Scusate ragazzi, io mi sento, con tutto il rispetto, di dire che la storia della dodicenne è una palla, gigantesca bugia, epocale... per plasmare le menti dei poveri seguaci.
Non esiste nessun dodicenne, non esiste nessuna domanda.
Sono domande retoriche, fatte apposta per due specifici motivi:
1) la stessa scrivente si pone quelle domande: ma non ha il coraggio di esporle pubblicamente, verrebbe subito radiata e definita cellula T quindi architetta questo finto dialogo per esternare i suoi dubbi, le sue paure e come una persone la cui personalità è perfettamente e gravemente sdoppiata, si risponde, placando momentaneamente, attraverso l'esternazione sul social network (diventato l'orecchio amichevole che ascolta tutti) l'ansia, le paure che non gli venga dato nessun quid, nessuna carta sconti... che nessun esercente aderirà mai.
Inoltre, facendo così spera comunque di essere notata, in quel rincorrere le attenzioni del direttivo che sono ormai l'unica speranza di emergere... basta un selfie, un "mi piace", un cuoricino "e anche per oggi... forse sono stata notata."
Una poveraccia insomma, che fa solo pena e che mi auguro possa avere dalla vita qualcosa di vero, di umano, una persona che veramente la ascolti e con cui possa costruire un rapporto basato sulla realtà e non sulla fantasia.
2) un testo accuratamente scritto dall'ufficio propaganda del coemm: che crea, gestisce e alimenta una serie di profili di persone che sono pilotate (dietro eventuali compensi o promessa di diventare colonne - a insindacabile giudizio comunque - e che serve a far vedere che nel gregge c'è un dialogo, ci sono confornti, spiegazioni, padri che educano i figli, madri che illuminano figlie, se notate viene citata "la gente normale che davvero fa fatica" (come se invece esistesse una razza super-umana che non fa fatica) e altri luoghi comuni del coemm... è un copione neppure scritto troppo bene direi.
Il tutto per un mondo migliore.
Scusate, ho studiato per molto tempo queste tecniche e di conseguenza le riconosco al primo avviso.
Punto.