Zelenko, medico dei Vip: vaccini, inutile strage annunciata
"Il mio team ha curato con successo 6.000 pazienti.
Ho formato centinaia di medici, che ora stanno addestrando i loro studenti.
Nel complesso abbiamo curato milioni di persone.
Il presidente Trump è stato mio paziente,
così come Rudy Giuliani e il rabbino Chaim Kanievsky.
Sono stati miei pazienti lo stesso Yaakov Litzman, fino a pochi mesi fa ministro della sanità di Israele,
e il presidente brasiliano Bolsonaro.
Secondo il mio approccio, l’essenziale è tenere le persone fuori dagli ospedali.
Riguardo ai minori, l’unica ragione per il trattamento nei loro confronti è credere nel sacrificio dei bambini:
si vogliono fare esperimenti su di essi?
Ogni terapia va sempre valutata da tre punti di vista.
E’ sicura?
Funziona?
Serve?
Ci dev’essere bisogno di impiegarla: una necessità medica.
In base alle statistiche ufficiali sui minori di 18 anni, il tasso di sopravvivenza al Covid è del 99,99%.
Guariscono da soli, senza alcuna cura.
Il virus dell’influenza invece è più pericoloso, per i bambini.
Secondo il Cdc, 100 bambini (ogni milione) morirebbero a causa del vaccino.
E io sento che il loro numero sarebbe significativamente più alto.
Dunque, se hai una fascia demografica che non corre alcun rischio,
per una determinata malattia, perché mai dovresti inocularle un’iniezione tossica e mortale?
I due paesi al mondo col maggior numero di vaccinati sono Israele (85%) e le Seychelles (oltre l’80%).
Entrambi i paesi stanno vivendo un focolaio della “variante Delta”.
Domanda: se hai vaccinato la maggior parte della popolazione, perché hai ancora un focolaio?
E poi: perché dovresti fare anche una terza dose, con la stessa roba che non ha funzionato nelle prime due?
Veniamo ora al problema della sicurezza, che è il vero guaio.
Ci sono tre livelli di conseguenze che dobbiamo considerare:
acute (se si verificano entro tre mesi dall’iniezione),
sub-acute
o a lungo termine.
Il rischio numero uno dell’iniezione sono i coaguli di sangue.
Tutto quello che dico è documentato.
Non credetemi sulla parola: verificate.
Secondo il Salk Institute, quando una persona riceve l’inoculo di questa “cosa”, il corpo diventa una fabbrica di Spike:
produce trilioni di Spike, che migrano verso l’endotelio (il rivestimento interno dei vasi sanguigni).
Sono delle piccole “spine” all’interno del sistema vascolare.
E quando il sangue le attraversa, si danneggiano e causano coaguli.
Se questo accade nel cuore si verifica un infarto,
se avviene nel cervello si verifica un ictus.
La prima causa di morte nel breve periodo, come vediamo, è quella dei coaguli di sangue.
Nella maggior parte dei casi (40%) questo accade nei primi 3-4 giorni dopo questa iniezione tossica mortale.
L’altro è il problema che sta causando miocardite o un’infiammazione nel cuore dei bambini e dei giovani adulti.
Il terzo problema è il più inquietante: il “New England Journal of Medicine”
registra un alto tasso di aborti spontanei nel primo trimestre, da parte di gestanti sottoposte all’iniezione.
Altra causa di morte per conseguenze sub-acute:
lo si è visto vaccinando animali e vedendone poi morire un’alta percentuale.
Ad ucciderli sono gli stessi anticorpi sviluppati tramite l’iniezione.
Il femomeno si chiama Ade (potenziamento anticorpale)
oppure “priming patogeno”, o anche “potenziamento immunitario paradossale”.
Uno può dire: ma gli animali (morti dopo l’inoculo) non erano esseri umani, noi siamo diversi.
D’accordo, ma i relativi studi non sono stati svolti: siete voi “lo studio”, ora.
L’amministratore delegato di Pfizer ha detto che Israele è il più grande laboratorio al mondo.
Luc Montagnier, Premio Nobel per la Medicina per la scoperta dell’Hiv,
ha detto che questo è il più grande rischio, per l’uomo:
il più grande pericolo di genocidio nella storia dell’umanità.
Ed il rischio di una reazione Ade nel lungo termine non è stato affatto escluso.
Quindi, la mia domanda è:
perché dovrei vaccinare qualcuno con una sostanza potenzialmente distruttiva, letale, senza prima aver escluso quel rischio?
La terza componente sono proprio le conseguenze a lungo termine.
Ci sono prove certe: quell’inoculo influisce sulla fertilità, danneggia la funzione ovarica, riduce il numero degli spermatozoi.
Inoltre, aumenta sicuramente la quantità di malattie autoimmuni. E
chissà di quanto ridurrà la durata della vita.
Riviste scientifiche scrivono che aumenti anche il rischio di contrarre il cancro.
Quindi, comunque lo si guardi – in un contesto acuto, sub-acuto o a lungo termine – è un disastro.
Secondo me, poi, l’attuale governo israeliano è la “reincarnazione” di Joseph Mengele:
hanno effettuato una sperimentazione umana sulla loro stessa gente.
Io ho ricevuto minacce di morte quotidiane, ho messo a repentaglio la mia vita e a mia carriera,
le mie finanze, la mia reputazione e ormai anche la mia famiglia.
Tutto, solo per dirvi quello che sto facendo.
Riassumo:
non c’è alcuna necessità di questo vaccino.
Non ce n’è bisogno per nessuno.
Non parlo solo dei bambini: nel 99,95% dei casi, i giovani adulti (dai 18 ai 45 anni)
hanno la possibilità di affrontare al meglio la malattia.
Questo lo ammette lo stesso Cdc.
Chi ha contratto il Covid e quindi ha sviluppato gli anticorpi,
ha acquisito un’immunità naturale che è un miliardo di volte più efficace
di quella indotta artificialmente attraverso il vaccino.
Quindi, perché mai inocularmi anticorpi inferiori o pericolosi quando ho già anticorpi sani?
E la popolazione esposta ad alto rischio, che avrebbe un tasso di mortalità del 7,5%?
Ebbene: i miei dati sono “peer-revieewed”, e sono diventati la base di altri 200 studi.
Hanno tutti confermato le mie osservazioni.
Ovvero: se curi le persone entro il giusto lasso di tempo, riduci la mortalità dell’85%.
Quindi, su 600.000 americani colpiti dal morbo,
avremmo potuto evitare loro di finire in 510.000 all’ospedale, magari a morire.
Presentai queste mie osservazioni direttamente al primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu:
le consegnai nelle sue mani nell’aprile 2020, informando anche ogni singolo membro del ministero della salute, in Israele.
Quindi, domando:
se per gli anziani “fragili” posso ridurre il tasso di mortalità dal 7,5 a meno dello 0,5%,
perché dovrei usare un’iniezione tossica e letale, che per giunta non funziona e che ha terribili effetti collaterali?
Se tutti, sul pianeta, dovessero ammalarsi di Covid, e se non venissero curati,
a livello globale il tasso di mortalità sarebbe inferiore allo 0,5% (
morirebbero 35 milioni di persone).
Se invece seguissimo i consigli di alcuni leader globali, e dicessimo – come ha fatto Bill Gates –
che devono essere vaccinate 7 miliardi di persone, allora morirebbero oltre 2 miliardi di persone.
Quindi, svegliamoci.
Questa è la Terza Guerra Mondiale.
E’ un livello di malvagità che non avevamo mai visto, probabilmente, nell’intera
storia dell’umanità.
Io sto vedendo la paura spingere le persone a fare cose completamente irrazionali, senza senso.
Queste persone arrivano a sacrificare i propri figli."
(Vladimir Zelenko, estratti da un video rimosso da YouTube alcuni mesi fa, ora riproposto su “Rumble”.
Il dottor Zelenko, ebreo ortodosso attivo negli
Usa e stimato a livello internazionale,
è stato tra i primi al mondo a proporre un efficace protocollo terapeutico per contrastare agevolmente la sindrome Covid).