Era per volumi trattati il quarto mercato di scambio nel mondo delle criptominghiate, creato da uno che fino a 5 anni fa non aveva mai toccato un bitsoldo. A un certo punto si accorse che tra i vari exchange c'erano differenze di prezzo per gli stessi titoli, cominciò ad arbitrare - comprava dove costavano meno e vendeva immediatamente dove costavano di più: operazioni a botta sicura, finché rimasero tali inefficienze - come un forsennato a e guadagnare milioni su milioni.
Poi si disse: "Voglio fare più soldi, ma perché rischiare con la speculazione: ora metto su baracca e burattini per far scambiare bitminghiate alla gente e io mi pappo le commissioni". E così nacque Ftx. Come nella cora all'oro si arricchirono quelli che vendevano pale per scavare e setacci, così nel mondo cripto si arricchì lui, divenendo il più ricco under 30 del mondo con un patrimonio di 24 miliardi di dollari.
Non faceva scambiare solo le criptominghiate ma aveva infiocchettato strumenti sofisticati, future e opzioni sulle stesse criptominghiate e si stava allargando pure sulle azioni dei mercati tradizionali, per una clientela più esigente.
Il giochino non ha retto e gli è scoppiato in mano in poche ore. Chi aveva soldi, veri o criptati, nel suo Ftx può fargli ciao ciao con la manina.