chi pisciava in compagnia era figlio di ........ (2 lettori)

Corvo Sfigato

One Shot One Kill
New York - Qui la discesa dello spread non cambia di una virgola le carte in tavola. Nonostante la forbice tra Btp-Bund si sia ristretta fino a 391 punti base, rivedendo i minimi da dicembre, con il rendimento del Btp decennale in calo al 5,74%, i cordoni del credito sono più stretti che mai.

E’ presto per lanciare allarmismi, dicono gli addetti ai lavori. Resta il fatto che per le banche di Eurolandia la situazione resta difficile. E i prossimi mesi saranno cruciali, nonostante l’operazione liquidità a febbraio targata Bce. L'indagine sul credito per gli istituti continentali stilata dalla Bce non lascia spazi a interpretazioni alternative.

Il mondo del credito d’Europa è ancora nel pantano e dovrà affrontare a breve – è messo nero su bianco nell’inchiesta – un «ulteriore irrigidimento degli standard di credito, sebbene ad un passo più lento rispetto al primo trimestre 2011». Nel quarto trimestre del 2011 un primo assaggio c’è già stato. Da qui la previsione degli esperti dell’Eurotower che sarà «considerevole il calo nella domanda di prestiti ipotecari, mentre il calo della domanda per il credito al consumo dovrebbe restare allo stesso livello». Nell'ultimo trimestre del 2011 le banche hanno evidenziato un aumentato irrigidimento del credito sia per i prestiti alle aziende sia per quelli alle famiglie e in misura minore per i consumatori.

A remare contro è l’indebolimento delle prospettive di ripresa e la crisi sovrana. Anche in Italia i riflessi ci sono stati. Sempre nel quarto trimestre è emerso che i criteri per la concessione dei prestiti alle imprese e alle famiglie hanno subito un significativo irrigidimento passando da un valore di 0,25 a uno di 0,50. Lo ha segnalato questa mattina Banca d'Italia, ribadendo come la stretta sia stata determinata dalle difficoltà di accesso al finanziamento sui mercati all'ingrosso e dai problemi di liquidità incontrati dagli intermediari nel trimestre.

Irrigidimento che si è tradotto in un aumento dei margini di interesse, lievitato da un valore di 0,31 della rilevazione di ottobre 2011 all'attuale 0,69. Per Palazzo Koch nel trimestre in corso le tensioni sull'offerta si accentueranno, ma saranno di minore intensità. «L’inasprimento netto dei criteri di concessione si spiega con la combinazione di due fattori: le deboli prospettive economiche e la crisi del debito», ribadisce anche Annalisa Piazza, fixed income strategist di NewEdge. «Le prospettive non sono brillanti». Ci penserà super Mario con il prestito illimitato d'emergenza a tre anni che ripeterà a febbraio. Secondo il Financial Times l’operazione Ltro potrebbe facilmente raggiungere i 1.000 miliardi di euro contro i 489 miliardi, cifra senza precedenti, toccati lo scorso dicembre.
 

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