La Bloomberg Terminal però si basa sulla formula classica, immagino quindi che le relative analisi di scenario, siano solo pura immaginazione, che coincidono con la realtà magari solo per caso?*
In realtà puoi scegliere tra diversi modelli di calcolo delle Greche: BMS classico, CRR per opzioni americane e CRR per opzioni europee.
Ancora oggi, con tutti i suoi limiti, il modello binomiale è probabilmente il più robusto, oltre che l'unico nella categoria dei modelli "semplici" a consentire di tenere d'occhio la possibilità di esercizio anticipato.
Per modelli di
pricing più sofisticati si può fare riferimento ad altre funzioni più orientate ad includere nel prezzo IVTS, salti etc. ma OSA si basa fondamentalmente sulla costruzione di un portafoglio di opzioni su diversi sottostanti per poi consentirti di simulare quello che *dovrebbe* (...potrebbe?) accadere con movimenti di sottostante e volatilità nell'arco del tempo per tutta la tua posizione.
Con un po' di pazienza ce lo si può fare anche con Hoadley o con Fiuto Beta, pur con colori meno belli
Questo non toglie che, pur con tutti i suoi limiti, il modello BMS utilizzato per le Greche in forma chiusa è il più semplice da usare per fare delle simulazioni del valore futuro di un portafoglio, perchè ha una sola variabile aleatoria: la volatilità.
Questo
trade off tra completezza e facilità d'uso è messo in evidenza da diversi autori, tra cui Natenberg, i quali spiegano bene che questo è stato risolto privilegiando la semplicità: per fare un esempio, il modello con salti (
jump diffusion) è in grado di generare prezzi più realistici e
smile più simile a quello osservato; eppure, stando a quanto si legge, la consuetudine oggi come allora è ugualmente quella di scambiarsi aspettative sulla volatilità estraendola dai prezzi mediante la BMS classica piuttosto che con il
jump diffusion.
In parole povere è bastato aggiungere un solo parametro in più al
pricing (i salti) per allontanarsi dall'
optimum di cui i
trader sentono di aver bisogno, cioè un linguaggio condiviso col quale negoziare le proprie idee.
E questo anche se ci si è avvicinati di più al prezzo battuto a mercato.
In ogni caso, come ha fatto notare Imar non ricordo più se in questa discussione o nell'altra, un modo per cercare di stare il più possibili aderenti alle Greche "di mercato" è quello di monitorare nel tempo il prezzo battuto a
book di un'opzione per poi osservarne il Delta come semplice differenza del prezzo per unità di sottostante (Delta), di tempo (Theta), di volatilità implicita (Vega) e di fare lo stesso giochino col quadrato delle differenze per quadrato dell'unità di sottostante (Gamma).
Queste derivate numeriche sono più laboriose da calcolare perchè richiedono storicizzazione ma sicuramente più aderenti al mercato rispetto a BMS.
Poi ripeto che, secondo me, per un
retail il Delta BMS come riferimento per l'
hedging è più che sufficiente... Mai letto o sentito di nessuno che abbia ottenuto
performance sensibilmente differenti passando da BMS alle differenze finite (forse a due giorni dalla scadenza?
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