drbs315
Forumer storico
In Italia abbiamo una consuetudine con le "una-tantum" ... ma sono più leggere ... quanto basta per non indisporre il popolo.
In Italia non servirebbe un prelievo sui depositi ... per la semplice ragione che non basta. A Cipro, invece, è risolutivo.
In Italia serve invece una valorizzazione di tutto il patrimonio accompagnato ad un taglio alle spese del funzionamento dell'apparato statale... se ne parlerà ancora per gli anni a venire.
Non sono tanto convinto: un'una tantum sulla casa diciamo di 5 volte superiore all'imu 2012 + un'una tantum del 10% (tariffa cipriota insomma) sui cc+dep tit raccoglierebbe (circa) la cifra di cui mi pare un tal Profumo (non l'ultimo o il meno "agganciato" dei capitani di ventura nostrani) parlava nella seconda metà del 2011 per dare un taglio netto al debito (e ai problemi del paese).
Bisogna vedere poi come tenere in piedi un debito pubblico che, a dispetto delle curve ipotizzate, continua a crescere indefessamente e il cui punto di svolta verso il basso è costantemente rinviato all'anno successivo (e non sarà raggiunto nemmeno nel 2014, tanto per chiarire)... come riuscire a farlo senza essere il Giappone, cioè senza monetizzarlo... come convincere i partners nordici a venire (eventualmente) in aiuto quando poi i partners valutano la compresenza di debito pubblico e ricchezza privata...
Chiaro, nel frattempo l'Europa si rinsalda;
quindi gli spread calano;
quindi ritorna la fiducia;
quindi si procede all'unione bancaria;
quindi torna un pò di crescita economica.
Ma intanto viviamo il "frattempo", con le incognite - e qualche prurito antieuro che cresce, qualche nervosismo finanziario e un pò di instabilità politica (molta nel sud e un pò anche nel nord).
L'esito non è scontato e non è scontato nemmeno il modo e le conseguenze dello spezzare il circuito debito pubblico/crisi bancaria. In questo voglio proprio vedere i driver della fantomatica ripresa europea (a parte il neomercantilismo di ripiego).
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