La
Public Company Accounting Oversight Board (PCAOB) ha affermato ieri di avere per la prima volta nella storia pieno accesso per ispezionare e indagare sui conti delle aziende cinesi, eliminando il rischio che circa 200 società possano essere espulse dalle borse degli Stati Uniti.
La dichiarazione segna un punto a favore delle autorità di regolamentazione USA e
rappresenta un sollievo per le aziende cinesi, tra cui Alibaba (BABA.N), che devono affrontare il rischio di delisting, in un clima di relazioni difficili tra le due maggiori economie mondiali. Washington e Pechino sono ancora alle prese con un'accesa guerra commerciale e tecnologica.
"Per la prima volta nella storia, siamo in grado di eseguire ispezioni e indagini complete e approfondite per sradicare potenziali problemi e ritenere le aziende responsabili per risolverli", ha affermato il presidente del PCAOB, Erica Williams.
"L'evento rappresenta una rivoluzione nei rapporti con le società cinesi perché la minaccia del loro delisting sembra essere stata eliminata", ha affermato Art Hogan, chief market strategist di B. Riley Financial.
La importante novità non si è riflessa sulle quotazioni. Ieri sera le azioni quotate negli Stati Uniti dei giganti dell'e-commerce Alibaba,
JD.com (
JD.O) e del colosso di Internet
Baidu (
BIDU.O) sono scese del -3/-5%, mentre il fornitore di streaming musicale
Tencent Music ha perso il -3,5%.