(Reuters) - La Banca centrale europea deve continuare ad alzare i tassi di interesse perché la crescita dell'inflazione sottostante rimane elevata e i rischi per le prospettive del costo della vita sono al rialzo.
Lo ha detto il membro del consiglio direttivo Peter Kazimir.
La Bce ha alzato ieri i tassi di 50 punti base e prevede un'inflazione al di sopra del target fino al 2025, ma non ha fornito indicazioni su eventuali ulteriori mosse di politica monetaria, poiché le recenti turbolenze dei mercati finanziari giustificano cautela e un approccio dipendente dai dati.
"Anche gli eventi attuali sui mercati finanziari non cambiano la mia opinione sulla necessità di continuare" scrive Kazimir, governatore della banca centrale slovacca, in un post.
"Sono ben consapevole della delicatezza della situazione... ma non siamo ancora al traguardo".
Kazimir, tuttavia, non si sbilancia a favore di un rialzo dei tassi già nella prossima riunione, definendo inutile speculare sul cosnsiglio Bce del 4 maggio.
Francoforte non ha fornito ieri la consueta valutazione del rischio sull'inflazione, ma secondo Kazimir prevale il rischio di rialzo e l'inflazione sottostante è "ostinatamente alta".
L'inflazione di fondo, che esclude i prezzi volatili dei generi alimentari e dell'energia, ha accelerato il mese scorso a 5,6% da 5,3%, indicando che i passati aumenti dei prezzi dell'energia si sono trasferiti sull'economia in generale e che l'inflazione rischia di rimanere alta più a lungo.
"Ci sono rischi per l'inflazione in entrambe le direzioni, ma a mio avviso i rischi di rialzo sono molto maggiori".
Tuttavia, Kazimir ha sostenuto che la politica monetaria sta funzionando e che i 350 punti base di rialzo dei tassi Bce da luglio a questa parte iniziano a dare i loro frutti.