazia, che fino ad allora faceva affidamento sul gas russo e sulla propria produzione, ma anche per alcuni altri paesi dell'Europa centrale tra cui l'Ungheria.
Bollette, cosa promettono i partiti per combattere la crisi? Sostegni, tetto ai prezzi e divisioni sul nucleare

I giacimenti italiani bloccati

Il gas non estratto nell’Adriatico è stimato in alcune decine di miliardi di metri cubi complessivi. Due sono le piattaforme che potrebbero produrne fino a 1,5 miliardi di metri cubi di gas, ma sono bloccate. Si chiamano Giulia 1 e Benedetta 1. La prima è stata costruita nel 1980, Benedetta 1 nel 2006. Non fruttano, però, nemmeno un metro cubo di gas all’anno: entrambe sono a meno di 12 miglia di distanza dalla costa, in una fascia dove non è possibile ottenere nuove autorizzazioni per l’estrazione. E questi giacimenti non le hanno ottenute entro il 2010, anno dopo il quale è stato introdotto il divieto di esplorare per trovare gas a poca distanza dalla costa.
Ultimo aggiornamento: 15:20
Appunto, mi sembra di aver letto che il giacimento nelle acque di Cipro sia stimato in trilioni (credo SCF)
 

NoWay

It's time to play the game
Appunto, mi sembra di aver letto che il giacimento nelle acque di Cipro sia stimato in trilioni (credo SCF)

«Le stime preliminari - riporta in una nota il gruppo guidato da Claudio Descalzi - indicano circa 2,5 Tcf (trilioni di piedi cubi, pari a 70 miliardi di metri cubi, ndr) di gas in posto, con un significativo potenziale aggiuntivo che verrà valutato con un ulteriore pozzo esplorativo. Sono già in corso studi di ingegneria per uno sviluppo accelerato della scoperta».
 

Joe Silver

Forumer storico
«Le stime preliminari - riporta in una nota il gruppo guidato da Claudio Descalzi - indicano circa 2,5 Tcf (trilioni di piedi cubi, pari a 70 miliardi di metri cubi, ndr) di gas in posto, con un significativo potenziale aggiuntivo che verrà valutato con un ulteriore pozzo esplorativo. Sono già in corso studi di ingegneria per uno sviluppo accelerato della scoperta».
Allora è abbastanza grande ma non tanto. Ai miei tempi ENI ne aveva molto più grandi in Egitto, Libia e Algeria (da dove ciucciamo ancora). Poi c'erano le concessioni in Azerbaijan che credo però si siano bloccate per ragioni che ignoro.
 

trader1976

Escluso il cane, non rimane che gente assurda...
Darei la precedenza alla riattivazione delle centrali a carbone e estrazione gas nell'Adriatico, cose che funzionavano già nel paese diversi anni fa e che abbiamo dismesso parzialmente dietro ad una falsa cultura ecologista. Per non parlare delle centrali nucleari che abbiamo pagato per costruire, poi per dismettere e ancora pagheremo per l'eliminazione delle scorie......
Invece se erano in funzione le scorie quotidiane che ci facevi?e con le centrali a carbone o a petrolio la CO2 come la riduciamo? Cioè un problema va affrontato in tutta la sua interezza non dicendo intanto si parte e poi per i sottoprodotti si vedrà
 

NoWay

It's time to play the game
«Sulle sanzioni alla Russia bisogna guardare i numeri: l’avanzo commercial della Russia è 70 miliardi di dollari, per la prima volta nella storia il sanzionato ci guadagna. Chiedo di valutare l’utilità dello strumento: se funziona andiamo avanti ma se funziona al contrario rischiamo di andare avanti dieci anni: uno strumento che doveva dissuadere Putin nell’attacco finisce con il favorirne l’economia». Lo dice Matteo Salvini al Meeting di Cl. «Non vorrei che le sanzioni stiano alimentando la guerra. Spero che a Bruxelles stiano facendo una riflessione», conclude.
 
Stato
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