Sarebbe il minimo sindacale della decenza conoscere le cose prima di parlarne, lo dico per tutti.
In una filiale di una banca locale a Piacenza questa settimana un tizio ha lasciato in un angolo del salone una borsa, poi e' uscito e qualche minuto piu' tardi e' arrivata una telefonata che annunciava che in banca c'era una bomba. Sono stati chiamati gli artificieri che hanno appurato che nella borsa c'era un ordigno finto.
Negli stessi giorni a Cremona e' stato sventato prima che venisse messo in opera un attentato a una filiale bancaria del posto, organizzato da due giovani di famiglie piuttosto benestanti, che avevano gia' acquistato dell'esplosivo per la bisogna.
Ti garantisco che ne' io ne' nessuno dei colleghi con cui mi e' capitato di lavorare in questi anni merita di vivere in un cliima del genere, cosi' come ti garantisco che dalle mie parti c'e' gente che ha ancora un fido in banca e un'azienda in vita perche' qualche gestore o qualche direttore di filiale si e' opposto a costo di danneggiare la propria carriera a decisioni calate dall'alto. Ma si sa, le facce che vengono messe a disposizione del pubblico per sputarci sopra sono le nostre e quindi accomodarsi alla cassa per ritirare le freccette, pliz.
sai qual è il problema, cara tash?
gli "eroi" da te descritti noi del popolo non li vediamo, mentre invece abbiamo sotto gli occhi tutti i giorni dei
bancari che, nella migliore delle ipotesi, sono semplici parassiti mangiastipendio che trascorrono l'intera giornata lavorativa sui Forum di finanza (dellà
) a discettare sulla pornostar che spompìna meglio oppure a prendere per il chiulo la nonnetta cui hanno appena rifilato un derivato tossico...
e nella peggiore delle ipotesi vediamo i
bancari che rifilano obbligazioni Parmalat alle vecchiette il giorno prima del fallimento dell'azienda
Colleghi di mérda = mestiere di mérda, questa è l'equazione che viene spontanea
Onore a te che rinunci ai bonus ed alla carriera per tentare nel tuo piccolo di aiutare i più deboli
peccato che per ogni bancaria come te
, ce ne sono mille che gozzovigliano a scapito di chi è debole