Certificati di investimento - Cap. 5

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ma davvero a te non crea problemi leggere di un tizio che dice:

" perché occorre sempre saper scegliere l’operazione migliore e se qualcuno mi dice che non ha fatto l’operazione perché non aveva liquidità in quel momento posso solo dargli del koglione e che è meglio se lascia perdere di investire, sarà e rimarrà sempre un perdente."

oppure:

" La vignetta, tratta dal libro Bankarate, sottolinea, se non ce ne fosse bisogno, della differenza sostanziale tra la Gbinvesting e gran parte degli altri attori sul mercato che non reputo neanche miei concorrenti. "

Io sono senza parole...
eh, ma l'operazione che ti cambia la vita... ma quando mai.
No, nessun problema , ho ben chiaro che ha un ego smisurato e cerco di capire se i certificati proposti , in base alla MIA visione del mercato possono o meno essere interessanti , punto ..
 
Per chi si basa sull'incasso cedole segnalo NLBNPIT18VQ7. Contiene Telecom ma comunque con un ottimo margine sulla barriera del 35%.
Da un interesse annuo del 13,2 che diventa il 15 perché si acquista a circa 87 euro su 100.
Ok, però adesso il Governo è politico, con ampia maggioranza in Parlamento, e non ci sono più scuse per tergiversare ancora.... speriamo.

Difatti io mantengo il mio NLBNPIT18VQ7. Contiene Telecom ma comunque con un ottimo margine sulla barriera del 35%.
Da un interesse annuo del 13,2 che diventa il 15 perché si acquista a circa 87 euro su 100.
 
XS2341842701 ricevute solo cedole e non capitale, aperta segnalazione
XS2033210316 non ricevuto niente e sparito dal ptf
tutti e due con fineco, ho aperto segnalazione ma non vedono niente
chi ha altre banche ha ricevuto qualcosa?

XS2033210316. Il rimborso era ieri, ci sta che non sia ancora accreditato...
 
è uscito qualcosa su Unidebito?
La debolezza potrebbe essere dovuta alla fine del buy-back corporate.

-Unicredit sta per chiudere il secondo buyback dell'anno.
Il programma di riacquisti da un miliardo approvato dall'assemblea di
settembre dovrebbe arrivare in porto questa settimana. Considerando anche
la precedente operazione da 1,6 miliardi varata a maggio, nel 2023 la
banca guidata da Andrea Orcel ha riacquistato oltre l'11% del proprio
capitale per un controvalore complessivo di oltre 2,4 miliardi.

Un obiettivo, scrive Milano Finanza, non scontato in una fase di
profonda incertezza sul fronte macroeconomico e regolatorio. Se gia' lo
scorso 18 novembre il programma aveva messo a segno riacquisti per 881
milioni, le ultime transazioni hanno alzato ulteriormente l'asticella a
quota 955 milioni, portandola cosi' molto vicino al tetto concordato in
estate con laBce. I programmi di riacquisto costituiscono una componente
essenziale del piano industriale che lo scorso dicembre Orcel ha
presentato agli investitori. La strategia prevedeva infatti una
remunerazione totale di almeno 16 miliardi totali per il periodo
2021-2024, una novita' per azionisti che sono rimasti a lungo a dieta:
solo quest' anno tra dividendi e buyback la banca ha distribuito infatti
ben 3,75 miliardi. Con i riacquisti d'altra parte Unicredit ha voluto
affrontare il periodo di forte volatilita' seguito all'invasione
dell'Ucraina e al progressivo avvitamento del ciclo economico. Una scelta
condivisa con molte altre societa' quotate a livello internazionale che
nell'ultimo anno hanno fatto ampio ricorso allo strumento del buyback.
 
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