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I tedeschi, pur avendo le "spalle larghe", sono quelli più colpiti dalla folle politica europea. Tocca sperare che il mondo produttivo faccia forti pressioni...
Personalmente mi sono attrezzato così: capitale protetto scadenza max 15 mesi e certificati scadenza sui 2 anni con buffer almeno 100%. Resa ridicola ma spero di tenere fino a scadenza senza danni.
certo se ora hai un portafoglio così composto stai indubbiamente sereno, ma per arrivarci devi aver venduto per forza e immagino in perdita. Insomma il discorso è sempre quello decidere di accettare la perdita e guardare avanti. Poi l'avanti ognuno lo affronta con maggiore o minore rischio. Ma se si è investiti non è che si può ricostruire un portafogli senza consolidare le perdite.
anche io da diverso tempo ho completamente abbandonato determinati certificati e venduto qualcosa in momenti solo leggermente positivi (ma in perdita comunque) e con il ricavato o lasciato in liquidità oppure ctf protetti, qualche btp (che per ora guadagna) e alcuni ctf con barriere e protezioni massime, tipo il VV7 e il 7922.... In effetti il portafoglio già è diventato più resiliente e meno volatile rispetto alle giornate di borsa. Sono uscito ad esempio completamente da un dividend adjusted prima dell'ultimo tracollo e da qualcosa con AF e Wolk che si stava avvicinando troppo alle barriere.
Non si arresta la corsa del gas Ttf che ha toccato un massimo di giornata a 175 euro al Mwh ma ripiega dai massimi e scambia ora a 166 euro in rialzo dell’1,8%. Già ieri i prezzi erano saliti di oltre il 10% in vista degli scioperi in Norvegia che ridurranno i flussi verso l'Europa questa settimana.
Lo stop dei lavoratori del settore potrebbe ridurre di un quarto la produzione del Paese, secondo i calcoli di Reuters, peggiorando la difficile situazione dei rifornimenti legata alla guerra in Ucraina. «Inoltre - aggiungono gli analisti di Mps Capital Services - tra gli operatori aumentano i timori che la Russia possa non riprendere le forniture tramite Nord Stream al termine dei lavori di manutenzione programmati dall'11 al 21 luglio».
(Reuters) - Il segretario di Stato statunitense Antony Blinken incontrerà il ministro degli Esteri cinese Wang Yi durante la riunione dei ministri degli Esteri del G20 questa settimana a Bali, in Indonesia.
Lo ha comunicato il Dipartimento di Stato Usa.
L'incontro, in occasione del viaggio di Blinken in Asia da domani a lunedì prossimo, sarebbe l'ultimo contatto ad alto livello tra funzionari dei due paesi in un contesto che vede il presidente Usa Joe Biden valutare la possibilità di revocare i dazi su alcune merci cinesi per contenere l'inflazione.
Non si arresta la corsa del gas Ttf che ha toccato un massimo di giornata a 175 euro al Mwh ma ripiega dai massimi e scambia ora a 166 euro in rialzo dell’1,8%. Già ieri i prezzi erano saliti di oltre il 10% in vista degli scioperi in Norvegia che ridurranno i flussi verso l'Europa questa settimana.
Lo stop dei lavoratori del settore potrebbe ridurre di un quarto la produzione del Paese, secondo i calcoli di Reuters, peggiorando la difficile situazione dei rifornimenti legata alla guerra in Ucraina. «Inoltre - aggiungono gli analisti di Mps Capital Services - tra gli operatori aumentano i timori che la Russia possa non riprendere le forniture tramite Nord Stream al termine dei lavori di manutenzione programmati dall'11 al 21 luglio».
certo se ora hai un portafoglio così composto stai indubbiamente sereno, ma per arrivarci devi aver venduto per forza e immagino in perdita. Insomma il discorso è sempre quello decidere di accettare la perdita e guardare avanti. Poi l'avanti ognuno lo affronta con maggiore o minore rischio. Ma se si è investiti non è che si può ricostruire un portafogli senza consolidare le perdite.
Proprio tanto sereno non sono neanche ora... Ho cominciato a vendere una settimana dopo l'inizio della guerra, quando ho visto che la retorica e l'intolleranza prendevano il sopravvento sulla moderazione e la freddezza che si richiedono nei tempi difficili. Ho ritenuto che le cose sarebbero peggiorate e quindi ho venduto quasi tutto il portafoglio a prezzi che ancora tenevano. Certo ci ho rimesso qualcosa ma non molto. In parte ho girato su titoli più tranquilli ed ora aspetto che passi la burrasca. Per ora non vedo però nessuna schiarita all'orizzonte.
100 giorni di guerra, quasi sette milioni di profughi, 8 milioni di sfollati interni. Si stima che 15,7 milioni di persone abbiano urgente bisogno di protezione e assistenza umanitaria. La risposta della società civile italiana è stata straordinaria: accoglienza, distribuzione di beni di prima...