Charles M. Cottle (3 lettori)

Cren

Forumer storico
- per rispondere ad esigenze di cautela, ma anche per garantire efficienza e liquidità del mercato, i margini della CCG possono peccare per eccesso di prudenza?
Così su due piedi ti risponderei che in determinate circostanze è possibile, anche se in condizioni normali mi aspetterei una discrezionalità poco invasiva.
 

Imar

Forumer attivo
Così su due piedi ti risponderei che in determinate circostanze è possibile, anche se in condizioni normali mi aspetterei una discrezionalità poco invasiva.

Ma una risposta chiara ed univoca mai.... neanche sotto tortura?? :D:D

Allora... vediamo un poco: secondo me (ma prendete tutto con le pinze, è noto che io faccio solo chiacchiere da bar... ;);)) per garantire il massimo della liquidità sul mercato i margini sono fissati al livello minimo possibile, cioè al livello STIMATO (statisticamnete, ok :D) di massima volatilità possibile nella seduta successiva.

Quello che voglio dire qui ... è che la CCGG non pecca per prudenza ... le sue metodologie devono garantire la solvibilità, MA ANCHE perseguire la massima liquidità/faciilità di scambi sul mercato.

Fin qui è ok?
 
Ultima modifica:

Imar

Forumer attivo
Ed allora prendiamo la tua posizione di ieri ed andiamo ad inserirla in un....simulatore di margini.

In genere, i simulatori di margini non sono molto precisi, ma c'è una eccezione: quello fornito da Sella calcola esattamente i margini della CCGG, seppure con riguardo ai prezzi di riferimento della seduta precedente (cioè, non è aggiornato in tempo reale come quello di IW,.... in compenso però.... fa meno sorprese a fine seduta ;)).

Qui sotto in allegato 3 posizioni: le prime due sono singole (ISP o UGC); la terza è complessiva.

Allora... alla CCGG non conoscono il calcolo delle probabilità.... :eek::eek: non sanno che le opzioni sono come i carciofi....:rolleyes::rolleyes: fanno parte di un complotto demo- pluto-masso-giudaico-marxista...:cool::D o cos'altro???
 

Allegati

  • UCG.JPG
    UCG.JPG
    67,7 KB · Visite: 238
  • ISP.JPG
    ISP.JPG
    66,1 KB · Visite: 167
  • Marg_Prova1 Cren.JPG
    Marg_Prova1 Cren.JPG
    66 KB · Visite: 168

Cren

Forumer storico
Qui sotto in allegato 3 posizioni: le prime due sono singole (ISP o UGC); la terza è complessiva.
...ed è la somma delle due singole.

A me questa cosa non torna: secondo me dovrebbe essere di più, perchè è verosimile che tra UCG e ISP esista una correlazione positiva.

Se la prima schizza in alto e rischia di far terminare ITM la Call venduta, che lo faccia anche la seconda è un evento decisamente più probabile di quanto non sarebbe se i due eventi fossero completamente disgiunti.

E' questo che cercavo di spiegare ieri: si dovrebbe andare oltre la somma dei rischi, perchè secondo me sommare i rischi in quel modo è errato.

Poi, per carità, io non sono nessuno e sicuramente ha ragione la CCG.
 

Imar

Forumer attivo
...ed è la somma delle due singole.

A me questa cosa non torna: secondo me dovrebbe essere di più, perchè è verosimile che tra UCG e ISP esista una correlazione positiva.


Certo che la correlazione è positiva, ma non incide sul payoff della posizione composta.

I payoff singoli già tengono conto di tutte le possibilità che riguardano le singole azioni (PGiulia qui sopra ti ha detto: anche le correlazioni sono già scontate ....remember???)

Basta, vi faccio vedere un altro caso... (appena ho tempo) poi rinuncio.... :wall::wall:
 

Cren

Forumer storico
Certo che la correlazione è positiva, ma non incide sul payoff della posizione composta.
Sul payoff no, ma sul payout sì, perchè la probabilità di finire ITM non può essere semplicemente la somma delle singole probabilità.

Ragazzi, io non ci arrivo.

E' come se avessi un portafoglio solo & soltanto di bancari italiani e stimassi di avere lo stesso rischio (standardizzato) di un portafoglio di obbligazioni, azioni, materie prime e chissà che altro.

Ma ti chiedo questo: ceteris paribus, ti sentiresti più diversificato ad essere corto di Call su UCG e ISP o su UCG e, prendo una a caso e facciamo finta che sia poco o negativamente correlata con UCG, TRN?

Non è che in CCG si fanno le cose in modo rigoroso senza porsi problemi fin troppo soggetti a problemi di stima come le correlazioni e poi si "affoga" questa complicazione in un qualche saggio di capitalizzazione che aumenta i margini in funzione della volatilità?

Hai scritto che si cerca di non penalizzare la liquidità: quanto potrebbero incidere in termini di illiquidità margini parametrati anche alla correlazione?

Parecchio, secondo me.

Per la CCG questo può non essere un problema, ma se io fossi dal più sfigato dei privati al più cattivo degli istituzionali e avessi un portafoglio di opzioni, col cappero che mi muovo in quel modo: al limite faccio finta di porre a zero le correlazioni che stimo negative in via prudenziale, ma per le opzioni su sottostanti correlati mi tengo una saccoccia di liquidità in più rispetto alla CCG perchè la probabilità di finire ITM non dipende solo dalla «massima volatilità stimata» ma anche, e tantissimo, dalla correlazione tra i sottostanti.

Questa cosa che è già tutto nei prezzi proprio non la capisco: allora gli istituzionali cosa diversificano a fare, tanto vale equipesare tutto e saluti.

Poi però ci si fa male.
 
Ultima modifica:

GiuliaP

The Dark Side
...- se pensate che "le opzioni siano come i carciofi" potete spostarvi su altro forum, dove si è sviluppata una brillante discussione di ben 7 mesg (ad ora) che vi chiarirà certamente le idee (vedi PGiulia, le bannature non eliminano le stupidaggini, semplicemente le traslano nello spazio e nel tempo ... :D:D)...

Come replicare su teleconcetta ad una discussione sulla rai :D (Scherzo! Quello è ovviamente il forum più superfantastico dell'universo sconosciuto. Merito totale dell'eccelsa moderazione. Non vorrei che lo psicoparrucchiere sempre tra i piedi si accanisse ancora di più! :lol:)

...- guardare al di là del nostro naso e vedere se nel mondo reale vi è una grandezza calcolata da professionisti che esprime proprio il concetto che stiamo cercando di quantificare...

Tuttavia il rischio di una posizione, per come lo intendo io, a prescindere da definizioni wikipediane e quindi con visione puramente e criticabilissimamente soggettiva, dipende fortemente dal nostro capitale in termini di denaro, di posizioni, di tempo e per i novellini anche di salute mentale.

Ne ho già sparata una bella grossa, e quindi vorrei andare con i piedi di piomobo (come avrai notato ho tantissimi fiati sul collo :D), tuttavia mi sento di preferire una misura del rischio più legata al payoff che al calcolo dei margini iniziali e di mantenimento del broker, anche per quanto detto da te, cammello e Cren in questi post. E soprattutto considerando che sono una forma di tutela ad orizzonte temporale ben preciso e limitato.

Il "portfolio margin" (che non a caso si chiama così) di IB margina anche gli acquisti (e margina coerentemente anche opzioni di diversi sottostanti correlati :eek:), ma non mi sogno di calcolare il mio rischio in funzione di come IB mi margina un dato giorno una data posizione. Anche perchè devo assolutamente considerare che il giorno dopo quegli stessi margini possono tranquillamente andare alle stelle, senza preavviso, direttamente, e senza passare dal via!

P.S. Ti prego, sentiti libero di attaccarmi senza pietà. Altrimenti che amico saresti? :prr:

da quando ho avuto i complimenti dalla maestrina :bow:, sono lanciatissimo :lol: (tanto prima o poi mi sfracello :wall: )

C

Cavolo, devo risultare parecchio antipatica, dalla mia forma di scrivere! :lol:
 
Ultima modifica:

pprllo

Nuovo forumer
...ed è la somma delle due singole.

A me questa cosa non torna: secondo me dovrebbe essere di più, perchè è verosimile che tra UCG e ISP esista una correlazione positiva.

Se la prima schizza in alto e rischia di far terminare ITM la Call venduta, che lo faccia anche la seconda è un evento decisamente più probabile di quanto non sarebbe se i due eventi fossero completamente disgiunti.

E' questo che cercavo di spiegare ieri: si dovrebbe andare oltre la somma dei rischi, perchè secondo me sommare i rischi in quel modo è errato.

Poi, per carità, io non sono nessuno e sicuramente ha ragione la CCG.
Cren, ma non la stai leggendo al contrario ?

Cioe', io non ho idea di come sia calcolato il margine alla CCG, ma suppongo sia una specie di VAR.

Ora immaginiamo quindi che la CCG abbia detto
- Il VAR 5% della posizione A e' X
- Il VAR 5% della posizione B e' Y
- Il VAR 5% della posizione A+B e' X+Y

Per me tradotto in correlazioni questo significa che la CCG ha fatto le stime considerando una correlazione pari a 1.
 

Imar

Forumer attivo
Tuttavia il rischio di una posizione, per come lo intendo io, a prescindere da definizioni wikipediane e quindi con visione puramente e criticabilissimamente soggettiva, dipende fortemente dal nostro capitale in termini di denaro, di posizioni, di tempo e per i novellini anche di salute mentale.

Ne ho già sparata una bella grossa, e quindi vorrei andare con i piedi di piomobo (come avrai notato ho tantissimi fiati sul collo :D), tuttavia mi sento di preferire una misura del rischio più legata al payoff che al calcolo dei margini iniziali e di mantenimento del broker, anche per quanto detto da te, cammello e Cren in questi post. E soprattutto considerando che sono una forma di tutela ad orizzonte temporale ben preciso e limitato.

Il "portfolio margin" (che non a caso si chiama così) di IB margina anche gli acquisti, ma non mi sogno di calcolare il mio rischio in funzione di come IB mi margina un dato giorno una data posizione. Anche perchè devo assolutamente considerare che il giorno dopo quegli stessi margini possono tranquillamente andare alle stelle, senza preavviso, direttamente, e senza passare dal via!

P.S. Ti prego, sentiti libero di attaccarmi senza pietà. Altrimenti che amico saresti? :prr:



Cavolo, devo risultare parecchio antipatica, dalla mia forma di scrivere! :lol:


Attenzione (anzi, grazie di darmi il fianco ad una precisazione): io NON HO DETTO che i margini della CCGG sono quelli "giusti" in senso assoluto; anzi secondo il mio modo di sentire (parlo proprio di feeling, che per me precede ogni calcolo... so di dare una delusione... ma nessuno è perfetto:D:D) sono ridicolmernte bassi rispetto al rischio gòlobale della posizione.

Quello che però mi interessa è il procedimento.
Intendo dire... posso pensare che per me i numeri che ho esposto sopra vadano moltiplicati per 10 per dare una misura di rischio globale, ma sono comunque sempre una funzione del calcolo di partenza, e non di un procedimento di calcolo diverso.

Forse, però, se parliamo di casi pratici, si può essere un pochino più chiari.

Qualcuno vuole abbozzare un calcolo del rischio (e quindi del capitale che intende detenere a copertura) della posizione indicata qui sotto?


PS1 spara pure anche tu senza pietà.... se non sei d'accordo non usare il fioretto...:D:D

PS2 capisco molto bene cosa vuoi dire quando parli di "capitale a disposizione" come input del ragionamento, sono d'accordo e questo sicuramente non può essere considerato dalla CCGG.... però è un discorso complesso e non so quanti tra chi segue il discorso (soprattutto dalla RAI :D) possa trarre il messaggio senza fraintendimenti.

PS3 su come margina (e gestisce la margin call) IB ho sentito cose al limite del terrorismo .... ma magari sono solo leggende :D:D
 

Allegati

  • Strangle_170-165.JPG
    Strangle_170-165.JPG
    53,1 KB · Visite: 201

Users who are viewing this thread

Alto