Innanzitutto, risalendo al passato, bisogna guardare gas E carbone.
Senza nemmeno tornare al '69, fino alla fine degli anni '80 e se non mi ricordo male inizio '90 il riscaldamento del mio condominio (in piena Roma) era affidato a caldaia navale a ferro di cavallo e avevamo (c'è ancora oggi) il deposito sotterraneo del carbone (che veniva riempito dalla strada attraverso un tombino) e bisognava anche stare attento al fornitore che non te lo rifilasse ad alto tenore di zolfo.
Il "primo contratto gas russo" postato da Ventodivino lo postai anche io qualche mese fa quando c'era chi sosteneva che il gas non c'entrava nulla.
"Cosa facevamo prima", quando c'era un'altra popolazione mondiale (numero), un'altra industria/tecnologia, altra geopolitica, un altro pianeta insomma, è del tutto irrilevante perché nel frattempo i sistemi si sono interconnessi e se tornassimo a cucinare a esempio con le cucine a carbone (esistono ancora a Roma in alcuni appartamenti d'epoca, certo inutilizzate), significherebbe morte e disoccupazione per migliaia (forse milioni) di persone.