Certificati di investimento - Cap. 5 (7 lettori)

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It's time to play the game
Il file settimanale...


DISCLAIMER: Ci potrebbero essere degli errori, anzi ci saranno sicuramente. Prima di investire, controllate i Final Terms ufficiali.



N.B. I valori di GE e ING vanno rettificati. Li correggo nel prossimo aggiornamento...
 

valgri

Valter : Born in 1965
Dato che su certificati le occasioni scarseggiano , segnalo possibile tentativo di briciolatura su Azionario :

Il titolo Generali un po' trascurato sembra pronto ad un allungo , si potrebbe entrare qualche tick sopra 17,545 e lasciar correre almeno sino in area 18 …

Gn.png
 

valgri

Valter : Born in 1965
IT0005446601?
Se si vuole restare sui certificati questo potrebbe salire bene accompagnando Generali , personalmente negli ultimi 6 mesi mi sono concentrato soprattutto su singole azioni dove non ci sono problemi di assenza mm, impossibilità di inserire ordini , ecc. e riesco ad operare anche" in size " sentendomi molto piu' a mio agio ed " in controllo " della situazione ….
 
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valgri

Valter : Born in 1965
La forza del Dollaro che ha dominato lo scorso anno è finita? E' la grande domanda del 2023.

Mentre il dollaro più forte era originariamente considerato come una palla da demolizione che ha rovinato tutto, ora è sul punto di diventare qualcosa di completamente diverso, e l'impatto può essere visto in tutto, dall'aumento dei prezzi dell'oro alla performance di un ipotetico portafoglio 60/40 di azioni e obbligazioni.

Naturalmente, una parte significativa della perdita del dollaro è dovuta alle previsioni secondo cui la Federal Reserve potrebbe arrestare il ritmo dei suoi aumenti dei tassi. Ma ha anche a che fare con l'apertura della Cina, che solleva la questione se quest'anno la Cina esporterà inflazione o deflazione.

Secondo Neil Dutta di Renaissance Macro, un dollaro più basso potrebbe aumentare i prezzi in un momento in cui molti investitori si aspettano che l'inflazione diminuisca. Come ha spiegato nell'episodio di Odd Lots di questa settimana:

"La riapertura della Cina introduce un'ulteriore fonte di domanda per l'economia globale, che credo eserciterà una pressione al ribasso sulla valuta. E credo che sia significativo, perché il dollaro ha un'influenza molto meccanica sulle dinamiche dell'inflazione, giusto?... Secondo il modello economico di punta della Fed, ogni 10% di deprezzamento della valuta fa aumentare l'inflazione di fondo di circa due o tre decimi di punto percentuale un anno dopo".

Ma, se abbiamo imparato qualcosa negli ultimi anni, è che questo non è un ciclo economico "normale", e c'è sempre la possibilità di una sorpresa. Secondo Ben Emons di Newedge Wealth LLC, la combinazione dello stimolo cinese (compresa la spesa per migliorare la capacità industriale) potrebbe finire per frenare alcune pressioni inflazionistiche:
"La riapertura della Cina sta procedendo più rapidamente del previsto ed è probabile che la produzione industriale aumenti in gran parte a causa dell'aumento della crescita degli investimenti in immobilizzazioni manifatturiere. Poiché la maggior parte degli investimenti si sta spostando verso la produzione di apparecchiature generali e speciali, apparecchiature elettriche comprese le energie rinnovabili, l'elettronica, l'elettricità automobili e batterie, questi settori potrebbero esercitare ulteriore pressione sull'inflazione dei beni.Si tratta di una caratteristica interessante della storia della ripresa della Cina perché, sebbene la riapertura dell'economia possa contribuire all'inflazione delle materie prime e dell'energia, la crescita della capacità industriale implica che anche la Cina quest'anno esportiamo la disinflazione dei prodotti nel resto del mondo".
In ogni caso, è evidente che l'indebolimento del dollaro sarà un trend determinante del 2023, così come lo è stato il suo picco nel 2022.

La questione fondamentale oggi è se una valuta più bassa rappresenti un vantaggio per gli asset rischiosi o uno svantaggio in un momento in cui la Fed è apparentemente preoccupata per la lotta all'inflazione.
 

Fedex71

Forumer storico
Ritorno sul collocamento Bond Eni 2023/2028 tasso fisso minimo 4,30% in collocamento dal 16.01 al 20.01 (salvo chiusura anticipata, max 2 mld eur, rating A-, cod isin IT0005521171, debutto e addebito valuta 10.02.2023) cercando, in base alle esperienze passate (collocamento Bond Cassa DDPP, Enel, ecc..), di capire/analizzare i rischi e le opportunità:

OPPORTUNITA'
Ipotizzo che le sottoscrizioni, dato l'esiguo importo offerto, saranno nettamente boom (le reti spingeranno data la lauta commissione dell'1,45%!!); di quanto? 3-4-5 volte il quantitativo offerto? Ciò purtroppo porterà a un frazionale riparto rispetto al quantitativo richiesto, ma per contro, vi sarà il 10.02.2023 una sicura partenza sprint della quotazione, sia per l'effetto arrotondamento in acquisto di chi è "rimasto parzialmente a bocca asciutta", sia per il rating A-, che per il vantaggio competitivo in termini di rendimento con l'analogo Btp febbraio 2028 (stante chiaramente questa situazione di spread e tassi...ove il Btp a 10 anni è sotto il 4%)....e questa è un'opportunità: un gain in 3 settimane circa di 1,5%-2%? Il bond in effetti in qualche giorno potrebbe portarsi tranquillamente a 101,50/102...o forse anche di più. Ripeto: sono stime solo probabili...

RISCHI
Due sono i rischi principali per noi comuni mortali risparmiatori: il decidere quanto sottoscrivere consapevoli che ci consegneranno il 30%/40% di ciò che chiediamo; esempio concreto (stima): per avere 30k devi immettere prenotazione di 100k, inchiodando il capitale prenotato per 3 settimane!! Quindi dato che l'operazione può essere stoppata anche prima della settimana completa (vige il salvo chiusura anticipata...) probabilmente occorre attendere il mercoledì 18.01 per capire dal consorzio di collocamento come stanno andando le sottoscrizioni e decidere l'importo da prenotare in base a tale info per avere una stima più precisa di quanto ci consegneranno!! ATTENZIONE: Poi rimane tutto congelato per circa 3 settimane, con blocco dell'importo prenotato e inutilizzabile per trading su certificati e/o altro...
Questo chiaramente non è un problema per chi ha liquidità elevatissima, o masse personali importanti da gestire.

In definitiva il decidere quanto prenotare emergerà da una combinazione di variabili, personali per ognuno di noi:
- liquidità a disposizione
- accredito rimborsi di certificati nella settimana entrante (o recupero liquidità da investimenti in gain...da decidere se vendere però)
- andamento sottoscrizioni Bond Eni nei primi due giorni
- consapevolezza che l'importo prenotato è inchiodato per 3 settimane

Buon weekend a tutti.
 
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