Certificati di investimento - Capitolo 6

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Difficile darti una risposta Maurizio; che si siano accorti che non gestivano al meglio i prodotti già emessi? possibile..altre ipotesi non so..
Direi che c'è stata una frenata notevole da parte di Barclay's. Avevano cominciato a passoveloce con buone emissioni, poi hanno cominciato a non rimborsare i soft e poi a ridurre le emissioni di nuovi prodotti. C'è stata una evidente correzione di rotta dall'alto. almeno per quanto riguarda il segmento certificati, forse hanno fatto i primi bilanci dell'avviamento e i conti non sono quelli attesi......
 
Vedo sempre interessante il IT0006750688, che ho da tempo in portafoglio per recovery.
La lineare è ora a 970 circa e il MM vende col 20% di sconto sulla lineare.
Prossima rilevazione del 25/07 potrebbe portare gioie se i sottostanti proseguono bene.

Dei quattro sottostanti, due sono ormai stabilmente sopra strike da tempo (ora BP +25%, BPER +56% su strike).
Gli altri due sottostanti:
- Enel dopo un lento ma costante recupero ormai balla intorno allo strike (ora -0,5% da strike di 6,103) e sembra ben impostata.
- Rio Tinto ci sta tornando dopo essere stata abbondantemente sopra (fino a inizio marzo) e dopo un periodo di piccolo appannamento per riduzione dividendo (dovuto agli alti costi energetici, che stanno però rientrando), sta lentamente riprendendo forza (ora -3% da strike di 5372).
Rio Tinto con nuovo strappo odierno è ora a 5373 (appena sopra strike).
Il potenziale del certificato rimane alto.
 

L'inflazione dei produttori statunitensi scende all'1,1% a maggio​

Il Bureau of Labor Statistics degli Stati Uniti ha riferito mercoledì che i prezzi alla produzione per la domanda finale sono diminuiti dello 0,3% a maggio mentre sono aumentati dell'1,1% su base annua.
La flessione dell'indice della domanda finale è riconducibile ai prezzi dei beni di domanda finale, scesi dell'1,6%. Nello stesso periodo l'indice della domanda finale di servizi è aumentato dello 0,2%. I prezzi della domanda finale, esclusi alimenti, energia e servizi commerciali, sono rimasti invariati, mentre i prezzi dei beni della domanda finale sono diminuiti dell'1,6%, registrando il calo più significativo da luglio 2022.
L'indice dei servizi a domanda finale è salito dello 0,2%. Oltre il 40% dell'aumento dei prezzi di maggio per i servizi a domanda finale è da attribuire ai margini di automobili e componenti di automobili, che sono cresciuti del 4,2%.
 
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