CIASCUNO DI NOI E' PORTATORE DI PUNTI DI VISTA. NON DI VERITA' (1 Viewer)

Val

Torniamo alla LIRA
In un’intervista aveva detto:

“Questi vaccini potrebbe fungere da catalizzatore nella formazione di varianti,
sui quali non solo sono inefficaci, ma possono anche avere un profilo di patogenicità diverso.
Quindi, potremmo anche avere dei virus più pericolosi dal punto di vista della neurotossicità o dell’immunotossicità.
Questi vaccini, quindi, creano nuovi virus”.



Loretta Bolgan, laureata in chimica e tecnologia farmaceutiche,
con un dottorato di ricerca in scienze farmaceutiche e una collaborazione come consulente scientifico
con Rinascimento Italia sulle problematiche del Covid-19, è tornata sull’argomento vaccini
e, in una lunga intervista rilasciata a mittdolcino.com, ha sollevato più di un dubbio:


“Noi, adesso, abbiamo in commercio questi tre: due vaccini a mRNA (che sono quelli della Pfizer e della Moderna) e poi quello dell’AstraZeneca.

[…] Il rischio teorico che questi vaccini vadano a modificare la nostra genetica c’è, sotto forma di reazione avversa, anche se è molto basso.

L’EMA ha fatto questa valutazione: ci prendiamo il rischio di avere qualcosa che non sia proprio ottimale perché c’è un’emergenza:
bisogna assolutamente cercare di fermare il Covid. Quindi, si è assunta dei rischi”.



Spiega ancora Bolgan:

“Se la persona è vaccinata, ha degli anticorpi che sono selettivi per quei virus che hanno la stessa sequenza della proteina del vaccino.

Quindi, i virus che non vengono colpiti dagli anticorpi vaccinali, avranno modo di essere favoriti nella loro replicazione.

Più sono diversi dalla sequenza del vaccino, più avranno possibilità di replicarsi in modo favorevole e quindi di resistere al vaccino.

Da qui la vaccino-resistenza che non è altro che la formazione di una variante.

Quindi, in questo momento, le varianti sono necessariamente selezionate dal vaccino”.



Continua Bolgan:

“Il fatto che nei Paesi dove stanno vaccinando sia caduto bruscamente il numero dei casi,
potrebbe essere dovuto al fatto, semplicemente, che hanno abbassato il numero di cicli della PCR.

La PCR, per come è fatta adesso, è facilmente manipolabile.

Per il Sars-cov-2, che è un virus a RNA che muta continuamente, non è sicuramente il test corretto.

Il modo in cui il test PCR è stato condotto non ci permette di capire quanti casi Covid abbiamo realmente perché,
dentro la grande massa dei contagiati, abbiamo falsi positivi, ovvero persone positive al test che non sono morte di Covid
(ma come conseguenza di altre patologie), perché il Covid è una patologia con una serie di sintomi specifici”
.


Aggiunge la dottoressa Bolgan:

“Inizialmente c’è stata una narrativa molto drammatica.

Ci hanno detto che questo virus era nuovo e che quindi non si sapeva niente, che non c’erano cure,
che la gente moriva e che non si sapeva cosa fare.

Primo errore: si sapeva già molto, se non tutto, perché avevamo già avuto la Sars.

Quindi, si conosceva esattamente la dinamica della malattia, con piccole differenze dovute alla caratteristica del Sars-cov-2
che è molto più contagioso, ma meno mortale, rispetto alla Sars.

C’erano delle differenze cliniche, però si poteva tranquillamente partire dalle conoscenze della Sars
per poter fare terapia e anche altro, che poi è quello che hanno fatto in Cina.

Noi, invece, siamo partiti da zero e abbiamo continuato ad affermare che di farmaci non ce n’erano,
che solo i vaccini sarebbero stati la grande salvezza per uscire dal Covid …
e ancora adesso sentiamo dire che se non facciamo il vaccino non ne usciremo mai.

Sappiamo bene che i trattamenti studiati per la Sars funzionano anche per il Covid.

L’idrossiclorochina, l’azitromicina, il cortisone … terapie che sono diventate di prima scelta per i medici che facevano terapia domiciliare
e sono quelle che sono state riproposte anche quest’anno, con le stesse modalità e con delle integrazioni migliorative che le hanno rese ancora più efficaci.

Non si era mai visto prima, per una malattia infettiva unica, ben 260 vaccini.

Inoltre, abbiamo centinaia di ditte in corsa tra di loro per mettere in commercio il vaccino…”.



Ultima battuta, che sembra un invito a tutti:

“Ci vuole una presa di coscienza dei singoli, che devono capire da soli che, purtroppo,
i vaccini non proteggono dall’infezione e nemmeno dalle complicazioni della malattia.

Perché, il fatto che un vaccinato prenda comunque l’infezione,
già da solo dovrebbe farci capire che i vaccini non risolveranno il problema.

Al contrario, lo peggiorano perché portano allo sviluppo di varianti sempre nuove.

Avremo sempre nuove epidemie, che partiranno da ognuna delle varianti che andranno a formarsi.

Le persone devono rendersi conto che le varianti sono dovute alla vaccinazione stessa
e che, a differenza di quelle naturali (che tendono progressivamente a far finire l’epidemia),
le varianti da vaccino prolungano l’epidemia all’infinito”.



Conclude la dottoressa Bolgan:

“Inoltre, si deve prendere coscienza che i danni da vaccino esistono, anche se c’è una struttura che li nega.

A luglio-agosto sapremo quante persone vaccinate si sono re-infettate”.
 

Val

Torniamo alla LIRA
“Via di qui! Fuori di qui! Non voglio neanche ascoltarvi,
questa è una proprietà privata, potete entrare solo con un mandato, fuori di qui”.


Così in responsabile di una chiesa polacca in Canada caccia una squadra di poliziotti
che voleva interrompere o disturbare le celebrazioni pasquali con la scusa del Covid-19.


Nessuno, anche in Italia, ha il diritto di entrare in una abitazione o un luogo privato senza un mandato di perquisizione autorizzato da un giudice.


In Canada hanno resistito all’ordine, anzi hanno cacciato via la polzia, ed alla fine le hanno gridato

“Non siete i benvenuti, via la Ghestapo”.


Perchè neanche lei può inserirsi nelle celebrazioni del giorno più importante per i cristiani.
 

vetro

valgo zero ma non sono scemo
Ma vatti a fare....in una carbonara.

Zingaretti: «La vaccinazione è lo strumento più potente per sconfiggere virus»

Manco sai di cosa parli.

val, gentilmente.........visto rientro nella fascia di età citata da zingaretti, e non mi aggrada farmi inoculare qualcosa di cui non so praticamente niente oltre quello che cita il mio post. dopo ore di ricerca, POTRESTI CERCARE IL BUGIARDINO DEL VACCINO IN QUESTIONE? GRAZIE
magari verificare se ci sono stati effetti negativi seri come trombosi........fidarsi è bene non fidarsi è meglio!!!

in caso lo faccio, poi ogni anno va rifatto come un comune vaccino influenzale..........che non ho MAI fatto?

scusa tanto disturbo, ma i dubbi sono tanti:
mia moglie NON vuole assolutamente farlo, per via trombosi sentito, mentre io ho dubbi perchè ho sentito di parenti colpiti, ma guariti in tempi brevissimi e senza patemi oltre dover fare i tamponi, ergo penso che FORSE potrebbe esserci un fattore genetico di predisposizione, anche se tra i colpiti dal virus non c'è stato poi un contagio al resto dei familiari conviventi....... il che è un vero rebus visto quello che ci fanno sopportare da mascherina a distanziamento a chiusura attività con vita spezzata........... insomma mi è :mmmm: capire il da farsi.
TRA aspettare di prendersi il virus,,,,,,, e vaccinarsi rischiando effetti collaterali.......... VORREI CONOSCERLI NEL DETTAGLIO.

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Vaccini nel Lazio dal 20 aprile in farmacia per 55-60enni
Zingaretti: 'Utilizzeremo siero Johnson Johnson'

"Noi dal 20 aprile inizieremo con le vaccinazioni nelle farmacie con Johnson&Johnson". Così il governatore del Lazio Nicola Zingaretti a Skytg 24. Si comincia, come spiegano dalla Regione, con la fascia d'età che va dai 60 ai 55 anni.

Il vaccino anti Covid a vettore virale JNJ-78.436.735/Ad26.COV2.S di Johnson & Johnson ha dimostrato un’efficacia dell’85% contro la forma grave dell’infezione e del 100% nel proteggere dalla morte, oltre a una notevole tollerabilità secondo il “bugiardino” dell’EMA. Il farmaco può essere conservato in frigorifero per 3 mesi e si basa su una singola dose.



Il farmaco, chiamato JNJ-78.436.735 o Ad26.COV2.S, lo scorso 11 marzo è stato il quarto ad essere approvato dall'Agenzia Europea per i Medicinali (EMA), dopo il BNT162b2/Tozinameran di Pfizer e BioNTech; l'mRNA-1273/CX-024414 di Moderna Inc-NIAID; e l'AZD1222/ChAdOx1 (ora Vaxzevria) della società biofarmaceutica anglo-svedese AstraZeneca, Università di Oxford e Advent-Irbm. Con l'autorizzazione all'uso di emergenza da parte dell'EMA è arrivato a stretto giro anche il via libera dell'Agenzia Italiana del Farmaco (AIFA); le prime 400mila dosi arriveranno nel nostro Paese a metà aprile, e dal 20, nel Lazio, si comincerà a somministrare il farmaco nella fascia 55-60 anni anche in farmacia. Il vaccino, considerato efficace e sicuro in base al "bugiardino" dell'EMA, è stato messo a punto dagli scienziati di Janssen Pharmaceutica – una divisione di Johnson & Johnson con sede in Belgio – in stretta collaborazione col Beth Israel Deaconess Medical Center, che da circa 10 anni lavora alla tecnologia su cui è basato.



Il vaccino anti Covid di Johnson & Johnson si basa sulla tecnologia del vettore virale, una “navetta di trasporto” per consegnare nell'organismo l'informazione genetica della proteina S o Spike del coronavirus SARS-CoV-2, ovvero il “grimaldello biologico” sfruttato dal patogeno per legarsi al recettore ACE-2 delle cellule umane, rompere la parete cellulare e riversare l'RNA virale all'interno, meccanismo che avvia la replicazione che è alla base dell'infezione (COVID-19). Colpendo la proteina S si impedisce al coronavirus di agganciarsi alle cellule umane, determinando così l'immunizzazione; ecco perché è il principale bersaglio di tutti i vaccini anti Covid. Come indicato, nel caso del vaccino JNJ-78.436.735 o Ad26.COV2.S viene sfruttato un vettore virale, l'adenovirus Ad26 responsabile del comune raffreddore nelle scimmie; il patogeno viene ingegnerizzato in laboratorio e reso “innocuo”, cioè impossibilitato a replicarsi una volta inoculato nel nostro organismo. Il suo compito, infatti, è quello di trasportare l'informazione genetica della proteina S, che in questo caso è racchiusa in un doppio filamento di DNA. I vaccini a mRNA (RNA messaggero) di Pfizer e Moderna sfruttano invece un singolo filamento di RNA, custodito in nanoparticelle lipidiche. Una volta inoculato nel braccio, l'Ad26 che “equipaggia” il gene per la proteina S si aggancia alle cellule umane che lo inglobano, spingendolo al rilascio del DNA. L'adenovirus non può replicarsi nelle cellule umane, ma il doppio filamento di DNA può essere letto e copiato in una molecola di mRNA, che spinge le cellule ad avviare la produzione della proteina S. Una volta formate, le glicoproteine vengono trasportate sulla superficie della cellula dove attivano il sistema immunitario, che le riconosce come “nemiche” e inizia così la produzione di anticorpi neutralizzanti e altre cellule per attaccarle e memorizzarle. Questo elegantissimo processo è alla base dell'immunizzazione che ci protegge dalla COVID-19.



Efficacia e sicurezza del vaccino Johnson & Johnson

La Food and Drug Administration (FDA) americana e l'Agenzia Europea per i Medicinali hanno autorizzato il vaccino anti Covid di Johnson & Johnson sulla base dei risultati clinici dello studio di Fase 3 chiamato ENSEMBLE. Johnson & Johnson aveva inizialmente previsto di coinvolgere 60mila volontari, ma i risultati sono stati rilevati su un campione di circa 45.000 partecipanti. In un comunicato stampa pubblicato il 29 gennaio, il colosso farmaceutico (e di prodotti per l'igiene personale) comunicò che il suo vaccino, a 28 giorni dall'inoculazione dell'unica dose, determinava una protezione dell'85 percento contro la COVID-19 grave (come una severa malattia sistemica, insufficienza respiratoria, insufficienza d'organo e shock) e del 100 percento contro il ricovero in ospedale e la morte. La sperimentazione è stata condotta in più Paesi, determinando alcune differenze in termini di efficacia contro l'infezione sintomatica, a causa delle varianti in circolazione. Quella complessiva è risultata essere del 66 percento (468 casi di COVID-19 sintomatica su 44mila casi); negli Stati Uniti è stata del 72 percento; in America Latina del 66 percento e in Sudafrica del 57 percento. Dall'analisi dei dati da parte dell'FDA, che ha approvato il vaccino il 27 febbraio, l'efficacia contro i sintomi è stata confermata al 72 percento per gli USA, alzata al 64 percento per il Sudafrica e abbassata al 61 percento per l'America Latina. L'EMA ha invece determinato un'efficacia complessiva del 67 percento contro la patologia sintomatica. Sebbene si tratti di un valore più basso del 94-95 percento rilevato con i vaccini a mRNA di Moderna e Pfizer, va ricordato che Johnson & Johnson ha condotto i test quando già circolavano le varianti del coronavirus, inoltre si basa su una singola dose e su una tecnologia differente. Il farmaco avrebbe un'efficacia di poco inferiore al 90 percento nel garantire la protezione dall'infezione asintomatica, pertanto può giocare un ruolo fondamentale anche nella prevenzione della trasmissione. Il vaccino è stato generalmente ben tollerato dai partecipanti ai trial clinici e considerato sicuro dalle autorità regolatorie, che altrimenti non avrebbero concesso il via libera.



Somministrazione

Uno dei vantaggi più significativi del vaccino anti Covid di Johnson & Johnson è quello di essere basato su una singola iniezione intramuscolare. Tutti gli altri vaccini approvati fino ad oggi si basano su una prima iniezione (prime) e su un richiamo o boost, fissato a tre settimane di distanza dalla prima per lo Pfizer e a tre mesi per l'AstraZeneca. Garantendo l'immunizzazione con una singola dose, il JNJ-78.436.735/Ad26.COV2.S potrà accelerare in modo significativo la campagna vaccinale globale aiutando i Paesi a raggiungere prima l'immunità di gregge. Naturalmente non si esclude che in futuro possano essere predisposti dei richiami a ciclo annuale, ma tutto dipenderà dalla durata dell'immunizzazione offerta, un dato ancora non noto per ogni vaccino anti COVID sino ad oggi approvato (l'AIFA segnala un possibile intervallo di 9-12 mesi, e non a caso alcuni Paesi stanno già predisponendo la terza dose nell'autunno 2021 per gli operatori sanitari che sono stati vaccinati con Pfizer-Moderna-AstraZeneca all'avvio della campagna vaccinale)



Conservazione

Il vaccino anti Covid di Johnson & Johnson si basa sull'istruzione genetica della proteina S memorizzata in un doppio filamento di DNA, e poiché il DNA e decisamente più resistente e meno degradabile dell'RNA, ciò permette una conservazione a temperature meno rigide – e per tempi più lunghi – rispetto a quella necessaria per proteggere i vaccini a mRNA di Pfizer e Moderna. Nello specifico, il JNJ-78.436.735/Ad26.COV2.S può essere conservato per 3 anni a – 20° C e per tre mesi a una temperatura di refrigerazione di routine compresa tra i 2 e gli 8° C. In altri termini, resiste per tre mesi in frigorifero, un tempo ampiamente sufficiente per conservarlo, stoccarlo, trasportarlo e distribuirlo in ogni angolo del mondo, anche nelle aree più remote dove non sono disponibili congelatori farmaceutici per temperature ultrafredde (per la conservazione dello Pfizer, ad esempio, è necessaria una temperatura tra i – 70 e i – 80° C superata una certa soglia a temperature più alte)



Efficacia contro le varianti

Il vaccino di Johnson & Johnson, così come lo Pfizer e il Moderna, è considerato efficace anche contro le varianti, come dichiarato dal responsabile della strategia vaccini dell'Agenzia Europea per i Medicinali dottor Marco Cavaleri, intervenuto durante un'audizione alla commissione Sanità del Parlamento europeo. I dati dello studio ENSEMBLE e delle successive revisioni di EMA ed FDA evidenziano un'efficacia inferiore contro la COVID-19 sintomatica nei Paesi in cui circolano le “varianti di preoccupazione”. Essa è infatti risultata pari al 64 percento in Sudafrica, dove circola la variante sudafricana (B.1.351 e 501Y.V2) e al 61 percento in America Latina, dove è presente la variante brasiliana P.1. Tuttavia, la protezione dalla morte per COVID-19 risulta essere sempre del 100 percento.



Reazioni avverse

Come indicato, il vaccino anti COVID di Johnson & Johnson è risultato sicuro ed ampiamente tollerato dai volontari coinvolti nei trial clinici. Gli effetti collaterali segnalati, da circa 1 partecipante su 10, sono stati infatti lievi o moderati, e sono spariti tutti nell'arco di 24 – 48 ore. Tra quelli indicati figurano dolore, arrossamento e gonfiore al sito dell'iniezione, spossatezza, dolori muscolari, nausea, mal di testa e febbre. Sono tutte reazioni attese dai medici e in comune con quelle di qualsiasi altro vaccino, compreso quello stagionale contro l'influenza. Questi sintomi, infatti, stanno a significare che il vaccino sta facendo il suo dovere, stimolando il sistema immunitario ad attaccare la proteina S creata all'interno del nostro organismo. Più raramente (1 caso su 100) sono emersi tosse, sudorazione, eruzione cutanee e dolore alla schiena, mentre in meno di 1 su mille si sono verificate reazioni allergiche agli eccipienti. Come sottolineato in un comunicato da Johnson & Johnson, “esiste una remota possibilità che il vaccino Janssen COVID-19 possa causare una grave reazione allergica”, ovvero uno shock anafilattico. Poiché tale (rarissimo) evento generalmente si verifica nel giro di pochi minuti dopo l'inoculazione dei vaccini, per precauzione tutti i vaccinati vengono tenuti sotto controllo per almeno un quarto d'ora dopo l'iniezione. I medici sono pronti a intervenire con farmaci ad hoc e tenere sotto controllo eventuali reazioni di questo tipo.





Come funziona il vaccino della Johnson & Johnson?
Il vaccino della Johnson & Johnson è un vaccino a vettore virale. Per crearlo, i ricercatori hanno usato come vettore un adenovirus innocuo e hanno sostituito una piccola porzione delle sue istruzioni genetiche con geni della proteina spike del sars-cov-2, quella che permette di entrare nelle cellule e infettarle.

Quando questo adenovirus modificato viene iniettato, entra nelle cellule della persona che si è sottoposta al vaccino. Le cellule leggono le istruzioni genetiche e producono la proteina spike, che così sarà presente sulla loro superficie. Il sistema immunitario della persona vaccinata rileva quindi queste proteine estranee e produce gli anticorpi che la proteggeranno se sarà esposta al sars-cov-2.

Il vaccino che usa come vettore l’adenovirus è sicuro, perché l’adenovirus usato non può replicarsi nelle cellule umane o provocare malattie, e la proteina spike del sars-cov-2 non può causare il covid-19 senza il resto del coronavirus.

Questa tecnica non è nuova. Johnson & Johnson ha usato un metodo simile per produrre il suo vaccino contro l’ebola e anche il vaccino contro il covid-19 di AstraZeneca-Oxford è un vaccino a vettore virale derivante da adenovirus.
 

vetro

valgo zero ma non sono scemo
trovato

annamo bene................ Medicinale sottoposto a monitoraggio addizionale. Ciò permetterà la rapida identificazione di nuove informazioni sulla sicurezza. Agli operatori sanitari è richiesto di segnalare qualsiasi reazione avversa sospetta. Vedere paragrafo 4.8 per informazioni sulle modalità di segnalazione delle reazioni avverse. 1. DENOMINAZIONE DEL MEDICINALE COVID-19 Vaccine Janssen sospensione iniettabile Vaccino anti-COVID-19 (Ad26.COV2-S [ricombinante])

Durata della protezione La durata della protezione offerta dal vaccino non è nota :eek:in quanto è ancora in fase di determinazione dagli studi clinici in corso.


Limitazioni dell'efficacia del vaccino La protezione comincia circa 14 giorni dopo la vaccinazione. Come con tutti i vaccini, la vaccinazione con COVID-19 Vaccine Janssen potrebbe non proteggere tutti i soggetti vaccinati (vedere paragrafo 5.1).

annamo peggio...........
4.5 Interazioni con altri medicinali ed altre forme d’interazione Non sono stati condotti studi di interazione. La somministrazione concomitante di COVID-19 Vaccine Janssen con altri vaccini non è stata studiata.:brr:

Avvertenze e precauzioni

Si rivolga al medico, al farmacista o all’infermiere prima di ricevere COVID-19 Vaccine Janssen:  se ha avuto una grave reazione allergica dopo l’iniezione di un qualsiasi altro vaccino,  se è svenuto dopo una qualsiasi iniezione con ago,  se ha un’infezione grave con febbre alta (più di 38 °C). Tuttavia, può sottoporsi alla vaccinazione se ha febbre lieve o infezione delle vie aeree superiori lieve come il raffreddore,  se ha problemi di sanguinamento o formazione spontanea di lividi o se sta assumendo un medicinale anticoagulante (per prevenire la formazione di coaguli di sangue), 28  se il suo sistema immunitario non funziona come dovrebbe (immunodeficienza) o se sta assumendo medicinali che indeboliscono il sistema immunitario (come corticosteroidi ad alto dosaggio, immunosoppressori o medicinali antitumorali). Come con qualsiasi vaccino, la vaccinazione con COVID-19 Vaccine Janssen potrebbe non proteggere completamente tutti coloro che la ricevono. La durata del periodo di protezione non è nota.

4. Possibili effetti indesiderati Come tutti i vaccini, COVID-19 Vaccine Janssen può causare effetti indesiderati, sebbene non tutte le persone li manifestino. La maggior parte degli effetti indesiderati si è verificata entro 1-2 giorni dalla vaccinazione. 29 Richieda assistenza medica urgente se manifesta sintomi di una grave reazione allergica. Queste reazioni possono comprendere una combinazione di alcuni dei seguenti sintomi:  sensazione di svenimento o di testa leggera  alterazioni del battito cardiaco  fiato corto  respiro sibilante  gonfiore alle labbra, al viso o alla gola  orticaria o eruzione cutanea  nausea o vomito  mal di stomaco. Con questo vaccino possono verificarsi i seguenti effetti indesiderati. Molto comuni: possono interessare più di 1 persona su 10  mal di testa  nausea  dolori muscolari  dolore nel punto in cui viene eseguita l’iniezione  sensazione di estrema stanchezza Comuni: possono interessare fino a 1 persona su 10  rossore nel punto in cui viene eseguita l’iniezione  gonfiore nel punto in cui viene eseguita l’iniezione  brividi  dolori articolari  febbre  tosse Non comuni: possono interessare fino a 1 persona su 100  eruzione cutanea  debolezza muscolare  dolore alle braccia o alle gambe  sensazione di debolezza  sensazione di malessere generale  starnuto  mal di gola  dolore alla schiena  tremore  sudorazione eccessiva Rari: possono interessare fino a 1 persona su 1.000  reazione allergica  orticaria Non nota (la frequenza non può essere definita sulla base dei dati disponibili)  reazione allergica grave Informi il medico, il farmacista o l’infermiere se manifesta eventuali effetti indesiderati che la preoccupano o non scompaiono. Segnalazione degli effetti indesiderati Se manifesta un qualsiasi effetto indesiderato, compresi quelli non elencati in questo foglio, si rivolga al medico, al farmacista o all’infermiere. Può inoltre segnalare gli effetti indesiderati direttamente tramite il sistema nazionale di segnalazione riportato nell’allegato V, includendo il numero di lotto, se 30 disponibile. Segnalando gli effetti indesiderati può contribuire a fornire maggiori informazioni sulla sicurezza di questo medicinale.

mah, non cita trombosi e gravi reazioni, dice NON NOTE,,,,sperem che a segnalare non saranno i parenti superstiti come abbiamo già visto............:eek:
 

Allegati

  • covid-19-vaccine-janssen-epar-product-information_it.pdf
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vetro

valgo zero ma non sono scemo
dottoressa Bolgan:
*Il modo in cui il test PCR è stato condotto non ci permette di capire quanti casi Covid abbiamo realmente perché,
dentro la grande massa dei contagiati, abbiamo falsi positivi, ovvero persone positive al test che non sono morte di Covid
(ma come conseguenza di altre patologie), perché il Covid è una patologia con una serie di sintomi specifici”
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il fatto che un vaccinato prenda comunque l’infezione,
già da solo dovrebbe farci capire che i vaccini non risolveranno il problema.
Al contrario, lo peggiorano perché portano allo sviluppo di varianti sempre nuove.

“Inoltre, si deve prendere coscienza che i danni da vaccino esistono, anche se c’è una struttura che li nega.
A luglio-agosto sapremo quante persone vaccinate si sono re-infettate”.

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di questi danni dovrebbero dirci molto ma molto di più che un frase di avvertimento........:eek:

dicerto abbiamo che:
all'inizio ci dicevano che dovevamo mettere i guanti, perchè il virus rimaneva sulle superfici, in alcune come banconote e cartone più a lungo....poi rivelatosi una capzata per far usare le carte di credito tanto che l'uso dei guanti è stato pure sconsigliato visto porta dermatiti.....:wall:

ancora oggi portiamo mascherine di stoffa INUTILI e mascherine utili per filtrare non certo nanoparticelle........sicuramente utili in luoghi chiusi che all'aperto sono una buffonata per arricchire chi le produce........:hua:

ci impongono una vita da zombie, distanziati, ma questo lo vediamo dai mezzi pubblici è a corrente alternata :muted:
si può uscire solo a fare la spesa........e qua viene da ridere in materi di distanziamento... mai applicato:ordine:
oggi siamo di fronte ALLO STESSO PERSONALE DEL SUPERMERCATO DI UN ANNO FA ANCORA NON VACCINATO...........:-x
ma se è così pericoloso e così facile contagiarsi possibile che gente che che stipa tonnellate di merci, che ogni giorno serve migliaia di persone diverse, che a loro volta frequentano tante migliaia di persone diverse... e non rispettano per certo quelle ferree regole di distanziamento (incolpevolmente) ......non si breccano sto virus? strano forte........SE SOLO PENSIAMO QUESTO PERSONALE HA UNO STILE DI VITA DA VERA E PROPRIA CONVIVENZA CHE SPAZIA OLTRE DALLO SPOGLIATOIO AI SERVIZI IGIENICI...dovrebbero lavorare con lo scafandro o come il personale sanitario reparti covid a sentire i virologi!! :ordine:

altra certezza...il virus conosce bene il nostro sistema di calcolo del tempo che passa,,,,,,,,ma non saprei dirvi che marca di orologio predilige,,,,,,,:rolleyes:

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Val

Torniamo alla LIRA
Vetro, tutti i vaccini hanno un tempo di gestazione e studio, che dura anni.
Perchè le "cavie" vengono sottoposte al vaccino - distinte per fasce d'età - per genetica - per altro ED A PAGAMENTO.

Trascorsi un tot numero di anni vengono approvati od abbandonati, con le opportune prescrizioni.

Oggi, le cavie sono tutti coloro che si sottopongono al vaccino.
Più cavie ci sono, più risultati verranno studiati e maggiori saranno le differenziazioni fra i vaccini.

Oggi - 6 aprile - metti di fare il vaccino. Richiamo fra 15 giorni. diciamo entro fine aprile.
Ti copre fra i 6 ed i 9 mesi.Forse.

Io la penso così. Cosa faccio a fare un vaccino influenzale che mi coprirà l'estate ?

Aspetto ottobre/novembre. E vedo come sono messe le "cavie".

Postilla.
Tra le righe ti dicono che sono possibili dei trombi....
e perchè hai dei trombi dopo il vaccino ? Perchè ti inoculano il virus.
Il virus non curato ti porta ad avere dei trombi. Ma questo perchè non ti curano.
Se sei soggetto a rischio particolare, ci lasci la pelle. Con il vaccino.
.....e ce la lasceresti lo stesso se prendi il virus.
Allora, perchè devo rischiare di lasciarci la pelle per il vaccino ?
Quando cerco di stare attento, cerco di non prendere il virus
e tiro avanti. Certo ...prima non lo sai....ahahahahah
Ma chi ha fatto il vaccino ed è morto ?
Se non prendeva il virus era vivo.

Ragionamento contorto, vero ?
 

Val

Torniamo alla LIRA
Pensate a quanti soldi e tempo verranno persi perchè un non meglio definibile personaggio
ha "pensato". Vergognoso. Senza parole.



Erg. Sig. Direttore,
mi duole dover rendere noto l'increscioso fatto accaduto a me, ed mio figlio, nella giornata di ieri.

Partiti in moto, con l'intento poi resosi vano per problemi tecnici,
di recarci presso la nostra seconda casa in locazione ubicata presso campeggio nei Grigioni in Svizzera
per interventi di manutenzione all'impianto idrico, siamo stati multati al rientro pomeridiano da un appuntato dei Carabinieri,
(in forza alla stazione di Bellano) perché, a suo dire,

"eravamo in motocicletta e percorrevamo la litoranea e non la strada delle gallerie".

Già, la motivazione orale davanti ad suo collega, è stata questa: usare l'auto, e non passare per la strada adiacente il lago.

Nonostante noi si avesse la autocertificazione in tasca,
e la possibilità di provare la locazione della casetta con documenti appresso, non c'è stato nulla da fare.

Essendo stato, io, militare dell'Arma, mi rendo certo conto cosa significhi essere di servizio nelle importanti feste comandate,
e che i motociclisti possano apparire loro spesso come soggetti "abbienti e scanzonati",
ma, in questa occasione, io ritengo, e con profondo rispetto nei confronti della divisa,
ci sia stata una valutazione sommaria e leggera, non tenendo assolutamente in nessun conto delle spiegazioni oggettive fornite, in difesa.

Dispiace perché, da sempre, l'Arma dei Carabinieri si è contraddistinta (anche in provincia di Lecco)
per ascolto e comprensione delle istanze della popolazione varia.


Un'occasione persa.


Peccato.


Io sarei molto più drastico .........nel definire chi ha "pensato".
 

Val

Torniamo alla LIRA
Le informazioni personali di oltre 533 milioni di utenti di Facebook
sono state rese pubbliche in un forum di hacking di basso livello, secondo Business Insider.

Gli utenti di Facebook di 106 paesi, tra cui oltre 32 milioni di utenti negli Stati Uniti,
11 milioni nel Regno Unito e 6 milioni in India, avevano i loro ID Facebook, nomi completi,
numeri di telefono, località, date di nascita, biografie e, in alcuni casi, indirizzi email, trapelati online.


Tra i dati rubati al social media il numero di cellulare privato di Mark Zuckerberg, il CEO.


Business Insider ha esaminato un campione dei dati trapelati
e li ha abbinando i numeri di telefono degli utenti Facebook noti agli ID elencati nel set di dati.

Effettivamente si tratta di dati reali e privati.


Alon Gal, CTO della società di intelligence sul crimine informatico Hudson Rock,
è stato uno dei primi a postare sulla fuga di notizie.


Sabato mattina ha twittato:

All 533,000,000 Facebook records were just leaked for free.
This means that if you have a Facebook account, it is extremely likely the phone number used for the account was leaked.

I have yet to see Facebook acknowledging this absolute negligence of your data. https://t.co/ysGCPZm5U3 pic.twitter.com/nM0Fu4GDY8
— Alon Gal (Under the Breach) (@UnderTheBreach) April 3, 2021

Tutti i 533.000.000 di dati sono stati distribuiti gratuitamente nel forum,
a dimostrazione che si è trattato solo di una dimostrazione di capacità degli hacker e di debolezza dei sistemi di protezione.


“Un database di quelle dimensioni contenente le informazioni private
come i numeri di telefono di molti utenti di Facebook porterebbe sicuramente a malintenzionati
che approfittano dei dati per eseguire attacchi d’ingegneria sociale [o] tentativi di hacking”,
ha detto Gal a Insider, aggiungendo che lui ha scoperto per la prima volta la fuga di notizie a gennaio su un forum di hacking di basso livello.


Questa non è la prima volta che Facebook ha a che fare con gli hacker che espongono le informazioni personali degli utenti.

Negli anni milioni di informazioni personali di persone sono state prelevate dai server di Facebook.



Gal ha avvertito che non c’è molto che Facebook possa fare a questo punto perché le loro credenziali sono già online.

Il disastro è fatto.

Un motivo in più per lasciare FB
 

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