mica loro fanno votare gli zingari o i cinesi!!!!!
28.000 su 48000 secondo me sono un numero più che sufficente
Potevano votare solo gli iscritti prima del 31 dicembre......
non raccontiamo balle----
populista
io mi so convinto alle prossime elezioni voto il nano
vedo che a val le cose gli vanno bene quindi chi può darsi che la ruota giri pure per me se voto il nano, mi ha anche detto che mi invita alle sue cene eleganti non si può mai sapere becco qualche minorenne illibata
poi volendo mi possono pure comprare una casa di fronte al colosseo senza che io sappi nulla, in più posso pure non pagare le tasse tanto sono un'elettore del pdl sembra che faranno una legge che chi vota il nano non pagherà le passe
dimenticavo a casa di scajola hanno trovato carte che lui non sa chi gliel'ha messe negli scatoloni, sarà stato beppe grillo
Sequestrati a Scajola i dossier segreti
contro i rivali politici
L'ex ministro: «Autorizzato ad averli». Le carte nella sua villa. «Autorizzato ad averli
GENOVA - Un nuovo avviso di garanzia è arrivato all'ex ministro Claudio Scajola, questa volta per ricettazione: nel corso della perquisizione, la settimana scorsa, nella sua villa e nell'ufficio di Imperia sono infatti saltati fuori documenti top secret dei servizi segreti e plichi riservati del ministero degli Interni, documenti relativi a una «denuncia di privato nei confronti di Silvio Berlusconi allora presidente del Consiglio» e un'informativa dei carabinieri di Imperia su un ex parlamentare imperiese del Pdl, Eugenio Minasso, carteggi relativi al Comune ligure. Materiale in massima parte riferibile al periodo fra il 1998 e il 2002, quando Scajola era ministro degli Interni e che il pubblico ministero ritiene detenuto illecitamente: da qui la decisione di indagare Scajola per ricettazione, anche se il magistrato precisa che per parte dei documenti il reato in ipotesi è l'appropriazione indebita aggravata per cui è competente Roma (alla quale dovrebbe essere trasmesso il fascicolo). La perquisizione era avvenuta nell'ambito di un'inchiesta della Procura di Imperia per finanziamento illecito e abusi edilizi, basata sull'ipotesi che il prezzo pagato dall'ex ministro per la ristrutturazione di villa Ninnina (circa un milione di euro) non sia stato congruo.
Scajola si dichiara «avvilito» dalla svolta delle indagini: «Non so cos'altro devo aspettarmi. Non so neppure cosa sono esattamente quei documenti. Quando un ministro lascia il Dicastero gli scatoloni non li riempie certo da solo, lo fanno gli addetti della segreteria e gli usceri. E poi, cosa crede, quando personalità come Andreotti o Taviani scrivono le loro memorie si riferiscono ben a documenti che si sono tenuti in copia per scopi storici. Anche i documenti in mio possesso sono in copia e sono stato autorizzato a detenerli. Questa vicenda come le altre finirà in una bolla di sapone. Intanto a Imperia ci sono le elezioni comunali». Elezioni che vedono contrapposte la lista sostenuta da Minasso e quella da Scajola, quest'ultima «benedetta» dal Pdl con il simbolo. Fra i documenti riservati del ministero c'è in particolare una relazione del 5 agosto del 2002 nella quale si ricostruisce la revoca della scorta del giuslavorista Marco Biagi, poi ucciso dai terroristi: è una memoria in chiave difensiva in cui si afferma che il ministero di Scajola non era stato informato da Maroni sul pericolo corso dal suo consulente. «La mancanza di qualsivoglia informazione al riguardo - è scritto - è peraltro documentata nell'ambito dell'inchiesta amministrativa». Altri documenti sarebbero relativi al G8 di Genova e al terrorismo. Quanto alla cartella sulla «denuncia di un privato» riferita a Berlusconi, Scajola dice di non ricordare di cosa si tratti ma «sia chiaro, non esiste nessun dossier né su Berlusconi né su nessun altro, politico o no». Il documento sarebbe una denuncia dell'ex agente segreto Federico Armati, già sposato con Virginia Sanjust, una conoscenza di Berlusconi, a Massimo Brutti quale vicepresidente Copasir.
L'informativa del 1998 dei carabinieri di Imperia riferisce invece di un presunto giro di cocaina e indica Eugenio Minasso come consumatore: «Sono indignato - è la reazione dell'interessato - non ho mai fatto uso di cocaina, sono un ex carabiniere io. E sono sconvolto dal fatto che Scajola avesse dei documenti top secret: ho scritto alla segreteria nazionale e alla segreteria di Berlusconi e spero che intervengano».