Certificati di investimento - Cap. 5

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Che c’è di difficile ?
Se i sottostanti sempre > 60% dall'emissione scatta il Lock In con cedole incondizionate e capitale protetto a scadenza

In un webinar Pierpaolo diceva una cosa interessante sull'effetto che si potrebbe avere nel caso in cui i sottostanti fossero ancora sopra barriera switch a pochi giorni dalla rilevazione...
 
Che c’è di difficile ?
Se i sottostanti sempre > 60% dall'emissione scatta il Lock In con cedole incondizionate e capitale protetto a scadenza
Difficile forse la differenza tra "valutare" e "capire"... Infatti non ho detto che non ho capito.
Tu sapresti per esempio dire quanto varrebbe lo stesso certificato se fosse un semplice cash collect, SENZA l'opzione SW2P?
 
chiaramente scattato stop loss e pizza rimandata a data da destinarsi
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Ma non dovevano esserci i sovraprofitti da tassare ???????

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2' di lettura
(Il Sole 24 Ore Radiocor) - Con un ribasso arrivato anche oltre quattro punti, Eni -4,20% viaggia in coda a un FTSE MIB +0,90% quasi tutto in positivo e si attesta in discesa per la terza seduta di fila. Il titolo ha accelerato al ribasso dopo la pubblicazione del nuovo piano industriale 2023-2026. Non bastano dunque a sostenere il titolo i conti del 2022, anno in cui il colosso petrolifero ha visto salire l'utile netto adjusted (+207% a 13,3 miliardi) e quello netto a 13,8 miliardi, mentre l'utile operativo adjusted è raddoppiato a 20,4 miliardi. Tra l'altro, alcuni analisti vedono della debolezza a livello operativo nei risultati del quarto trimestre, pur se con una buona generazione di cassa.

Va detto che l'amministratore delegato, Claudio Descalzi, ha parlato di «risultati eccellenti» da un punto di vista operativo e finanziario: «Nel 2022 ci siamo fortemente impegnati non solo nel progredire nei nostri obiettivi di sostenibilità ambientale, ma anche nel garantire la sicurezza energetica all’Italia e quindi all’Europa, costruendo una diversificazione geografica e delle fonti energetiche», ha detto, sottolineando che «i risultati operativi e finanziari che abbiamo raggiunto sono stati eccellenti, così come la capacità di garantire in tempi rapidi forniture stabili all’Italia e all’Europa e il progresso nei piani di decarbonizzazione».
 
Le richieste di sussidi Usa sono scese di 3.000 unità a 192.000
Le richieste iniziali di sussidi di disoccupazione negli Stati Uniti per la settimana conclusasi il 18 febbraio sono diminuite di 3.000 unità rispetto al dato rivisto della settimana precedente, attestandosi a 192.000, annuncia giovedì il Dipartimento del Lavoro statunitense. La media mobile a quattro settimane si è attestata a 191.250, con un aumento di 1.500 unità rispetto alla media rivista della settimana precedente.

Il tasso di disoccupazione assicurato destagionalizzato per la settimana terminata l'11 febbraio è stato dell'1,1%, in calo di 0,1 punti percentuali rispetto ai dati non rivisti della settimana precedente. La disoccupazione assicurata destagionalizzata durante la stessa settimana è stata di 1.654.000 unità, con un calo di 37.000 unità rispetto al dato rivisto della settimana precedente. La media mobile a quattro settimane si è attestata a 1.668.750, con un calo di 3.000 unità rispetto alla media rivista della settimana precedente.
 
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