Certificati di investimento - Cap. 5

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(Reuters) - A novembre l’indice destagionalizzato della produzione industriale italiana continua a ridursi, deludendo le attese, seppure con una intensità minore rispetto ai due mesi precedenti.
Secondo dati diffusi stamani da Istat, la produzione registra un decremento dello 0,3% mensile, dopo il -1,1% (rivisto) di ottobre, rispetto ad un consensus pari a +0,3%.
"La dinamica negativa è estesa a quasi tutti i settori, con l’eccezione dei beni strumentali che registrano un profilo positivo negli ultimi cinque mesi anche se in progressiva decelerazione", osserva l'Istituto nella nota a corredo dei dati, aggiungendo che nel trimestre settembre-novembre il livello della produzione scende dell'1% rispetto ai tre mesi precedenti.
Corretta per gli effetti di calendario, nel mese osservato la produzione decresce su anno del 3,7% dal -1,6% di ottobre (i giorni lavorativi di calendario sono stati 21 come a novembre 2021).
Crescono, anche a livello tendenziale, solo i beni strumentali (+1,8%); diminuiscono, invece, i beni di consumo (-2,6%), i beni intermedi (-5,2%) e in misura molto marcata l’energia (-16,2%).
Secondo diversi analisti, tra cui Prometeia, per la produzione industriale - considerata un buon anticipatore del Pil - potrebbe aprirsi qualche spiraglio nei primi mesi di quest'anno, dopo una sostanziale stagnazione nell'ultima parte del 2022.
 
IT0006750688 abbondante ask appena "mangiato" dal MM (ma ce n è ancora tanto)
secondo me sbagliano a vendere così basso (760). La lineare del titolo è 15+ punti percentuali più in alto, con ENEL fra l'altro in netto recupero.
Non è neppure escluso che possa arrivare all'autocall a 100 ad aprile questo certificato (enel a 6,10; gli altri sono tutti sopra strike...).

Al 6/1 avevo BP +29% da strike, BPER +30%; Enel 5,60 -8%; Rio +12,5% ---> lineare era a 920
Ora i mercati sono migliorati ancora...
 
Seriamente.
La mia posizione è
60% Bper
10% certificati
10% call Sp e Nasdaq comprati
5% put su 2 titoli americani che si azzereranno
15% liquidità

per cui non penso/spero che ci sia un crollo.
Qua ogni 5 secondi leggi che il mercato è scorrelato dalla realtà, sono 40 anni che seguo i mercati finanziari ed è la regola, non l'eccezione.
Ricordiamoci per quanto tempo il dollaro è stato a 1,40 con un rialzo dei tassi alle porte in Usa e politica espansiva in Europa. Poi è andato a 1,05
O anche nel 2022 il Real che stava sopra 6,40 con l'esplosione dei tassi in arrivo. Poi è andato a 5 e tutti sorpresi.
Ma oggi è un altro discorso, escono le prime trimestrali importanti che diranno qualcosina di più su come sarà il 2023.
Vediamo che succede
L'avevo già scritto forse due anni fa e mi presero a pernacchie e sberleffi: un mio vecchio amico professore ordinario alla Bocconi mi disse che la non-correlazione tra borsa ed economia la insegnano al primo anno. Questa volta (a malincuore) concordo assolutamente con te.
 
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