FED FOMC: Tassi fermi, ma meno tagli nel 2026-27 | Powell avverte: “I dazi spingeranno i prezzi in alto”

La Fed lascia i tassi invariati al 4,25%-4,50% e conferma 2 tagli nel 2025, ma il dot plot è diviso: 7 membri non vedono alcun taglio.

Crescita 2025 al ribasso (1,4%), inflazione core al rialzo (3,1%), disoccupazione prevista al 4,5%.

Powell: “I dazi faranno salire i prezzi e rallenteranno l’economia. Le imprese iniziano già a trasferire i costi ai consumatori.”

“Non siamo in una posizione per agire subito. Aspettiamo più chiarezza su economia e politica commerciale.”

Messaggio per gli investitori:
La Fed resta in attesa, ma più falco nel lungo termine. I tagli arriveranno solo con dati chiari. Attenzione all’inflazione da dazi e all’erosione della crescita: lo scenario stagflattivo non è più un rischio remoto.

Decisione della FED:
Tassi invariati per la quarta riunione consecutiva: il range resta 4,25% – 4,50%.
Powell conferma: “Non abbiamo fretta di tagliare. Siamo nella posizione giusta per attendere.”
La FED vede ancora 2 tagli da 25bps nel 2025 secondo il dot plot, ma la distribuzione interna è più divisa che mai:
7 membri: nessun taglio
8 membri: 2 tagli
2 membri: 3 tagli
Solo 1 voto in più tra i falchi avrebbe spostato il dot plot mediano a un solo taglio.

Proiezioni macro aggiornate (SEP):
Crescita 2025 rivista al ribasso: 1,4% (da 1,7%).
Inflazione core 2025 rivista al rialzo: 3,1% (da 2,8%).
Disoccupazione 2025 al 4,5%, in lieve aumento.

Dot Plot (forward guidance):
Meno tagli previsti nel 2026-2027.
Il tasso “neutrale” di lungo periodo resta al 3%.
Powell: “Concentratevi sul breve termine del dot plot.”

Le parole chiave di Powell:
“I dazi aumenteranno i prezzi e peseranno sulla crescita.”
“È difficile valutare con certezza l’impatto delle tariffe, ma ci aspettiamo effetti visibili nei prossimi mesi.”
“Alcune imprese stanno già trasmettendo i costi delle tariffe ai consumatori.”
“Il mercato del lavoro mostra un raffreddamento lento ma resta sano.”
“L’economia è solida, ma l’incertezza resta elevata.”
“Il nostro compito è evitare che uno shock temporaneo diventi inflazione permanente.”

REAZIONE DEI MERCATI DOPO IL FOMC:

S&P 500: +0,1% (modesto rimbalzo post-FOMC, volatilità contenuta)

Nasdaq 100: -0,3% (più sensibile all’assenza di segnali chiari di taglio)

️ Bloomberg Dollar Index: -0,1% (leggero calo dopo conferma dot plot)

Treasury 2Y: da 3,95% a 3,91% (calo di 4 punti base)

Treasury 10Y: da 4,25% a 4,22% (calo di 3 punti base)

Interpretazione:
I mercati obbligazionari hanno reagito in modo "dovish" (rally), ma l’azionario è rimasto incerto. Nessuna svolta accomodante da Powell, ma neanche toni troppo aggressivi. Fed in attesa, ma meno disposta a tagliare nel lungo periodo.