Charles M. Cottle

vstoxx di poco sotto 20 :rolleyes:
 

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...mi sono bevuto 12000 messaggi di Pierrone sul fol...
Bravo, tucciotrader :up:

Quando preferisci si potrebbe perfezionare questa rapida sintesi che ti propongo, perchè tra lo "studio" dell'operatività di pierrone e questi giorni è passato un po' di tempo ma soprattutto un sacco di cose in mezzo, e quindi è più che mai possibile che mi stia dimenticando qualcosa.

Nella seguente sintesi utilizzerò gli attributi 'alto' e 'basso' senza quantificare, lasciando ad ognuno l'onere di trovarsi un personale criterio per definire 'alto' o 'basso' qualcosa.

Requisiti iniziali:
  1. la IV ATM è bassa (si parla genericamente di tutta la superficie misurata su un paio di scadenze a caso ragionevolmente distanti);
  2. l'inclinazione della IVTS ATM non è alta.
Mossa di apertura: compra long strangle DOTM a un anno di distanza.

Da qui inizia la parte complessa: da questo momento in poi il tentativo che si fa è quello di vendere a breve termine scegliendo quantità, scadenza e prezzo di esercizio in misura tale da coprire quanto più possibile il premio del long strangle DOTM di apertura.

Se non erro non è mai emerso un criterio univoco, almeno non dai miei pochi e brevi discorsi con pierrone nè dalla lettura dei suoi messaggi passati (ma magari me ne è sfuggito qualcuno).

L'unico caposaldo che emerge, e che a mio avviso rappresenta una condizione obbligata, è che il Vega della posizione sia ampiamente positivo.

Non per nulla pierrone ha sempre detto di puntare ad un aumento della volatilità implicita delle scadenze lontane che deteneva in portafoglio, e ho visto diverse volte che addirittura scriveva su FOL il Vega delle posizioni (non so se sommava algebricamente o meno, credo si riferisse semplicemente alle scadenze lunghe).

Il primo dubbio da chiarire, che io personalmente non sono riuscito a risolvere al 100%, è se, una volta fatta la mossa di apertura e successivamente le vendite, il Delta venisse sistematicamente azzerato come tocco finale; a scanso di equivoci, la mia risposta in merito è affermativa, non fosse altro che per coerenza con l'idea alla base della strategia.
 
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Ed eccomi nei guai, salita del sottostante e discesa della vola...in data 2 marzo aprivo questo paper trade:

Risultato disastroso...

spot 2600 (ipotesi)

-10c2550 MAR
-10c2575 MAR

tot pago 7500 EUR

+20c2700 APR vale 12
+30c2750 APR vale 5

tot incasso 3900 EUR

Net loss 3600 EUR (e non solo...)
:down:
 
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D'accordo su tutto, requisiti iniziali e mossa di apertura.

Se non erro non è mai emerso un criterio univoco, almeno non dai miei pochi e brevi discorsi con pierrone nè dalla lettura dei suoi messaggi passati (ma magari me ne è sfuggito qualcuno).

Che tu sappia, perché non scrive più nei forums? Ti risulta che sia di origine calabrese (:up:) e sia professore universitario?

Anche lui consiglia Natenberg :bow:

Mi sembra di capire che lui comprava a scadenza un anno, ogni trimestre (ad esempio adesso starà comprando marzo 2013 a giugno comprarà giugno 2013 etc...) e poi finanziava vendendo a breve...naturalmente finché la bassa vola lo permetteva. Delta leggermente positivo per attutire abbassamenti di vola e theta di poco contro. La procedura di bilanciamento non mi è chiara però.

Riporto un estratto di una conversazione...(ottobre 2004)

Pitagora ha scritto:
Ciao pierrone

Ti volevo chiedere se hai valutato, l'acquisto di volatilità dicembre-marzo.
-1 C28500 dic a 550
+12 C32000 mar a 44
a me risulta questo grafico con le volatilità da 11% a 17%
Pierrone ha scritto:
ciao pitagora, ne ho parecchie di figure di questo tipo. Un consiglio, tu valuti la figura alla scadenza dicembre, se interpreto bene il grafico. In questo caso tu metti in luce i massimi potenziali rischi (però dovresti anche ipotizzare diminuzioni ulteriori della vola!) e i minimi potenziali gain. Valuta la figura anche a oggi, e vedrai i minimi potenziali rischi e i massimi potenziali gain. Nel confronto tra i due grafici vedi l'evoluzione nel tempo della figura.

Un quiz: prova a pensare al grafico differenziale tra la figura che ti ho suggerito e la tua figura..... che cosa ottieni?
Pitagora ha scritto:
Ho provato a mettere insieme le due figure dic-mar e mar-giu, sommandole.
Ne viene un grafico analogo con perdite max abbastanza contenute e maggior sensibilita' alla variazione di vola.(Va da 9% a 18%).
E' fotografato alla scadenza dicembre.
Ma forse tu intendevi fare il (dic-mar)-(mar-giu)?

342761d1097823284-simulazione-gamma-scalping-vs-vendita-di-tempo-combi.jpg
Pierrone ha scritto:
io mi riferivo alla figura che hai messo tu. Non studiarla solo alla scadenza dicembre, ma anche a oggi, per avere una visione più oggettiva, altrimenti guardi la figura solo nel suo momento peggiore
Pitagora ha scritto:
La visione ad oggi non capisco bene a cosa serva.
La curva sta ovviamente tutta nel quadrante superiore (positivo), e le variazioni di vola non sono tanto significative.
Tanto oggi non cambia e nemmeno domani, prima ci vuole un forte movimento, ed è qui il bello, perchè se è negativo non da fastidio, se è positivo lo dà solo in parte, dato che il probabile aumento di volatilità compensa e manda in utile anche nel punto peggiore di sottostante.
Mi sembra giusto guardarlo alla scadenza perchè e li' che si va a soffrire se le cose non vanno per il verso giusto.
Pierrone ha scritto:
supponi che si muova oggi sia il mercato che la volatilità, e che la posizione porta a gain mettiamo di 20000 euro su un livello di mercato/vola che sul tuo grafico vedi che a dicembre porta solo mettiamo 5000 euro di gain (o peggio ancora a un piccolo loss). Che fai? non chiudi o trasformi prima? Senza fare nulla avresti un time decay contro di 15000 euro in due mesi!
Pitagora ha scritto:
Si si sono d'accordo, in quel caso ci guardo bene e vedo cosa fare.
Solo la cosa mi sembra molto improbabile, e per scaramanzia adesso non la considero nemmeno, sarebbe troppo bello.
Pierrone ha scritto:
il giorno in cui il mercato e la volatilità si muoveranno, è ESTREMAMENTE PROBABILE che lo facciano non sulla scadenza delle tue vendite, ma prima. E soprattutto se hai figure con vendite spalmate nel tempo, è garantito il movimento precederà la scadenza di buona parte di queste figure .
E'il solito motivo per cui i venditori di vola capiscono poco delle posizioni lunghe di vola: loro guardano alla figura a scadenza e vedono un mostriciattolo poco interessante, senza accorgersi che prima c'è UN MONDO di potenziali gain.

Non ho ancora strumenti validi per disegnare payoff di una strategia in base alla vola :(
 
Ti risulta che sia [...] professore universitario?
No.
il giorno in cui il mercato e la volatilità si muoveranno, è ESTREMAMENTE PROBABILE che lo facciano non sulla scadenza delle tue vendite, ma prima. E soprattutto se hai figure con vendite spalmate nel tempo, è garantito il movimento precederà la scadenza di buona parte di queste figure .
E'il solito motivo per cui i venditori di vola capiscono poco delle posizioni lunghe di vola: loro guardano alla figura a scadenza e vedono un mostriciattolo poco interessante, senza accorgersi che prima c'è UN MONDO di potenziali gain.
Questo è un messaggio importante, e io lo interpreto così:

«La IVTS non è efficiente: sconta la mean reversion quando è in contango ma non sconta spostamenti paralleli verso l'alto che sono di gran lunga l'effetto più remunerativo per una posizione lunga di volatilità implicita; i profitti da volatilità non si fanno a scadenza, perchè lì il Vega è pressochè nullo, ma nel durante con movimenti che il mercato non si aspetta.

Chi vende sistematicamente opzioni su strike che reputa irraggiungibili guarda solo il P&L a scadenza, e trascura completamente tutto quello che può accadere nel frattempo: movimenti di forza tale da portare una posizione ad avere P&L ben diversi da quello a scadenza.

Quindi, se sei corto di volatilità, devi sapere che quando il mercato esploderà non lo farà certo con una velocità così contenuta da permettere alle tue vendite di scadere OTM, così come, se sei compratore di volatilità, non è il P&L a scadenza che devi guardare.»
 
Vediamo se riesco a dare una mia personale interpretazione che approfondisca questo concetto:
La IVTS non è efficiente: sconta la mean reversion quando è in contango ma non sconta spostamenti paralleli verso l'alto che sono di gran lunga l'effetto più remunerativo per una posizione lunga di volatilità implicita; i profitti da volatilità non si fanno a scadenza, perchè lì il Vega è pressochè nullo, ma nel durante con movimenti che il mercato non si aspetta.
Quando vediamo volatilità implicita 'bassa', comprarla sperando che poi salga è sciocco: il mercato starà già scontando un futuro innalzamento nella IVTS.

Se voglio mettermi in posizione per cogliere una salita entro 30 giorni, pagherò a; ma se voglio avere opportunità migliori, vorrò comprare IV a 90 giorni e pagherò b > a; e se voglio cautelarmi e comprare a 180 giorni, pagherò sicuramente c > b > a.

Allora il mercato già sconta la salita futura: perchè devo pensare di essere io il più furbo?

Quando però dopo 29 giorni accade l'imprevisto, ciò che per definizione scontato non poteva essere perchè nessuno se lo aspettava, la IV non vale a, e in generale tutta la IVTS che avevamo osservato 29 giorni prima si rivela essere una previsione... sbagliata.

Osserveremo uno spostamento complessivo di tutta la IVTS verso l'alto, e l'effetto sarà assolutamente evidente sulle scadenze più lunghe, dove l'alternanza contango-backwardation non è così pronunciata.

Allora «comprare IV in un modo che il mercato non sconta» significa necessariamente andare lunghi di questo movimento verso l'alto legato a qualcosa che la pendenza della IVTS al momento dell'acquisto non incorpora.

E' chiaro, quindi, per quale motivo la pendenza della IVTS nella strategia di pierrone non può essere troppo pronunciata: una pendenza elevata significherebbe che il mercato si è preparato già fin troppo ad una potenziale salita vertiginosa, e i margini di guadagno si assottigliano.
 

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