Titoli di Stato area Euro CIPRO Operativo titoli di stato

In Italia abbiamo una consuetudine con le "una-tantum" ... ma sono più leggere ... quanto basta per non indisporre il popolo :D.

In Italia non servirebbe un prelievo sui depositi ... per la semplice ragione che non basta. A Cipro, invece, è risolutivo.

In Italia serve invece una valorizzazione di tutto il patrimonio accompagnato ad un taglio alle spese del funzionamento dell'apparato statale... se ne parlerà ancora per gli anni a venire.

Non sono tanto convinto: un'una tantum sulla casa diciamo di 5 volte superiore all'imu 2012 + un'una tantum del 10% (tariffa cipriota insomma) sui cc+dep tit raccoglierebbe (circa) la cifra di cui mi pare un tal Profumo (non l'ultimo o il meno "agganciato" dei capitani di ventura nostrani) parlava nella seconda metà del 2011 per dare un taglio netto al debito (e ai problemi del paese).

Bisogna vedere poi come tenere in piedi un debito pubblico che, a dispetto delle curve ipotizzate, continua a crescere indefessamente e il cui punto di svolta verso il basso è costantemente rinviato all'anno successivo (e non sarà raggiunto nemmeno nel 2014, tanto per chiarire)... come riuscire a farlo senza essere il Giappone, cioè senza monetizzarlo... come convincere i partners nordici a venire (eventualmente) in aiuto quando poi i partners valutano la compresenza di debito pubblico e ricchezza privata...

Chiaro, nel frattempo l'Europa si rinsalda;
quindi gli spread calano;
quindi ritorna la fiducia;
quindi si procede all'unione bancaria;
quindi torna un pò di crescita economica.

Ma intanto viviamo il "frattempo", con le incognite - e qualche prurito antieuro che cresce, qualche nervosismo finanziario e un pò di instabilità politica (molta nel sud e un pò anche nel nord).

L'esito non è scontato e non è scontato nemmeno il modo e le conseguenze dello spezzare il circuito debito pubblico/crisi bancaria. In questo voglio proprio vedere i driver della fantomatica ripresa europea (a parte il neomercantilismo di ripiego).
 
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Non sono tanto convinto: un'una tantum sulla casa diciamo di 5 volte superiore all'imu 2012 + un'una tantum del 10% (tariffa cipriota insomma) sui cc+dep tit raccoglierebbe (circa) la cifra di cui mi pare un tal Profumo (non l'ultimo o il meno "agganciato" dei capitani di ventura nostrani) parlava nella seconda metà del 2011 per dare un taglio netto al debito (e ai problemi del paese).

Bisogna vedere poi come tenere in piedi un debito pubblico che, a dispetto delle curve ipotizzate, continua a crescere indefessamente e il cui punto di svolta verso il basso è costantemente rinviato all'anno successivo (e non sarà raggiunto nemmeno nel 2014, tanto per chiarire)... come riuscire a farlo senza essere il Giappone, cioè senza monetizzarlo... come convincere i partners nordici a venire (eventualmente) in aiuto quando poi i partners valutano la compresenza di debito pubblico e ricchezza privata...

Chiaro, nel frattempo l'Europa si rinsalda;
quindi gli spread calano;
quindi ritorna la fiducia;
quindi si procede all'unione bancaria;
quindi torna un pò di crescita economica.

Ma intanto viviamo il "frattempo", con le incognite - e qualche prurito antieuro che cresce, qualche nervosismo finanziario e un pò di instabilità politica (molta nel sud e un pò anche nel nord).

L'esito non è scontato e non è scontato nemmeno il modo e le conseguenze dello spezzare il circuito debito pubblico/crisi bancaria. In questo voglio proprio vedere i driver della fantomatica ripresa europea (a parte il neomercantilismo di ripiego).

Una manovra del genere sarebbe fortemente "recessiva" in Italia ... lo stesso non posso dire di Cipro.

Se vogliamo evitare una deriva Greca (e anche lusitana) di avvitamento del PIL con continui interventi fiscali recessivi, forse un colpetto all'abnorme struttura finanziaria è stato veramente il "male minore".

Ripeto, qui abbiamo una sproporzione enorme dei pesi ... PIL a 18 MLD ... depositi a 70 MLD.
 
Non sono tanto convinto: un'una tantum sulla casa diciamo di 5 volte superiore all'imu 2012 + un'una tantum del 10% (tariffa cipriota insomma) sui cc+dep tit raccoglierebbe (circa) la cifra di cui mi pare un tal Profumo (non l'ultimo o il meno "agganciato" dei capitani di ventura nostrani) parlava nella seconda metà del 2011 per dare un taglio netto al debito (e ai problemi del paese).

MA LOL, e quindi facendo sparire il 10% della ricchezza del paese "risolveremmo i nostri problemi" :lol:
 
MA LOL, e quindi facendo sparire il 10% della ricchezza del paese "risolveremmo i nostri problemi" :lol:

è quello che diceva Profumo, che alcuni pensano e che in Europa (già ce ne sono ottime prove) preferirebbero ad un sostegno al debito italiano, non quello che penso io.

Anche perchè quello che penso io è del tutto ininfluente, siamo su un forum finanziario e quindi è il contesto attorno a noi che va letto ed esaminato, per prendere decisioni appropriate ;)

Le nostre opinioni personali possono essere interessanti (anzi lo sono), ma spesso distolgono da un'analisi razionale.

Per tornare all'Europa mi pare che la strada deflattiva sia sostanzialmente quella imboccata, con quella bisogna fare i conti.

A partire da questo dato oggettivo e con le informazioni sugli indirizzi europei che abbiamo, mi pare, già in notevole misura, quali sono le strade realmente percorribili per rendere sostenibile il debito italiano (che non siano la consolidata posticipazione della diminuzione del rapporto debt/pil che, in assenza di monetizzazione, non può funzionare ancora per molto)?

Mi pongo semplicemente il problema e, visto l'andazzo, ho posto un'ipotesi (provocatoria forse) ma che è in linea con chi tiene le fila. Anche perchè poi, su un forum finanziario, si discute soprattutto di decisioni su titoli e del dove, eventualmente, mettere i titoli...
 
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è quello che diceva Profumo, che alcuni pensano e che in Europa (già ce ne sono ottime prove) preferirebbero ad un sostegno al debito italiano, non quello che penso io.

Anche perchè quello che penso io è del tutto ininfluente, siamo su un forum finanziario e quindi è il contesto attorno a noi che va letto ed esaminato, per prendere decisioni appropriate ;)

Le nostre opinioni personali possono essere interessanti (anzi lo sono), ma spesso distolgono da un'analisi razionale.

Per tornare all'Europa mi pare che la strada deflattiva sia sostanzialmente quella imboccata, con quella bisogna fare i conti.

Giusta puntualizzazione.
Comunque qualche risultato si comincia a vedere ... a partire da un sostanziale riequilibrio delle bilance commerciali dei paesi del Sud-Europa.
 


Anch'io ho riflettuto a lungo, ma alla fine le soluzioni adottate sino ad oggi in Grecia e Portogallo hanno condotto l'economia in una profonda recessione fatta di continue misure fiscali, tagli a stipendi e pensioni. Lacerando fortemente il quadro sociale.
In Irlanda, viceversa, abbiamo invece avuto un caso di successo.
In Italia e Spagna siamo ancora nel limbo, qualche risultato positivo si vede ... ma mettendo a dura prova gli assetti politici tradizionali.

Credo che a Cipro si voglia adottare una ricetta diversa, forse più realista ... non dogmatica.
 

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