Fine anno, tempo di consuntivi. Facciamolo anche noi e verifichiamo che cosa il Trading System basato sulla semplice rottura degli swing ciclici ci evidenzia.
Prima di passare alle considerazioni finali vi rammento che il TS ha operato privo di qualsiasi input esterno e quindi è stato istruito a entrare in posizione sulla rottura di un determinato Prezzo. Colgo altresì l’occasione per sottolineare che tutti i livelli di Prezzo utilizzati per entrare a mercato avevano superato la fase di pre-validazione e si sono rivelati coerenti da un punto di vista previsionale. In estrema sintesi quegli swing avevano effettivamente individuato il turning-point ciclico dell’oscillazione oggetto di trade. Quindi molto bene in chiave prospettica, un po’ (molto) meno in ottica operativa. Vediamo assieme i perché.
Analizzando i 7 eseguiti in poco più di un mese la prima considerazione che possiamo fare, senza per altro scomodare illustri studiosi e/o luminari in materia di trading, è che se si opera controtendenza (trade n°3,4,5 e 6 di breve periodo e n°1 di medio periodo) in un Mercato fortemente direzionale (=ciclo Annuale nel 1°25%) è pressoché certo pagare pegno al banco e/o non avere performance degne di nota. Risk reward ratio, dunque, assolutamente sfavorevole nel caso in cui non si opera a favore dei cicli superiori. Di contro, a favore di trend, con qualsiasi metodologia di trading utilizzata, il rapporto rischio-rendimento ne beneficerà certamente.
Queste evidenze ci consentono però di iniziare a stilare una sorte di compendio contenente le regole operative minimali:
Breviario delle regole auree (in progress)
- E’ fortemente consigliato operare nella stessa direzione (trend) del ciclo di grado superiore. Meglio se anche quello di due ordini superiori replica il medesimo trend;
- Operare solo se si ha ben chiaro il posizionamento ciclico dell’asset oggetto del trade;
Ritornando ai trade in loss, preso atto che quelle posizioni non dovevano essere nemmeno aperte, era possibile fare meglio?
Certamente si!
Introduciamo quindi, affiancandola alla teoria degli swing, un nuovo razionale tecnico con l’auspico di rafforzare l’efficacia dell’operatività del Trading System. Vediamolo assieme.
Come introdotto in apertura tutti i trade sono stati aperti sulla battuta del Prezzo che identificava uno swing ciclico. A favore di trend (Trade 1 e 2) questo approccio ha pagato piuttosto bene ma per gli altri ben presto, dopo essere entrati a Mercato, ce lo siamo trovato contro.
Detto che tutte le posizioni aperte in perdita hanno sofferto della stessa peculiarità che sto per dettagliare, per meglio spiegare questa dinamica utilizzerò il ciclo T-1 14/21Dic, quello cioè che ha conclamato l’inversione ciclica del 1°T+2 Index, e che si presta ottimamente a questo esercizio.
Lo swing di grado T+2, ovvero la possibilità di assistere ad un T-1 ribassista che ne avrebbe dichiarato la sua inversione di tendenza, era posizionato sul minimo del 14Dic (punto A nella centratura). Quello swing, superata la fase di pre-validazione (=75%di T-3 rialzista), è rimasto integro sino alla mattinata della seduta del 21Dic quando è stato infranto (B). Da un punto previsionale era ciò che attendevamo ma operativamente, come da istruzioni, il Trading System è entrato short. Peccato però che sia entrato a Mercato sfruttando uno swing che è intervenuto dopo che oltre il 75% dell’estensione nominale del ciclo trigger (T-1) era stato ampiamente superato. Ci trovavamo infatti nella fase finale del 4°T-3 Index di un T-1 che aveva impiegato 5 sedute Daily, cioè la massima estensione temporale permessa e, da lì a poco, il Mercato sarebbe ripartito.
Evento questo che, naturalmente, si è puntualmente verificato.
Da ciò si evince che, a fronte della violazione di uno swing, bisogna senza alcun dubbio tenere in considerazione del Tempo consumato dal ciclo trigger e se questo ha superato il 75% della propria estensione temporale nominale, demandare la stessa operatività in concomitanza della formazione della successiva area di high del nuovo ciclo di pari grado (D) a patto che quest’ultimo rimanga confinato sotto il precedente top (C) del ciclo di un ordine inferiore rispetto a quello trigger.
Sintetizzando con l’implementazione di questa regola il TS sarebbe rimasto flat sino a ieri pomeriggio e avrebbe assunto una posizione short in area 30350pt Index di media e con uno stop loss inderogabile a 30400pt index. Quindi, rispetto al trade “nudo e crudo” di rottura dello swing del punto (B), avrebbe guadagnato circa 200pt come punto di ingresso a Mercato e una 50ina di punti al max di loss (-0.16%) rispetto ai 250pt (-0.74%) dello short in essere.
E’ ovvio che questo approccio è applicabile anche in un contesto operativo ruotato di 180°, quindi un long contro-trend.
In attesa di chiudere le 2 posizioni aperte tramite l’utilizzo degli swing asettici, i prossimi trade recepiranno questa “miglioria”.
Rinnovo i miei più sinceri auguri di un Buon Natale a voi e alle vostre famiglie.