Che ci fa il Club Bilderberg a Roma? Alcune strane coincidenze

Mi ricorda qualcosa... a voi no?
Piano Bar : I "pastori"...del pianeta... 6/7

di Virginio Frigieri | Ieri alle 11:57 | servizio Lombardreport.com
Piano Bar di Virginio Frigieri
I “pastori” … del pianeta… 6/7
Il controllo sui media e la caduta di Berlusconi
Un documento del 1974 definito “ingenuo” dallo stesso Estulin, intitolato “La crisi della Democrazia” scritto a tre mani da Samuel Huntington (politologo di Harvard) , Michel Coizier (sociologo francese membro della “Accademie des sciences morales et politiques”) e da Joji Watanuki (membro giapponese della Trilateral) sottolinea il «bisogno di instaurare un dialogo tra il Dipartimento di Stato e le multinazionali; il primo eserciterà pressioni sui Paesi sviluppati affinchè adottino legislazioni liberiste e contrarie ai nazionalismi; le seconde forniranno al Dipartimento di Stato le loro conoscenze sui Paesi in cui operano»

Sempre nel documento si afferma inoltre che una repubblica democratica «è l’unica via per imporre l’autorità , ma non necessariamente è applicabile in tutti i suoi aspetti.. è auspicabile porre dei limiti a un’estensione troppo ampia della politica democratica… un buon governo dovrà avere la capacità di prospettare una crisi clamorosa, in modo da poter chiedere ai propri cittadini, dei sacrifici per poterla fronteggiare… in diverse situazioni l’esperienza, la maturità e i talenti particolari dovranno superare il valore della democrazia, al fine di imporre l’autorità… gli scenari in cui si possono adottare le procedure democratiche sono in poche parole, limitati »
Il documento esprime infine ansietà per «la crescente partecipazione popolare al controllo sulle istituzioni sociali, politiche ed economiche, in particolare per una reazione contraria alla concentrazione di potere nelle mani del Congresso e del governo statale o locale».
Quindi la Trilateral si preoccupa del fatto che la gente, in una società democratica, possa ribellarsi ai suoi progetti sul futuro del Paese. E dunque per prevenire questa opposizione prima che insorga, la Trilateral

link: Piano Bar : I "pastori"...del pianeta... 6/7
 
[ame=http://www.youtube.com/watch?v=AYtQSur5liU]Intervista esclusiva a DANIEL ESTULIN, autore del Club Bilderberg e Impero Invisibile - YouTube[/ame]
 
Bilderberg: i fanatici del rigore dietro le stragi di Stato

Bilderberg: i fanatici del rigore dietro le stragi di Stato





Scritto il 18/1/13 • nella Categoria: segnalazioni





C’era il Bilderberg dietro alle stragi impunite, quelle degli “anni di piombo”. Lo rivela Ferdinando Imposimato, che da magistrato inquirente si occupò dei casi più scottanti, dal rapimento Moro all’attentato al Papa.

A “inciampare” nella potentissima lobby politico-finanziaria mondiale, oggi accusata di pilotare l’euro-crisi per restituire il potere assoluto alle élite planetarie amputando la nostra sovranità democratica col ricatto del debito, fu il giudice Emilio Alessandrini, assassinato dai terroristi di “Prima Linea” nel 1979. Impegnato nelle indagini su piazza Fontana, Alessandrini “scoprì” il ruolo dell’allora oscuro Bilderberg trent’anni prima che il grande pubblico venisse a conoscenza della sua esistenza.

Il più esclusivo club finanziario mondiale era direttamente responsabile delle stragi e della strategia della tensione, sostiene oggi Imposimato, che ha scovato documenti inediti, pubblicati nel libro “La Repubblica delle stragi impunite”.

Una rivelazione-choc, quella del presidente onorario della Corte di Cassazione: «La verità è ormai chiara: ci sono state complicità dello Stato, o di frammenti dello Stato, con la mafia e col terrorismo nero, e con la massoneria». Elementi «che erano poi fusi e armonizzati in questa organizzazione, manovrata dalla Cia», che in Italia si chiama Gladio e all’estero “Stay Behind”.

Fino a ieri sarebbe stata fantascienza, aggiunge Imposimato, ma ormai si tratta di fatti accertati, e il problema è che “Stay Behind” esiste ancora. Negli anni ’70, «serviva a impedire la dinamica politica», cioè frenare lo spostamento dell’elettorato verso la sinistra.

Attentati, bombe, stragi.
«Hanno fatto tutto questo non per destabilizzare lo Stato, ma per rafforzare il potere: destabilizzare l’ordine pubblico per stabilizzare il potere politico».

In tribunale è finita la manovalanza, ma i “mandanti” sono spesso rimasti nell’ombra. Specie quelli più insospettabili: i super-finanzieri del Gruppo Bilderberg.
Per la verità, nel Bilderberg si era imbattuto Emilio Alessandrini, in un documento del 1967 che Imposimato ha «ritrovato miracolosamente» e pubblicato nel suo libro sulle stragi impunite.

Della famigerata cupola finanziaria si parla solo da qualche anno, da quando cioè la crisi planetaria è precipitata. Nel gruppo militano esponenti di primissimo piano dell’economia, della finanza e della grande industria, inclusi alcuni campioni della tecnocrazia europea come Monti e Draghi, già impegnati nelle nefaste strategie della Goldman Sachs.

Se il governatore della Bce fa parte anche del “Gruppo dei 30”, massima lobby planetaria che infiltra le sedi intergovernative per influire sulla legislazione bancaria, Mario Monti è stato un dirigente della Commissione Trilaterale, il super-vertice permanente del potere mondiale in cui siedono gli uomini più influenti di Usa, Europa e Giappone.

Totalmente in ombra, invece, il Bilderberg: persino l’ultima riunione a Roma è rimasta avvolta nella riservatezza, nonostante l’imbarazzo di molti vip italiani – da Monti in giù – dopo la pubblicazione dei loro nomi da parte di “Dagospia”.

«Può darsi pure che qualcuno di loro non sappia nulla – ammette Imposimato – però il Bilderberg fa queste cose qua. Cioè: governa il mondo e le democrazie in modo invisibile, in modo da condizionare il loro sviluppo democratico». Clamorosa la portata del documento che Imposimato ha scovato, tra le carte di Alessandrini: «Il Bilderberg scrive che è uno dei responsabili della strategia della tensione, e quindi anche delle stragi».
Letteralmente: «Il Bilderberg responsabile delle stragi».

Imposimato, osserva Simone Santini in un intervento per “Clarissa” ripreso da “Megachip”, «delinea il quadro di una verità storica ormai accertata ma, è necessario dirlo, che si fatica a tradurre in azioni politiche per affrontare il sistema di potere ancora vigente in Italia». E così, aggiunge Santini, «l’“io so” pasoliniano appare esemplificato in maniera cristallina», grazie alla tenacia di un uomo come Imposimato e al coraggio di Alessandrini, che arrivò al Bilderberg più di trent’anni fa.
Niente di nuovo, peraltro, rispetto allo spietato memorandum stilato all’inizio degli anni ’70 dall’avvocato americano Lewis Powell, che la Camera di Commercio degli Stati Uniti incaricò di organizzare la storica riscossa del grande capitale e restituire il potere alle élite dopo due secoli di rivolte, rivoluzioni e riforme democratiche.

«In confronto – dice Paolo Barnard – persino la mafia rappresenta una minaccia minore: le mafie sono anzi una semplice funzione di quel potere».

Obiettivo: revocare i diritti del lavoro svuotando la democrazia.

Come? «Disabilitando i sindacati e i partiti di sinistra», ormai ridotti a stampelle del potere unico che domina l’Occidente, e che in Europa è incarnato dalla Commissione Europea.

Con Maastricht, si toglie agli Stati la sovranità monetaria,

col Trattato di Lisbona si neutralizzano le Costituzioni democratiche nate dall’antifascismo,

e col Fiscal Compact e il pareggio di bilancio si disarma completamente ogni governo, ormai costretto a spremere i cittadini con le tasse tagliando welfare, servizi sociali, pensioni, stipendi, diritti, scuole e ospedali. Fino al caso-limite dell’Italia “commissariata” da Monti, che esegue gli ordini del super-potere.

Quello che ancora non si sapeva è che il massimo salotto mondiale della finanza, il Bilderberg, non esitò a farsi complice della strategia della tensione, seminando sangue innocente nelle piazze italiane. Già allora erano loro, i professionisti della paura, a terrorizzare i cittadini che si erano illusi che il benessere dello stato sociale e i diritti del lavoro fossero acquisiti una volta per tutte. Errore: il “vero potere” aveva dichiarato guerra alla democrazia, ed era pronto a tutto. Caduto il Muro di Berlino, l’accelerazione si fa drammatica: spazzata via con Tangentopoli la vecchia classe dirigente, anche l’Italia entra docilmente nel recinto dell’Eurozona, il capolavoro egemonico della grande finanza che sogna la privatizzazione degli Stati e dei beni comuni. A quanto pare, il piano prosegue senza intoppi: l’Italia ha di fronte un collasso storico, imposto dalla maxi-stangata del Fiscal Compact, ma sembra che il pericolo venga completamente ignorato da centrodestra e centrosinistra, le comparse che si candidano alle elezioni. E le uniche due forze di opposizione – Grillo e Ingroia – preferiscono parlare di anticasta e antimafia. Sicché, non si vede come il voto di febbraio possa minimamente disturbare gli architetti del “massacro sociale”. Un piano che viene da lontano: addirittura, come rivela Imposimato, dal 1967.
(Il libro: Ferdinando Imposimato, “La Repubblica delle stragi impunite”, Newton Compton, 367 pagine, euro 9,90).
 
https://www.youtube.com/watch?feature=player_embedded&v=M06FnAI7Hjc


Caricato in data 02/gen/2012
Vi posto la lista aggiornata che trovate a questo indirizzo
[ame=http://www.youtube.com/watch?v=oFMT5PyyU2o]Ecco la lista aggiornata della riunione 2012 del Gruppo Bilderberg. - YouTube[/ame]
L'elenco degli italiani che hanno partecipato almeno una volta al gruppo Bildeberg, la loggia massonica più potente al mondo, comprende 43 nomi.

Di seguito il nome e il cognome dei soci e la carica che ricoprivano al momento della partecipazione alla lobby.

AGNELLI GIOVANNI, Presidente Gruppo Fiat
AGNELLI UMBERTO, Presidente Gruppo Fiat
AMBROSETTI ALFREDO, Presidente Gruppo Ambrosetti
BERNABE' FRANCO, Ufficio italiano per la Ricostruzione nei Balcani
BONINO EMMA, Membro della Commissione Europea
CANTONI GIAMPIERO, Presidente BNL
CARACCIOLO LUCIO, Direttore Limes
CAVALCHINI LUIGI, Unione Europea
CERETELLLI ADRIANA, Giornalista, Bruxelles
CIPOLLETTA INNOCENZO, Direttore Generale Confindustria
CITTADINI CESI GIANCARLO, Diplomatico USA
DE BENEDETTI RODOLFO, CIR
DE BORTOLI FERRUCCIO, RCS libri
DE MICHELIS GIANNI, Ministro degli Affari Esteri
DRAGHI MARIO, Direttore Min. Tesoro
FRESCO PAOLO, Presidente Gruppo FIAT
GALATERI GABRIELE, Mediobanca
GIAVAZZI FRANCESCO, Dicente Economia Bocconi
LA MALFA GIORGIO, Segretario nazionale PRI
MARTELLI CLAUDIO, Deputato -- Ministero Grazia e Giustizia
MASERA RAINER, Direttore generale IMI
MERLINI CESARE, Vicepresidente Council for the United States and Italy
MONTI MARIO, Commissione Europea
PADOA SCHIOPPA TOMMASO, BCE Banca Centrale Europea
PASSERA CORRADO, Banca Intesa
PRODI ROMANO, Presidente UE
PROFUMO ALESSANDRO, Credito Italiano
RIOTTA GIANNI, Editorialista La Stampa
ROGNONI VIRGINIO, Ministero della Difesa
ROMANO SERGIO, Editorialista La Stampa
ROSSELLA CARLO, Editorialista La Stampa
RUGGIERO RENATO, Vicepresidente Schroder Salomon Smith Barney
SCARONI PAOLO, ENEL Spa
SILVESTRI STEFANO, Istituto Affari Internazionali
SINISCALCO DOMENICO, Direttore Generale Ministero Economia
SPINELLI BARBARA, Corrispondente da Parigi -- La Stampa
STILLE UGO, Corriere della Sera
TREMONTI GIULIO, Ministro dell'Economia
TRONCHETTI PROVERA MARCO, Pirelli Spa
VELTRONI VALTER, Editore L'Unità
VISCO IGNAZIO, Banca d'Italia
VITTORINO ANTONIO, Commissione Giustizia UE
ZANNONI PAOLO, Manager gruppo FIAT
Fonti
Bilderberg - Liste partecipanti alle riunioni dal 1993 al 2012
ECCO I NOMI SEGRETI DEI 43 MASSONI ITALIANI. « Il Corsivo Quotidiano
 
https://www.youtube.com/watch?feature=player_embedded&v=M06FnAI7Hjc


Caricato in data 02/gen/2012
Vi posto la lista aggiornata che trovate a questo indirizzo
Ecco la lista aggiornata della riunione 2012 del Gruppo Bilderberg. - YouTube
L'elenco degli italiani che hanno partecipato almeno una volta al gruppo Bildeberg, la loggia massonica più potente al mondo, comprende 43 nomi.

Di seguito il nome e il cognome dei soci e la carica che ricoprivano al momento della partecipazione alla lobby.

AGNELLI GIOVANNI, Presidente Gruppo Fiat
AGNELLI UMBERTO, Presidente Gruppo Fiat
AMBROSETTI ALFREDO, Presidente Gruppo Ambrosetti
BERNABE' FRANCO, Ufficio italiano per la Ricostruzione nei Balcani
BONINO EMMA, Membro della Commissione Europea
CANTONI GIAMPIERO, Presidente BNL
CARACCIOLO LUCIO, Direttore Limes
CAVALCHINI LUIGI, Unione Europea
CERETELLLI ADRIANA, Giornalista, Bruxelles
CIPOLLETTA INNOCENZO, Direttore Generale Confindustria
CITTADINI CESI GIANCARLO, Diplomatico USA
DE BENEDETTI RODOLFO, CIR
DE BORTOLI FERRUCCIO, RCS libri
DE MICHELIS GIANNI, Ministro degli Affari Esteri
DRAGHI MARIO, Direttore Min. Tesoro
FRESCO PAOLO, Presidente Gruppo FIAT
GALATERI GABRIELE, Mediobanca
GIAVAZZI FRANCESCO, Dicente Economia Bocconi
LA MALFA GIORGIO, Segretario nazionale PRI
MARTELLI CLAUDIO, Deputato -- Ministero Grazia e Giustizia
MASERA RAINER, Direttore generale IMI
MERLINI CESARE, Vicepresidente Council for the United States and Italy
MONTI MARIO, Commissione Europea
PADOA SCHIOPPA TOMMASO, BCE Banca Centrale Europea
PASSERA CORRADO, Banca Intesa
PRODI ROMANO, Presidente UE
PROFUMO ALESSANDRO, Credito Italiano
RIOTTA GIANNI, Editorialista La Stampa
ROGNONI VIRGINIO, Ministero della Difesa
ROMANO SERGIO, Editorialista La Stampa
ROSSELLA CARLO, Editorialista La Stampa
RUGGIERO RENATO, Vicepresidente Schroder Salomon Smith Barney
SCARONI PAOLO, ENEL Spa
SILVESTRI STEFANO, Istituto Affari Internazionali
SINISCALCO DOMENICO, Direttore Generale Ministero Economia
SPINELLI BARBARA, Corrispondente da Parigi -- La Stampa
STILLE UGO, Corriere della Sera
TREMONTI GIULIO, Ministro dell'Economia
TRONCHETTI PROVERA MARCO, Pirelli Spa
VELTRONI VALTER, Editore L'Unità
VISCO IGNAZIO, Banca d'Italia
VITTORINO ANTONIO, Commissione Giustizia UE
ZANNONI PAOLO, Manager gruppo FIAT
Fonti
Bilderberg - Liste partecipanti alle riunioni dal 1993 al 2012
ECCO I NOMI SEGRETI DEI 43 MASSONI ITALIANI. « Il Corsivo Quotidiano

Dovranno chinare il capo di fronte alla forza di Dio.
Dio è imperscrutabile e non conosce la paura.:D
 
406048_505454502825925_1448731359_n.jpg
 
Il bello di quei nomi è che la grande maggioranza sono nell' orbita di un preciso partito ... che dovrebbe essere -dovrebbe-di sinistra.
 
scorri la lista.

:)

e poi: mica è di sinistra ... il portafoglio (che è ciò che conta) stabilisce in modo inequivocabile che nn esistono partiti di sinistra; quelli di "destra" sono i meno furbi perchè si sono seduti a dx.
 
Ultima modifica:
scorri la lista.

:)

e poi: mica è di sinistra ... il portafoglio (che è ciò che conta) stabilisce in modo inequivocabile che nn esistono partiti di sinistra; quelli di "destra" sono i meno furbi perchè si sono seduti a dx.


proprio scorrendo la lista mi paiono di larga maggioranza appartenere a partiti che non dovrebbero essere di sx

cmq, è assolutamente vero che il portafoglio stabilisce che chi dice di essere di sx spesso lo fa solo per motivi personali ( e sto autocensurandomi mica poco)
 

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