Certificati di investimento - Cap. 5

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Secondo l'ultimo rapporto della Banca Mondiale "Commodity Markets Outlook", pubblicato mercoledì, i prezzi dell'energia dovrebbero diminuire dell'11% l'anno prossimo, dopo un'impennata di oltre il 60% nel 2022.
"Nonostante questa moderazione, l'anno prossimo i prezzi dell'energia saranno ancora del 75% superiori alla media degli ultimi cinque anni", ha rivelato il rapporto. Il prezzo del greggio Brent dovrebbe raggiungere una media di 92 dollari al barile nel 2023, al di sopra della media quinquennale di 60 dollari al barile, mentre i prezzi del gas e del carbone dovrebbero diminuire rispetto ai massimi storici di quest'anno. Tuttavia, la Banca Mondiale ha avvertito che il costo del gas naturale statunitense dovrebbe raddoppiare, mentre i prezzi del gas naturale europeo potrebbero essere quasi quattro volte più alti nel prossimo periodo.
"La combinazione di prezzi elevati delle materie prime e persistenti deprezzamenti delle valute si traduce in un aumento dell'inflazione in molti Paesi", ha dichiarato il direttore del Gruppo Prospettive della Banca Mondiale e capo economista dell'EFI Ayhan Kose. Il rapporto rileva che i mercati energetici globali continuano a confrontarsi con l'incertezza dell'offerta, poiché in Europa si intensificano le preoccupazioni per la "disponibilità di energia durante il prossimo inverno".
Baha Breaking News (BBN) / AS
La Banca Mondiale prevede un calo dei costi energetici dell'11% nel 2023
 
Meta Platforms (META): A miss on earnings and soft fourth-quarter revenue guidance pushed shares lower in extended trading. Revenue for the quarter was $27.7 billion, better than the $27.4 billion expected. Reality Labs operating loss totaled $3.67 billion, more than Wall Street’s forecast of $3.09 billion. Facebook Daily Active Users reached 1.98 billion in the third quarter while Monthly Active Users (MAUs) was 2.96 billion.

“Everyone wants Mark Zuckerberg to hit the air brakes on expenditures,” Jefferies Analyst Brent Thill told Yahoo Finance. “The fact that they're holding head count flat is good but I think everyone is calling for more severe measures… to get a hold of what's happening in this macro storm.”


-20%
 
Meloni al Senato: «Tetto al contante ed evasione fiscale? Non c'è correlazione». Ecco i limiti negli altri Paesi dell'Ue
Redazione Web - Ieri 18:17
Non c'è correlazione tra il limite al contante e l'evasione fiscale. Ne è convinta la neopremier Giorgia Meloni, che nel suo discorso per la fiducia al Senato ha confermato l'intenzione del suo governo di mettere mano al tetto al contante. «Vado random da un tema all'altro ma cerco dare risposte. Tetto al contante. In questi anni abbiamo assistito a una discussione ideologica, collegandolo al tema dell'evasione fiscale», ha detto Meloni.


Direi che non era opportuno iniziare con questo provvedimento. La dichiarazione di Padoan di qualche anno fa fu poi smentita dallo stesso (che ammise di aver detto una gran cavolata) e da diverse note di vari organismi europei, che hanno confermato il problema dello scarso utilizzo in Italia dei pagamenti elettronici dovuto alla grande evasione fiscale e (ancor più grave) al riciclaggio delle organizzazioni della malavita.
Ricordo che in Francia già dalla fine degli anni '90 è stata istituita la Carta Blu (dello Stato anzioché delle Banche) con cui i transalpini pagano anche gli acquisti di modesto importo.
E' evidente il cedimento e l'occhiolino a commercianti e similari che si oppongono ai pagamenti elettronici in quanto non gradiscono essere tracciati per i noti motivi di evasione fiscale :basta vedere quanto denuncia di reddito un commerciante, salvo poi riscuotere una pensione minima, rientrare nelle esenzioni ISEE e inveire contro lo Stato che eroga pensioni basse........
 

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(Reuters) - Secondo un sondaggio a cura dell'istituto GfK, il morale dei consumatori tedeschi dovrebbe riprendersi leggermente a novembre, una piccola tregua dopo quattro mesi consecutivi ai minimi storici, anche se è ancora troppo presto per parlare di un'inversione di tendenza.
L'indice sulla fiducia dei consumatori è salito a -41,9 a novembre, rispetto alla lettura rivista al ribasso di -42,8 in ottobre, e in linea con le previsioni degli analisti intervistati da Reuters.
"È certamente troppo presto per parlare di un'inversione di tendenza. La situazione rimane molto tesa per il morale dei consumatori", ha spiegato Rolf Buerkl, esperto di consumi di GfK.
Con un'inflazione a doppia cifra e le continue preoccupazioni per la sicurezza dell'approvvigionamento energetico, "resta da vedere se l'attuale stabilizzazione durerà o se, alla luce dell'inverno in arrivo, c'è motivo di temere un ulteriore peggioramento della situazione", ha aggiunto Buerkl.
Il sottoindice delle aspettative economiche è stato l'unico a registrare un calo, scendendo a -22,2 in ottobre da -21,9 a settembre, poiché i consumatori si aspettano che la prima economia europea vada in recessione, come previsto anche dal governo per il 2023.
A settembre l'inflazione tedesca ha toccato i massimi di oltre 25 anni, spinta dai prezzi dell'energia elevati.
Gli analisti intervistati da Reuters prevedono che i prezzi al consumo di ottobre, armonizzati a livello europeo, aumenteranno del 10,9% su base annua.
L'ufficio statistico pubblicherà i dati preliminari domani.
 
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