1) Assicuro che già nel 2007 (quando un 3KW senza batterie di accumulo costava intorno ai 10k euro) il fotovoltaico si espanse con i famosi Conto Energia e alcune società illuminate facevano proprio questo: anticipavano i costi dell'impianto che compravano e montavano loro e se li ripagavano con il pagamento dell'energia dal GSE. In genere allora il payback dell'investimento era 8-9 anni.
Dopo 5-6 anni gli incentivi furono tolti perchè gli impianti fotovoltaici erano scesi molto di prezzi (un 3kw semplice costava sui 2500 euro, un 6KW sui 5000 euro) e considerati non valevoli di incentivi.
2) E' vero che la maggior parte dei produttori sono in Cina (ma in quale settore tecnologico non è così?). Ma ci sono fabbriche anche in Italia.
Enel ha una bellissima ed efficiente fabbrica di pannelli fotovoltaici a Catania:
Dal progetto di ricerca e innovazione 3Sun 2.0 nasce il nuovo pannello fotovoltaico di ultima generazione della fabbrica nel cuore del Mediterraneo di EGP.
www.enelgreenpower.com
E si potrebbe espandere facilmente.
O comunque, anche ammesso non riesce internamente, Enel potrebbe procurare materiale molto più facilmente dall'oriente in quantità, rispetto alle tante microaziende che operano oggi nel settore..
(ricordate quanto e come la protezione civile ha speso in mascherine nel 2020? Se è emergenza, il materiale si compra e porta con i cargo e stop).
3) Ho parlato di Enel proprio perchè ha una dimensione enorme e personale tecnico ne ha (oltre a tantissimi subappaltatori potenziali pronti e centinaia di elettricisti in tutta Italia in ultima istanza). Quello del personale è l'ultimo dei problemi.
Basterebbe fare 2-3 progettini semplici in modo che bastino operai semplici per montarli e poco addestramento (3kw e 6kw, a seconda dello spazio disponibile, con un rack da 9.6 KWh accumulatori).
Lo stato dovrebbe solo dare il finanziamento con cdp e ovviamente eliminare ogni impedimento burocratico (che è quello che rallenta oggi).
4) Se è emergenza, non è fondamentale il tempo in cui un impianto si ripaga.
Ma per essere precisi, va detto il tempo tipico di ripagamento dell'impianto era di 9 anni quando studiai diverse soluzioni nel 2007.
I prezzi sono scesi drammaticamente da allora (nonostante l'impennata degli ultimi 6 mesi).
Un impianto da 6KW completo nel 2007 costava 18-20.000 euro. Oggi (con tutti gli aumenti) costa meno di 9000 euro.
In ogni caso, io suggerisco che sia ENEL a farsi carico dei costi e riprendersi poi i benefici nel tempo....
Se l'obiettivo deve essere creare una rete interna, resiliente, non dipendente dagli umori di Putin o degli americani, un investimento ci deve essere o no?
(d'altronde enel non fa già investimenti in centrali elettriche di vario tipo? Questo sarebbe come investire in tante microcentrali distribuite).
5) L'idea di tappezzare di pannelli fotovoltaici tutto quanto possibile in Italia è alternativa naturalmente a quella di costruire megacentrali fotovoltaiche (o isole artificiali galleggianti di pannelli fotovoltaici), che è anche possibile. Il problema è che se si pensa a scenari di guerra (ormai devono tornare all'attenzione), è meglio non avere megacentrali o altri obiettivi facilmente attaccabili ed avere un sistema resiliente e distribuito.