UBS corregge nuovamente al ribasso le stime sulla crescita dell'economia svizzera: gli esperti della maggiore banca elvetica prevedono che il prodotto interno lordo (Pil) aumenterà del +2,1% quest'anno, a fronte del +2,4% stimato in precedenza.
Il pronostico relativo al 2023 è stato abbassato dal +0,6% al +0,4%, emerge da un'analisi diffusa oggi dall'istituto. Sui numeri in questione pesa peraltro un avvertimento importante: "a condizione che sul territorio nazionale non si concretizzi una situazione di carenza energetica", si legge nel documento.
Stando agli economisti di UBS la Svizzera non andrà incontro a una grave recessione, perché le famiglie possono contare sui risparmi accumulati durante la crisi del coronavirus. Inoltre il solido mercato del lavoro continua a sostenere l'economia. Tuttavia nell'attuale tornata salariale le aziende stanno mostrando moderazione nel compensare l'attuale elevato rincaro: ciò si spiega con il peggioramento delle prospettive economiche delle aziende.
Per quanto riguarda l'inflazione, la crescita dei prezzi dovrebbe attestarsi al 2,9% quest'anno, per poi rallentare al 2,1% nel 2023.
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