CHE VOI SAPPIATE, DELLA VITA C'ERA ANCHE LA VERSIONE SENZA ANSIA?

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"Di 357 pazienti con cancro,

118 erano positivi a SARS-CoV-2 ,

94 erano sintomatici

e due sono morti di COVID-19.

In questa coorte, l'83% dei pazienti avevano anticorpi anti S1

e l'82% aveva anticorpi neutralizzanti contro SARS-CoV-2 wild,

mentre il titolo di anticorpi neutralizzanti contro le varianti Alpha, Beta and Delta era sostanzialmente ridotto...


I pazienti avevano un livello rilevabile di risposta cellulare T e CD4+ correlata al titolo anticorpale,

benché i pazienti con tumori del sangue abbiano una risposta immunitaria ridotta specifica della malattia e dei trattamenti,

ma presentavano una risposta cellulare compensatoria, supportata nel recupero clinico di tutti i pazienti tranne uno."



Se non e' chiaro, pazienti con tumori del sangue e sotto terapia (quindi con i linfociti T sottozero)
presentavano COMUNQUE un' immunità cellulare contro SARS-COV-2, wild e varianti.



Che potrà succedere in un soggetto sano?


Ora, è vero che immunità da vaccino e immunità da malattia non sono la stessa cosa,

è vero che dati gli unblinding di inizio 2021

è piuttosto difficile avere un quadro sicuro della durata dell'effetto dei vaccini anticovid più usati, etc etc.


Ma quanto a vaccini e loro vanishing io continuo a leggere di titolo anticorpale,

e poi di titolo anticorpale, e poi di titolo anticorpale... e basta.


Come fosse l'unica cosa che conta.


Certo che a guardare per esempio la situazione UK (ricoveri e decessi)
'sti vaccini svaniti funzionano niente male eh...

Come dite?

Israele?

Ma i casi aumentano?


Sì, vabbè - so che pare brutto ripeterlo -

ma tutti i vaccini anticovid in uso

sono stati approvati o autorizzati

sulla base della loro efficacia nel proteggere l'individuo da COVID grave, e niente più (il che è una gran cosa, beninteso).
 
Zelenko, medico dei Vip: vaccini, inutile strage annunciata


"Il mio team ha curato con successo 6.000 pazienti.

Ho formato centinaia di medici, che ora stanno addestrando i loro studenti.

Nel complesso abbiamo curato milioni di persone.

Il presidente Trump è stato mio paziente,
così come Rudy Giuliani e il rabbino Chaim Kanievsky.

Sono stati miei pazienti lo stesso Yaakov Litzman, fino a pochi mesi fa ministro della sanità di Israele,
e il presidente brasiliano Bolsonaro.


Secondo il mio approccio, l’essenziale è tenere le persone fuori dagli ospedali.


Riguardo ai minori, l’unica ragione per il trattamento nei loro confronti è credere nel sacrificio dei bambini:

si vogliono fare esperimenti su di essi?



Ogni terapia va sempre valutata da tre punti di vista.

E’ sicura?

Funziona?

Serve?

Ci dev’essere bisogno di impiegarla: una necessità medica.


In base alle statistiche ufficiali sui minori di 18 anni, il tasso di sopravvivenza al Covid è del 99,99%.

Guariscono da soli, senza alcuna cura.


Il virus dell’influenza invece è più pericoloso, per i bambini.

Secondo il Cdc, 100 bambini (ogni milione) morirebbero a causa del vaccino.



E io sento che il loro numero sarebbe significativamente più alto.


Dunque, se hai una fascia demografica che non corre alcun rischio,

per una determinata malattia, perché mai dovresti inocularle un’iniezione tossica e mortale?



I due paesi al mondo col maggior numero di vaccinati sono Israele (85%) e le Seychelles (oltre l’80%).

Entrambi i paesi stanno vivendo un focolaio della “variante Delta”.

Domanda: se hai vaccinato la maggior parte della popolazione, perché hai ancora un focolaio?


E poi: perché dovresti fare anche una terza dose, con la stessa roba che non ha funzionato nelle prime due?



Veniamo ora al problema della sicurezza, che è il vero guaio.


Ci sono tre livelli di conseguenze che dobbiamo considerare:

acute (se si verificano entro tre mesi dall’iniezione),

sub-acute

o a lungo termine.


Il rischio numero uno dell’iniezione sono i coaguli di sangue.

Tutto quello che dico è documentato.

Non credetemi sulla parola: verificate.

Secondo il Salk Institute, quando una persona riceve l’inoculo di questa “cosa”, il corpo diventa una fabbrica di Spike:

produce trilioni di Spike, che migrano verso l’endotelio (il rivestimento interno dei vasi sanguigni).

Sono delle piccole “spine” all’interno del sistema vascolare.

E quando il sangue le attraversa, si danneggiano e causano coaguli.

Se questo accade nel cuore si verifica un infarto,

se avviene nel cervello si verifica un ictus.



La prima causa di morte nel breve periodo, come vediamo, è quella dei coaguli di sangue.

Nella maggior parte dei casi (40%) questo accade nei primi 3-4 giorni dopo questa iniezione tossica mortale.


L’altro è il problema che sta causando miocardite o un’infiammazione nel cuore dei bambini e dei giovani adulti.


Il terzo problema è il più inquietante: il “New England Journal of Medicine”

registra un alto tasso di aborti spontanei nel primo trimestre, da parte di gestanti sottoposte all’iniezione.



Altra causa di morte per conseguenze sub-acute:
lo si è visto vaccinando animali e vedendone poi morire un’alta percentuale.

Ad ucciderli sono gli stessi anticorpi sviluppati tramite l’iniezione.

Il femomeno si chiama Ade (potenziamento anticorpale)

oppure “priming patogeno”, o anche “potenziamento immunitario paradossale”.



Uno può dire: ma gli animali (morti dopo l’inoculo) non erano esseri umani, noi siamo diversi.

D’accordo, ma i relativi studi non sono stati svolti: siete voi “lo studio”, ora.


L’amministratore delegato di Pfizer ha detto che Israele è il più grande laboratorio al mondo.


Luc Montagnier, Premio Nobel per la Medicina per la scoperta dell’Hiv,
ha detto che questo è il più grande rischio, per l’uomo:
il più grande pericolo di genocidio nella storia dell’umanità.


Ed il rischio di una reazione Ade nel lungo termine non è stato affatto escluso.


Quindi, la mia domanda è:

perché dovrei vaccinare qualcuno con una sostanza potenzialmente distruttiva, letale, senza prima aver escluso quel rischio?




La terza componente sono proprio le conseguenze a lungo termine.


Ci sono prove certe: quell’inoculo influisce sulla fertilità, danneggia la funzione ovarica, riduce il numero degli spermatozoi.

Inoltre, aumenta sicuramente la quantità di malattie autoimmuni. E

chissà di quanto ridurrà la durata della vita.


Riviste scientifiche scrivono che aumenti anche il rischio di contrarre il cancro.



Quindi, comunque lo si guardi – in un contesto acuto, sub-acuto o a lungo termine – è un disastro.

Secondo me, poi, l’attuale governo israeliano è la “reincarnazione” di Joseph Mengele:
hanno effettuato una sperimentazione umana sulla loro stessa gente.

Io ho ricevuto minacce di morte quotidiane, ho messo a repentaglio la mia vita e a mia carriera,
le mie finanze, la mia reputazione e ormai anche la mia famiglia.
Tutto, solo per dirvi quello che sto facendo.


Riassumo:

non c’è alcuna necessità di questo vaccino.

Non ce n’è bisogno per nessuno.

Non parlo solo dei bambini: nel 99,95% dei casi, i giovani adulti (dai 18 ai 45 anni)
hanno la possibilità di affrontare al meglio la malattia.


Questo lo ammette lo stesso Cdc.

Chi ha contratto il Covid e quindi ha sviluppato gli anticorpi,
ha acquisito un’immunità naturale che è un miliardo di volte più efficace
di quella indotta artificialmente attraverso il vaccino.



Quindi, perché mai inocularmi anticorpi inferiori o pericolosi quando ho già anticorpi sani?


E la popolazione esposta ad alto rischio, che avrebbe un tasso di mortalità del 7,5%?

Ebbene: i miei dati sono “peer-revieewed”, e sono diventati la base di altri 200 studi.


Hanno tutti confermato le mie osservazioni.

Ovvero: se curi le persone entro il giusto lasso di tempo, riduci la mortalità dell’85%.



Quindi, su 600.000 americani colpiti dal morbo,
avremmo potuto evitare loro di finire in 510.000 all’ospedale, magari a morire.


Presentai queste mie osservazioni direttamente al primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu:
le consegnai nelle sue mani nell’aprile 2020, informando anche ogni singolo membro del ministero della salute, in Israele.


Quindi, domando:
se per gli anziani “fragili” posso ridurre il tasso di mortalità dal 7,5 a meno dello 0,5%,
perché dovrei usare un’iniezione tossica e letale, che per giunta non funziona e che ha terribili effetti collaterali?



Se tutti, sul pianeta, dovessero ammalarsi di Covid, e se non venissero curati,
a livello globale il tasso di mortalità sarebbe inferiore allo 0,5% (morirebbero 35 milioni di persone).

Se invece seguissimo i consigli di alcuni leader globali, e dicessimo – come ha fatto Bill Gates –
che devono essere vaccinate 7 miliardi di persone, allora morirebbero oltre 2 miliardi di persone.



Quindi, svegliamoci.

Questa è la Terza Guerra Mondiale.

E’ un livello di malvagità che non avevamo mai visto, probabilmente, nell’intera storia dell’umanità.

Io sto vedendo la paura spingere le persone a fare cose completamente irrazionali, senza senso.

Queste persone arrivano a sacrificare i propri figli."




(Vladimir Zelenko, estratti da un video rimosso da YouTube alcuni mesi fa, ora riproposto su “Rumble”.
Il dottor Zelenko, ebreo ortodosso attivo negli Usa e stimato a livello internazionale,
è stato tra i primi al mondo a proporre un efficace protocollo terapeutico per contrastare agevolmente la sindrome Covid).
 
Buffoni ed ignoranti.
Un Palazzetto è alto almeno il doppio di un cinema.
Sempre figure dimmerda dobbiamo fare.



Marcia indietro del Cts sulla capienza del Pala Alpitur di Torino,
dove prendono il via le Nitto Atp Finals di tennis,
alle quali parteciperanno i campioni Berrettini, Djokovic, Tsitsipas, Rublev, Ruud, Medvedev, Hurkacz e Alexander Zverev.

Contrariamente all’intenzione annunciata nei giorni scorsi, infatti,
il Cts ha detto no all’aumento della capienza dal 60% al 75%,
che si sarebbe giustificata con il fatto che il pubblico del tennis
ha un comportamento più simile a quello degli spettatori di cinema e teatri,
che a quello dei tifosi di altri sport, come per esempio il calcio.



La notizia dello stop alla possibilità di riempire un numero maggiori di posti,
che per altro era stata sostenuta anche dal sottosegretario Valentina Vezzali,
è arrivata però fuori tempo massimo, alla vigilia dell’evento,
quando i biglietti erano già stati venduti.


Con tutti i disagi e disservizi che questo comporta.

La Federazione italiana tennis, la Fit, ha fatto sapere che
«non potrà purtroppo far altro che rimborsare integralmente,
subito dopo la fine del torneo, coloro che non sono rientrati nel primo 60% di acquirenti».


E il presidente Angelo Binaghi ha spiegato che

«come uomo delle istituzioni non posso che comprendere e accettare la decisione del Cts.
In un momento in cui i contagi da coronavirus stanno risalendo ogni forma di prudenza è giustificata.
Proprio per questo, però – ha precisato – mi aspetto che adesso il Cts
rispetti quanto pensava in tema di equiparazione fra appassionati di tennis e spettatori di cinema e teatri
e riduca immediatamente anche la loro capienza al 60%».



"Chiedo conto del caos biglietti che sta avvenendo in relazione alle Atp finals di Torino,
unico nuovo evento di rilevanza che la città possa vantare
e che invece si sta trasformando in un danno per gli spettatori e, quindi, per la città,
le sue attività economiche e pure l'immagine.
Ricevere la notizia il giorno prima di un cambio simile è inqualificabile,
oltre la tempistica
, sconcerta apprendere come l’inversione avvenga senza alcuna attenzione
per la reale modalità di partecipazione del pubblico
alle competizioni sportive del tennis
e soprattutto dopo un’intenzione di deroga ufficialmente espressa».
 

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