Per fare qualunque tipo di contrattazione ti devi sedere al tavolo con i venditori. Se ce ne sono molti, magari puoi contrattare, ma se il venditore è uno ed è uno come Putin, che si alza un giorno e dice (come ha fatto): da oggi mi pagate in rubli (praticamente stracciando i contratti in essere), allora mi sa che imporre un cap è un'illusione ottica irrealizzabile.
Secondo me si dovrebbe fare rapidamente un megapiano per coprire l'Italia di pannelli fotovoltaici.
E non dico che debbano farlo i cittadini. Ma Enel con soldi di CdP.
Fare una legge per una totale liberalizzazione del mercato (nessuna pratica necessaria) con installazione GRATUITA e immediata da ENEL a chiunque voglia aderire. In cambio dell'uso di una superficie 2x l'utente avrebbe l'uso gratuito di x corrente (per esempio ENEL installa su una tettoia un impianto da 6Kw e il cliente ha accesso gratuito ventennale alla corrente/2 prodotta dall'impianto aggiungendoci anche un rack batterie per incentivare l'autoconsumo del più possibile; quindi quella prodotta per 3Kw a me e quella prodotta per gli altri 3Kw ad Enel per ripagarsi nel tempo i costi di installazione; dopo i 20 anni l'impianto diventerebbe tutto del cittadino che ricaverebbe qualcosa dall'eventuale eccesso).
Si troverebbe immediatamente una superficie disponibile enorme, persone felici di poter risparmiare in un periodo difficile e ENEL che lavora come matta per installare impianti in tutta Italia. Nel tempo una parte delle risorse che diamo oggi a Putin rientrerebbero (che so mettersi come obiettivo il 20% del fabbisogno russo da recuperare ogni annuo).
Si andrebbe progressivamente a raddoppiare, triplicare, decuplicare l'introito odierno da fotovoltaico.
E questo in aggiunta ai megaimpianti già in costruzione.
Ovviamente ci sarebbe comunque bisogno di gas, idroelettrico e altre fonti almeno per stabilizzare domanda/offerta nelle 24 ore.
E probabilmente i primi due anni sarebbero di razionamenti o crisi se davvero la Russia ci taglierà fuori dal suo gas.
Ma in tal modo si costruirebbe una rete distribuita (quindi più resiliente) che sarebbe una maggiore stabilità bel tempo.
Credo che con i primissimi incentivi sul fotovoltaico in Italia questa fosse l'idea e c'erano delle cooperative che montavano i pannelli gratis in cambio di uso dell'energia. Ma poi tolsero gli incentivi e tutto si fermò.