Da Pechino giungono altri segnali di attenzione alle dinamiche della crescita. Il Consiglio di Stato riunitosi stanotte ha segnalato che gli strumenti di politica monetaria saranno messi in campo, “in modo appropriato”. L’organo presieduto dal premier Li Keqiang lascia aperta la porta ad interventi in grado di aumentare i consumi.
Quasi in contemporanea, la Banca del Popolo della Cina pubblicava una bozza di schema per un fondo di stabilità in grado fornire supporto alle società finanziarie in difficoltà.
I verbali della riunione del Federal Open Market Committee del 13-14 marzo hanno dato qualche evidenza in più del piano di prosciugamento della liquidità in procinto di partire. Nel giro di un anno, a partire probabilmente da maggio, la banca centrale ridurrà il suo bilancio di oltre 1.110 miliardi di dollari, con una discesa del portafoglio titoli da 95 miliardi di dollari al mese. I verbali hanno anche mostrato che in tanti prendono in considerazione un aumento dei tassi di mezzo punto percentuale.