Il caso citato è secondo me la prova che c'è un errore nella catena Emittente-Depositaria-Intermediario nel pagamento del provento ai detentori del ctf.
Ripeto, indipendentemente dal/i sottostante/i che siano USA o non USA, il differente trattamento fiscale da parte di intermediari dello stesso paese no ha senso alcuno.
Volendo cercare una motivazione alla trattenuta del 30% (e questa è una supposizione fatta sul Forum, non mi risulta nessuna comunicazione ufficiale di GS sull'argomento) si è pensato che si applichi solo ai ctf con sottostanti americani, essendo l'aliquota in questione tipica del Fisco USA (v. dividendi aziende quotate nei mkt Americani), ma l'applicazione ad un ctf con unico sottostante Eni fa crollare subito questa possibile giustificazione.
Mi lascia basito il fatto che la trattenuta del 30% sia stata applicata da Directa, che reputo assolutamente uno dei migliori intermediari per operare in certificati e non da un carrozzone come MPS