5 DOMANDE A… Aldo Tumiatti
Author
Daniele Lama TrubianoPosted on
22 settembre 2017
Avete mai osservato un’ostrica chiusa? Sembra una pietra con tutte quelle rigature e quel colore grigio spento. Ma è solo dopo che avrete lavorato un po’ con la punta di un coltello, quando riuscite ad aprirla, che allora scoprirete quanto possa essere meravigliosa la natura di questo mollusco prelibato. Ecco l’amico che abbiamo incontrato oggi, si presenta come un’ostrica, duro e tenebroso all’esterno, ma dolcissimo, sensibile e profondamente leale, quando poi riesci ad aprire la sua corazza. L’ho visto spesso con le lacrime agli occhi, mentre raccontavo le mie storie di vita vissuta. Eppure nelle nostre conversazioni private, non è mai emersa la tristezza, bensì una grande passione per l’idea di
Maurizio Sarlo e una grande speranza per il futuro dei nostri figli. Grande padre di famiglia, nella vita ha sofferto e pagato caro gli errori, anche per colpe non sue. Oggi finalmente sta trovando una dimensione in un settore fondamentale del progetto di Maurizio Sarlo. E come spesso succede, dietro un grande Uomo, si nasconde poi una grande donna. È la grande donna è Carla Baracchino, che condivide con il suo compagno di vita, non solo una famiglia e delle figlie bellissime, ma anche un progetto che vuole riportare l’uomo a vivere un nuovo umanesimo, basato sulla ricchezza interiore di ognuno di noi. Abbiamo incontrato Aldo Tumiatti, Referente Nazionale CTS Agricoltura di Coemm.
- Chi e Aldo Tumiatti?
Ho 68 anni e sono sposato con Carla Baracchino dalla quale ho avuto delle splendide figlie. Ho vissuto la mia gioventù a Livorno e Firenze dove ho giocato a baseball in serie A.
Mi sono laureato in scienze agrarie a Pisa e dopo una breve esperienza in ambito agrario, mi sono inserito, per motivi familiari, nel settore calzaturiero dove ho svolto la professione manageriale per ventitré anni. Successivamente per nove anni ho lavorato nel settore tessile, fino a quando poi ho conosciuto Coemm.
2) Lei è stato uno dei primi ad entrare nel progetto Coemm. Cosa l’ha convinta nelle argomentazioni di Maurizio Sarlo?
Ho conosciuto Maurizio Sarlo a Bologna, per mezzo dei miei amici Sandro Gentili e Svetlana Cupkovic. Era il 22 di luglio del 2015 e quando l’ho incontrato mi ha presentato il progetto Coemm e tutti i vari aspetti che racchiudeva la sua idea. All’inizio devo ammettere che sono rimasto molto colpito anche dai millecinquecento euro, che ho pensato potere essere un grande aiuto anche per la mia famiglia. Solo
dopo qualche settimana ho compreso la grandiosità dell’idea di Sarlo ed è iniziato per me il grande amore per Coemm. Da quel momento ho cominciato a coinvolgere i miei migliori amici con la complicità di mia moglie Carla.
3) Attualmente è referente nazionale del CTS Agricoltura. Molti giovani stanno riscoprendo il gusto di tornare alla terra. Ritiene che Coemm, con i suoi progetti di nuove tecnologie agricole, possa davvero rappresentare un trampolino di lancio, per tanti nuovi posti di lavoro, che riportino anche dignità alle nostre campagne?
A Bibbiena ad un evento Coemm sul tema dell’agricoltura, ho conosciuto il professor Altieri, il dottor Montano e Beniamino, tutti luminari in agro-ecologia che hanno risvegliato in me la passione per l’agricoltura. Grazie a questo incontro mi sono ricordato di avere una laurea in agraria e così sono entrato come Regionale Toscana Cts Agricoltura. Successivamente Maurizio Sarlo mi ha nominato referente nazionale di questo settore strategico, per i futuri progetti di Coemm. Fino ad allora avevo ricoperto l’incarico di Referente Regionale dei Clemm della Toscana. Devo dire che la cosa che mi fa veramente piacere è la voglia di molti giovani di entrare nel settore agricolo, per partecipare ai tanti progetti innovativi di grande valore che esporrò, quando il Cts agricoltura sarà totalmente operativo.
4) Negli ultimi decenni l’agricoltura si è trasformata in un settore senza regole ne morali. Referente internazio
nale del CTS agricoltura è il Professor Altieri, un luminare che da anni va denunciando la speculazione e il disastro delle attuali politiche agricole e zootecniche. Lei collabora con il professor Altieri per la realizzazione di questo comparto fondamentale di Coemm. Ma si può davvero tornare davvero ad una politica agricola eco-sostenibile, sana e soprattutto naturale e come potrebbe realizzarsi questo sogno, auspicato sia da lei che dal suo illustre partner?
Per me l’agricoltura è una delle priorità nella nostra vita perché da lei parte una corretta alimentazione che è alla base della salute. L’agricoltura è sempre stata una delle eccellenze italiane è purtroppo in questi ultimi anni invece sta vivendo una profonda crisi, sia a causa della troppa burocrazia sia p
er i costi troppo alti, sia per i tanti enti che speculano sulla pelle degli agricoltori. In questi enti ci sono purtroppo persone non qualificate che occupano comunque posizioni di prestigio. Oggi avremmo tutte le possibilità di avere un’agricoltura naturale ma c’è la necessità di rivedere tanti aspetti come il Biologico, in quanto non realizza quello che propone e soprattutto non è sottoposto a controlli seri. Vi sono tutta un a serie di cose assurde nei regolamenti, come per esempio il fatto che per produrre il biologico, alla fine è il controllato che deve pagare per farsi controllare. Una totale assurdità.
Molte delle politiche agrarie attualmente in vigore devono essere totalmente cambiate. Sono sempre stato convinto di questo e questa mia convinzione si è rafforzata in questi ultimi mesi vivendo a contatto con grandi professionisti del settore.
5) Lei è anche da sempre capitano di un Clemm. In questi giorni stiamo assistendo ad un piccolo sbandamento di alcuni componenti dei salotti, che forse vedevano solo nel quid il motivo della loro permanenza nel salotto
solidale. Se lei dovesse motivare adesso un aspirante PO, senza citare il quid, su quali argomentazioni baserebbe la sua descrizione del progetto?
Come tutti voi anche io sono capitano di un salotto che è materialmente il cuore pulsante del progetto Coemm. Si poteva scrivere un libro su questo argomento e guarda caso è già stato fatto dal mio intervistatore Daniele Lama Trubiano, al quale faccio i miei complimenti per il grande supporto che ci dà costantemente con la sua penna. Dovessi scrivere io un libro per motivare qualcuno in un Clemm lo intitolerei: “Vorresti partecipare ad un progetto che migliorerà la vita alle persone ridando dignità’ economica e morale a tutti?”
Un abbraccio a tutti quanti e Buon fine settimana.
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