Buonasera Joe, premetto che, a mio parere, non è ancora arrivato il momento di acquistare, ma nemmeno di stracciarsi le vesti e vendere a man bassa (soprattutto se i certificati scadono almeno da metà 2023 in poi): lo ritengo un grave errore, soprattutto per gli amici del forum "sottopesati" di azionario, con buona liquidità, e certificati su sottostanti solidi con scadenze da almeno metà 2023 in poi; attenzione poi: il rischio stagflazione in Europa (e ne do atto a Maurizio che è da giorni che ne parla) esiste, ma esistono anche aree del mondo (NordAmerica e Oriente) che subiranno molto meno le sanzioni anti Russia e la stagflazione medesima...è là che occorre guardare; riconfermo la mia idea: se la discesa continua in modo impetuoso si apriranno straordinarie occasioni di acquisto da cogliere con piani di accumulo mensili (etf, sicav e certificati) sulle tematiche innovative che tutti conoscete meglio di me (intelligenze artificiali, security, robotica, high tech, new energy, battery...ecc ecc). La statistica (non opinione mia) afferma che le Borse mondiali scesero dal 1940 alla Primavera 1942...poi vi fu un lento e massiccio recupero che portò Wall Street da 92.92 punti (28 aprile 1942) ai 164.38 punti (8 maggio 1945). E si trattava di un conflitto di 6 anni!!
Altresì Mark Hulbert (noto giornalista economico inglese) ha calcolato che, in 7 conflitti internazionali, prima del "rombo" dei cannoni Wall Street cala. Subito dopo lo scoppio del conflitto, invece, il listino Usa rialza la testa (+4% dopo 1 mese, +6,7% dopo 3 mesi e mediamente +7,2% dopo 6 mesi).
Spero di averti dato una qualche piccola speranza e di aver alleggerito il tuo pessimismo: se così è, credimi, ne avrò gioia.
Un caro saluto.