Buon giorno, se c'e' qualcuno che vuole aggiungere alle interessantissime discussioni che fate anche quest'altra per scambiare qualche opinione con un trader che ( come disse Andreotti ) pensa male degli altri ( quindi fa peccato ma quasi sempre ci azzecca ).
Volevo parlare dell'esercizio delle opzioni per eccezione e volevo sapere se qualcuno aveva capito il " giusto motivo " del tempo supplementare dato per esercitarle.
Dico " giusto motivo " perche' io non ne intravedo alcuno, tranne quello di consegnare a Traders ben esercitati ed addentro nei meandri della poli-finanza di effettuare arbitraggi a spese del 95% dei traders perdenti.
Iniziamo il discorso.
Parliamo di Azionario.
ai sensi delle specifiche contrattuali sulle opzioni, reperibili sul sito di BorsaItaliana:
Opzioni su Azioni - Borsa Italiana
Dalla pagina citata riepilogo i seguenti concetti.
Giorno di scadenza
I contratti scadono il terzo venerdì del mese di scadenza alle 8:15. Se si tratta di un giorno di borsa chiusa, il contratto scade il primo giorno di borsa aperta precedente
Ultimo giorno di negoziazione
Le negoziazioni sulle serie in scadenza terminano il giorno precedente il giorno della loro scadenza, alle 17:40
Prezzo di regolamento
Il prezzo di regolamento è pari al valore del prezzo di asta di chiusura dell'azione sottostante il contratto rilevato l'ultimo giorno di contrattazione
Esercizio dell'opzione
............
............
L'esercizio per eccezione è possibile entro le ore 8:15 del giorno di scadenza. Quando, a scadenza, si ha l'esercizio dell'opzione da parte del suo acquirente, la Cassa di Compensazione e Garanzia ne assegna il venditore sulla base di un'estrazione casuale
Facciamo quindi il seguente esempio.
Sono possessore di 10 Put Unicredito Strike 3 ( lasciamo perdere il motivo ).
Alle 17.40 il mercato chiude Unicredito a 3,02, quindi le mie opzioni non valgono un euro, sono OTM.
Mi fermo a monitorare ( non sono sposato ed ho una gestione delle sere completamente libera

) il mercato After Hour e per qualche motivo alle 19.20 l'azione Unicredito quota 2,80 e nel book c'e' anche abbastanza sottostante da poter soddisfare un mio eventuale acquisto di 10.000 azioni a 2,80.
Allora acquisto 10.000 Unicredito a 2,80 e mi metto in contatto con la Banca per manifestare la mia intenzione di esercitare le 10 opzioni Strike 3 da me possedute per eccezione, cioe' di vendere al venditore delle put 10.000 azioni a 3 euro anche se il prezzo di regolamento e' di 3,02 Euro ( contento me... contenti tutti ).
Quindi vendo a 3 euro 10.000 azioni da me acquistate a 2,80.
Guadagno netto 2.000 Euro.
Nel momento in cui ho acquistato le 10.000 azioni a 2,80( alle 19.20 ) sapevo gia' che le avrei vendute a 3 Euro. Quindi poiche' alle 17.40 le mie opzioni valevano 0 Euro, questo per me si chiama arbitraggio.
Che bello, ho scoperto l'acqua calda. Cioe' un pasto gratis in Borsa.
Problema:
Ho telefonato in IwBank e mi hanno risposto che con loro non si riesce a fare l'esercizio per eccezione.
Posso farlo in teoria quando voglio ma devo farlo prima delle 17.40 del giovedi, perche' loro chiudono e riaprono alle 8.00, quindi non riescono a gestire la cosa.
Ma quello che farei non e' un esercizio per eccezione ma al massimo un esercizio anticipato se l'opzione e' ITM, un voler vendere azioni ad un prezzo piu' basso di quello che mi consente il mercato se l'opzione e' OTM.
Mi chiedo allora che significato ha lo specificare nelle specifiche contrattuali delle opzioni che:
"L'esercizio per eccezione è possibile entro le ore 8:15 del giorno di scadenza. Quando, a scadenza, si ha l'esercizio dell'opzione da parte del suo acquirente, la Cassa di Compensazione e Garanzia ne assegna il venditore sulla base di un'estrazione casuale"
Sicuramente la Banca di Soros e' attrezzata per farlo.
E se noi siamo estratti a sorte, invece di vincere perdiamo.
Nella Fineco, invece al link:
http://help.fineco.it/interna.asp?sez=587&info=2137
dicono che l'esercizio per eccezione si puo' fare dalle 17:40 alle 18:00
Che bello, Le banche si fanno le loro specifiche contrattuali.
Siete cosi' sicuri che gli arbitraggisti o i poli-finanzieri non abbiano una banchetta che sia in grado di avvertire la Borsa della intenzione di esercitare le opzioni per eccezione quando a loro gli fa' piu' comodo?
Cambiamo sottostante:
Prendiamo l'indice FIB ( non sono riuscito a trovare le specifiche contrattuali delle opzioni sull'indice Dax, anche se le sto tradando )
Le specifiche contrattuali delle opzioni sull'indice FTSE MIB sono:
MIBO - Opzioni su FTSE MIB - Borsa Italiana
In questo caso il prezzo di regolamento e' pari al valore dell'indice all'apertura del venerdi e l'esercizio per eccezione si puo' fare fra le 10 e le 10.30.
Non ho ancora ben chiaro il meccanismo per effettuare l'arbitraggio in questo caso, ma mi sembra che:
Se le due opzioni put ( per pareggiare il future ) da me possedute sono strike 15.000
Se l'indice all'apertura della Borsa e' 15.010 ( valore delle 2 opzioni zero )
Se dalle 9 alle 10 l'indice precipita di 200 punti ed io alle 10:00 comunico alla Sim la mia intenzione di esercitare le opzioni da me possedute per eccezione dovrei avere un guadagno di 190 punti ( come portarlo a casa poi lo studio e ve lo dico

) .
Pero' anche in questo caso, mi risulta che gli operatori del Call Center delle Banche non sappiano cosa e' questo esercizio per eccezione.
Pero' la Borsa sa esattamente cosa bisogna fare ( vedi pag, 72 dell'Allegato )
http://www.ccg.it/jportal/pcontroll...pdf?lingua=1&allegato=47744&azioneprossima=21
oppure:
http://www.ccg.it/jportal/pcontroll...df?lingua=1&allegato=108261&azioneprossima=21
Se le borse hanno perso tanto tempo a regolamentare cosa fare, mi sembra assurdo che non si possa fare.
Ma io penso male.
Qualcuno (i poli-finanzieri ) lo fa.
Domande:
Mi sto sbagliando?
Non ho interpellato le banche giuste?
Ci vogliono 5000 Euro di commissioni per esercitare l'opzione per eccezione?
Il mio pensiero cattivo e' giusto?
P.S. non voglio a tutti i costi fare l'arbitraggista, ma il fatto che qualcuno possa esercitare le opzioni da lui possedute per eccezione ed io sia estratto come controparte, mi fa capire che c'e' un altro rischio nelle opzioni non ancora considerato.
Non so cosa che strategie adottare per eliminarlo, ma per il momento penso che bisogna almeno accettare che questo rischio c'e'.
Ritornando all'esempio iniziale delle azioni Unicredito.
Se io avessi venduto le opzioni Put e alle 17.40 del giovedi' sera ero soddisfatto che il compratore aveva zero Euro in mano, che faccia pensate che avrei fatto se alle 11:30 del venerdi' mattina( quando le azioni unicredito, in continuazione del rally iniziato nell'AfterHour a causa della morte della Merkel

valgono 2,50 Euro ; Unicredito non e' estraneo a rally di tale entita' ) una mail della banca mi comunicava che le opzioni vendute erano state esercitate per eccezione ed io avevo acquistato 10.000 azioni a 3 Euro ?
Ammettiamo che le opzioni vendute erano quelle di un Iron Condor ed io avevo una copertura a 2,90 Euro ( Max Loss 1000 Euro ).
Lo so che entro le 8:15 avrei anch'io potuto esercitare le pie opzioni per eccezione, ma primo la IwBank e' chiusa alle 08:15 e secondo come facevo a sapere che proprio le mie opzioni sarebbero state sorteggiate dalla CC&G ?
Se vi va attendo una risposta da Voi che sicuramente ne sapete piu' di me.
Gianni