clemm coemm (2 lettori)

Merello

Nuovo forumer
Per quanto concerne la cosi definita "autocertificazione", premesso che trattasi di termine usato impropriamente in quanto
L’autocertificazione consiste nella facoltà riconosciuta ai cittadini di rappresentare alla Pubblica Amministrazione - in sostituzione di taluni certificati indicati tassativamente dalla legge (art. 46 D.P.R. n. 445/2000) - propri stati, fatti e qualità personali, mediante specifiche dichiarazioni sottoscritte (firmate) dall’interessato. Autocertificazione — gdf.gov.it
Non sono d'accordo @lorenzos , certo è corretto quanto dici in riferimento all'art.46, ma il caso dell'autodichiarazione in questione è quello proprio dell'art.47 e dunque di una dichiarazione sostitutiva di atto di notorietà (mentre l'art.46 è dich.sost. di certificazioni) in senso comune comunque entrambe sono definite autocertificazioni anche se hai ragione che descriva più propriamente il caso dell'art.46.

Chi accetta questo regolamento accetta di firmare una cambiale in bianco. Tuttavia il contratto può essere dichiarato nullo in quanto non ne viene specificato l'oggetto, cioè in cosa consista il "Progetto Coemm".

condivido per quanto riguarda la questione della nullità del contratto in quanto l'oggetto non è determinato o determinabile al momento. Tuttavia si può realmente parlare di contratto in questo caso? Ma soprattutto il COEMM sta ritirando gli originali firmati di questi regolamenti? Se la risposta fosse no allora non potrebbero mai eccepire una copia firmata dello stesso in caso di "inadempienza" da parte del clemmino, e dunque in che modo potrebbe mai arrecare un danno allo stesso? Certo potrei sbagliarmi ma non mi pare che in alcun modo siano firme che possano arrecare danno ad alcuno.

Allo stesso modo è solo il coemm ad avvantaggiarsi (solo grazie alle autocertificazioni) avendo forza di un documento che gli tuteli in giudizio contro affermazioni difformi da parte di chi ha firmato il documento, o anche in eccezione ad eventuali controlli.

Se mi è sfuggito qualcosa ditemi dove sbaglio
 

Sissa

Forumer storico
Probabilmente non sbagli nulla ma se devi fare una una firma, che sia una firma a fronte di una cosa reale, sensata e che tuteli l'oggetto, me e l'interlocutore sotto tutti i punti di vista, legali e non. Se non danneggia nessuno, non posso lamentarmene successivamente, non serve a niente......ma che firmo a fare?
 

Merello

Nuovo forumer
Come faranno a distribuire la quid-card entro la fine del 2017 se all'interno del regolamento coemm è assente la parte normativa atta a regolamentarne l'uso,ma soprattutto l'informativa sulla privacy dedicata?
La card è obbligatoria o facoltativa?Ma soprattutto in quale punto del regolameno-autocertificazione l'aderente conferma di volerla ricevere?
Non sono dubbi secondari,inoltre vorrei far notare che se la gestione/distribuzione della card venisse affidata ad un ente terzo indipendente,andrebbe rivista tutta l'informativa sulla privacy poichè si potrebbe configurare la cessione di dati personali a terzi.
Ho letto di interi contratti annullati per l'assenza di una singola pagina dell'informativa sulla privacy.

Ho verificato, c'è la dicitura per la comunicazione a terzi per finalità di raccolta.

In merito a sta card (che esiste solo per chi ci crede) SE mai esisterà in ogni caso, salvo non fosse al portatore (impossibile) o prevedesse un caso per cui il contratto venisse in qualche modo siglato con un comportamento concludente (improbabilissimo ed un'ipotesi che è un abominio giuridico) non vedo altri casi in cui non ci sia un contratto di servizio tutto da spulciare (e sai benissimo che passera prima su questo forum che in qualsiasi altro luogo). In altre parole trovo difficile che il quid/carta/quaquaraqua possa essere in alcun modo obbligatoria
 

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