Borsa Milano accelera al ribasso per nota Fitch
Milano - All'indomani dell'annuncio del
nuovo governo Monti, la borsa di Milano prosegue le contrattazioni in territorio negativo, condizionata, così come tutte le altre borse europee dal report di
Fitch sulle banche americane e dunque dall'annoso problema della crisi dei debiti sovrani.
Il Ftse Mib cede lo 0,67% circa. Giù anche le altre piazze europee, con Londra -0,69%, Francoforte -0,48%, Parigi -0,86% e Madrid -0,35%. In attesa di conoscere l'esito del collocamento di titoli di stato per un valore di 7 miliardi di euro, Parigi sconta soprattutto
il record dello spread Francia/Germania. Il differenziale ha superato infatti la soglia dei 200 punti, toccando il record di sempre.
Tensione anche sugli altri titoli di stato europei. Lo spread Italia/Germania si attesta sopra la soglia dei 535 punti, con i rendimenti dei BTP decennali che risalgono alla soglia critica del 7%. Secondo indiscrezioni riportate da Reuters, la Bce starebbe nuovamente comprando titoli di stato italiani: tuttavia l'impatto è sempre meno significativo. Basta parlare dell'altro paese Piigs nei guai, la
Spagna, protagonista anch'essa nella sessione odierna di un record negativo: di fatto, i rendimenti sui titoli a dieci anni sono saliti al 6,57%, ovvero al nuovo record rispetto al massimo testato ad agosto, prima che la Bce intervenisse sui mercati ad acquistare titoli di stato spagnoli e italiani.
Intanto Fitch ha creato nuovi timori sulle banche e sul loro futuro affermando che "mentre gli istituti di credito degli Stati Uniti hanno un'esposzione diretta gestibile verso Grecia, Irlanda, Italia, Portogallo e Spagna, ulteriori turbolenze in questi mercati rappresentano un serio rischio", che potrebbe "rendere piu' scuro" lo scenario per il sistema creditizio americano.
E, in generale, el caso europeo in generale e italiano in particolare, il timore è sempre più quello di una forte
crisi di liquidità, in realtà già in atto, e di un
credit crunch. Non si può non far riferimento, a tal proposito, allo stesso
caso Unicredit, visto che l'istituto di Piazza Cordusio sarebbe pronto a bussare alla pirta della Bce per chiudere che anche le altre banche italiane abbiano un maggiore accesso ai suoi fondi.
Attesa intanto per il piano
contro la speculazione dei mercati che sarà presentato in parlamento dal nuovo premier, e soprattutto, sul voto di fiducia al Senato.
Sul fronte del mercato valutario, l'
Euro segna un recupero nei confronti del dollaro, salendo dello 0,28%, a quota $1,3492. La moneta unica sale anche nei confronti del franco svizzero a CHF 1,24, mentre contro lo yen cresce dello 0,19% a JPY 103,8365.
Riguardo alle commodities, i
futures sul petrolio crescono dello 0,26%, a $102,86, mentre le quotazioni dell'oro arretrano dello 0,48%, a $1.765,70 l'oncia.