clemm coemm (14 lettori)

kok90

o COSì...o POMì
Ma nessuno stipula un contratto ,nessuno firma niente ,quindi di che stai parlando ?
I clemm sono associazioni uniche e indipendenti nulla a che fare con Coemm ,e non firmsno niente di niente , i clemm divulgano la filosofia di Coemm ed eventualmente collaborano con i partner di Coemm .punto ,nessuno firma niente .

SICURA DELLE TUE AFFERMAZIONI? @Lunalidia


Le associazioni riconosciute e non riconosciute
Sono le due grandi tipologie in cui rientrano tutte le associazioni: la prima più impegnativa garantisce benefici e un riconoscimento istituzionale, la seconda più agile e diffusa è adatta per chi vuole mettersi alla prova

Le associazioni riconosciute
Sono riconosciute le associazioni che hanno ottenuto il riconoscimento della personalità giuridica da parte dello Stato.... CONTINUA SU Le associazioni riconosciute e non riconosciute

Le associazioni non riconosciute
Le associazioni non riconosciute sono la maggior parte, anche perché il riconoscimento richiede tempo e oneri economici non trascurabili. Sono prive di personalità giuridica, non hanno un riconoscimento istituzionale. Non godono di un’autonomia patrimoniale perfetta, cioè, nel loro caso non c’è separazione assoluta tra patrimonio dei membri e patrimonio dell’ente.

---------E QUI OCCHIO PERCHE' NE RISPONDERETE PERSONALMENTE!--------- ''E' VALIDO ANCHE IN FORMA ORALE''

Si basano, come le associazioni riconosciute, sull’accordo raggiunto tra gli associati. Il contratto di associazione non prevede però per legge nessuna particolare formalità. È valido anche se in forma orale o se redatto con una scrittura privata, senza bisogno di ricorrere a un notaio o a un pubblico ufficiale, e senza altri elementi specifici se non quelli previsti dal codice civile per identificare gli enti senza fini di lucro. La forma scritta serve però se l’associazione acquisisce beni immobili. Per maggiore sicurezza sugli accordi presi è comunque opportuno, anche se non obbligatorio, che l’Atto costitutivo sia in forma scritta.
Nella maggior parte dei casi, infatti, anche le associazioni non riconosciute ricorrono alla redazione dell’Atto costitutivo e dello Statuto, che è opportuno registrare presso l’Ufficio del Registro dell'Agenzia delle Entrate per ottenere il codice fiscale dell'associazione, necessario per operare e avere relazioni con altri enti, associazioni o individui. Allo stesso modo è consigliabile l’iscrizione negli appositi albi presso gli enti locali.

Chi intende costituire un’associazione non riconosciuta deve comunque trovare un accordo su:

  • scopo dell’associazione;

  • condizioni di ammissione degli associati;

  • regole, ordinamento interno e amministrazione;

  • denominazione;

  • sede;

  • patrimonio.
Sia le associazioni riconosciute che quelle non riconosciute possono ottenere la qualifica di Onlus.

Creare un’associazione
Operano nel campo della cultura, del tempo libero, dello sport o hanno finalità solidaristiche, sociali e assistenziali: le associazioni raggruppano persone unite per realizzare un obiettivo comune, senza scopo di lucro

Cos’è e come funziona
Un gruppo di persone che si riconosce in ideali o interessi comuni e si organizza per raggiungere un obiettivo condiviso può dare vita a un’associazione. Le associazioni sono forme di aggregazione riconosciute dalla legge italiana, che le tutela nella loro libera costituzione e nello svolgimento delle specifiche attività.
In quanto enti privati che svolgono attività di utilità sociale in favore degli associati o di altre persone, senza avere scopo di lucro, si distinguono chiaramente tanto dalle società, che hanno uno scopo di lucro, quanto dalle cooperative, che hanno uno scopo mutualistico. Insieme ad altre forme associative, con le quali condividono gli obiettivi di promozione sociale e la presenza attiva sul territorio, fanno parte del Terzo Settore o Settore non-profit.

Possono avere finalità culturali, ricreative, sportive, solidaristiche, sociali, assistenziali ecc., per le cui attività non occorre necessariamente l’investimento di grandi risorse. Costituirsi come ente permette inoltre alle associazioni o enti non commerciali di tipo associativo di organizzare iniziative di vario genere, rapportandosi con altre associazioni, con enti pubblici e privati, e di partecipare a manifestazioni o eventi.

Ogni persona che aderisce volontariamente a un’associazione si impegna a contribuire in prima persona al raggiungimento degli obiettivi prefissati, attraverso la propria attività o anche con contributi di tipo economico.
Il patrimonio dell’associazione deriva infatti fondamentalmente dai contributi degli associati (quote associative o altri versamenti) e di persone esterne. Questi contributi costituiscono un fondo comune, che serve a finanziare l’ente per i suoi scopi costitutivi, non può essere diviso o restituito ai soci e, in caso di scioglimento dell’associazione, deve essere devoluto a un altro ente con finalità simili.
All'interno di un'associazione possono essere esercitate attività commerciali, ma non in misura prevalente. Gli eventuali utili non possono essere redistribuiti tra gli associati, se non entro precisi limiti, ma vanno reinvestiti nelle attività dell’associazione. Anche per questo è necessario tenere un bilancio sociale.

Come si costituisce
Per costituire un’associazione sono sufficienti anche solo due persone maggiorenni e non ci sono limiti nell’accoglimento di nuovi associati che ne facciano richiesta.
L’organizzazione di un’associazione è regolata sulla base di accordi tra gli associati, che stabiliscono la suddivisione dei compiti all’interno dell’associazione e nominano i propri organi rappresentativi. L’accordo tra gli associati si concretizza in un contratto di associazione: l’Atto Costitutivo, stipulato nell’ambito dell’Assemblea costitutiva, insieme allo Statuto.
L’Atto costitutivo è il primo verbale, il primo documento ufficiale dell’associazione, che ne accompagnerà tutta l’esistenza: esprime la volontà di dare vita al rapporto associativo.
Lo Statuto indica caratteristiche e finalità dell’associazione, contiene le regole per la sua amministrazione e la gestione delle attività.
Atto costitutivo e Statuto possono essere contenuti all’interno di un unico documento oppure costituire due documenti separati, purché vi siano indicati tutti gli elementi richiesti dalla legge:

  • denominazione dell’associazione;

  • scopo;

  • patrimonio;

  • sede;

  • norme circa l’ordinamento e l’amministrazione dell’associazione;

  • diritti e obblighi degli associati;

  • condizioni di ammissione degli associati.



FONTI: Le associazioni riconosciute e non riconosciute

Le associazioni riconosciute e non riconosciute
 
Ultima modifica:

kok90

o COSì...o POMì
Associazioni non riconosciute (DI FATTO)

Le associazioni non riconosciute sono costituite da un complesso di persone e di beni, ma anche se costituite con atto costitutivo solo che per molteplici ragioni il riconoscimento non è stato chiesto oppure pur avendolo richiesto non è stato ottenuto (dunque persone che si associano liberamente per realizzare uno scopo comune).
Esempio:
associazioni studentesche, sportive, filantropiche ecc.

In ogni caso perseguono fini ideali. Questi organismi sono detti, enti di fatto in quanto godono di una limitata soggettività giuridica e godono di un'autonomia patrimoniale imperfetta, infatti le quote conferite dai singoli associati vanno a costituire un fondo comune (mentre per quelle riconosciute dallo Stato prende il nome di patrimonio). Le associazioni di fatto al pari delle associazioni riconosciute possono acquistare diritti e assumere obbligazioni, però per le obbligazioni assunte dall'ente di fatto ne rispondono anche gli associati con i loro patrimoni che facendone parte hanno agito in nome e per conto dell'associazione stessa.
Il creditore particolare dei singoli associati non possono agire sul patrimonio dell'associazione ne rispondono illimitatamente, cioè con il proprio patrimonio personale e solidamente, nel senso che i creditori dell'associazione possono rivalersi su uno qualsiasi degli associati, e colui che viene chiamato ad estinguere per intero il debito ha il diritto di regresso sugli altri associati.
(la responsabilità è anche sussidiaria)

Da precisare che i creditori possono intaccare il patrimonio degli associati quando il fondo comune risulta insufficiente.
Possono acquistare anche beni immobili, ricevere per testamento o donazioni, ma soltanto se presentano entro un anno l'istanza per ottenere il riconoscimento, in mancanza la disposizione testamento e la donazione rimangono prive d'effetti.

FONTE: Associazioni non riconosciute

IO... FOSSI UN CLEMMINO... MI PREOCCUPEREI PARECCHIO... POI VEDETE VOI :)
 

CRIVELDIO

Forumer attivo
Ma ignoranti , banca prossima si occupa di gestire conti di tantissime no profit ,e prima di aprire conti ti fa raggi x
Solo da questo dovreste capire tante cose ! E chi legge questo forum sappia e si informi ! La parola riservatezza non e segretezza , le risposte che cercate ci sono tutte e chiare ,ma son riservate a persone che han capito il proggetto e l obbiettivo.

Gentile Nonnina Lunalidia che mi ha attribuito l'ignoranza sulle finalità dell'istituto Banca Prossima,
sappia che sono ben consapevole sull'operato dell'intermediario finanziario: "Banca Prossima è la banca del Gruppo Intesa Sanpaolo dedicata esclusivamente al mondo Nonprofit laico e religioso. Un banca pensata per rispondere meglio alle necessità e ai bisogni delle imprese del Terzo Settore, per migliorare la qualità dei servizi bancari e per partecipare alla crescita dell'Economia del Bene Comune." ... ma ciò non esclude l'opportunità d'utilizzo del conto corrente come qualsiasi altro conto di qualsiasi altro intermediario finanziario; è semplicemente una banca che, più di altre, ha una mission nel settore no-profit.
La invito ad imparare, quindi, a valutare le cose nella loro totalità prima di esprimersi e non giungere a conclusioni affrettate a seguito di una marginale ed approssimativa analisi: "se la banca si occupa di no-profit, allora tutti i correntisti operano esclusivamente in tale settore".
Ogni correntista opera col suo patrimonio in deposito come ritiene più opportuno e Banca Prossima, prima di tutto è una banca, e come tale, agisce!
 

Merello

Nuovo forumer
Ciao @kok90 , che c'è una precisazione da fare. Sia il COEMM che i CLEMM si autodefiniscono "COMITATI" (etici mondo migliore e bla bla) e come tale la loro forma giuridica è leggermente diversa da quella della associazione in quanto il comitato è una organizzazione chiusa dove gli associati sono i soli soci promotori per cui il comitato a differenza dell'associazione ha una struttura chiusa che ne limita le adesioni.

La norma è diversa quindi anche per la responsabilità patrimoniale dei soci del comitato. Nelle associazioni sono responsabili gli amministratori mentre invece nel comitato tutti i soci promotori (ovvero tutti gli aderenti) sono responsabili solidalmente per la loro attività.

Resta il paradosso che in realtà si tratta di una associazione cammuffata da comitato. Il comitato infatti costituisce il suo patrimonio attraverso dei sottoscrittori esterni a differenza della associazione che in via prevalente lo acquisisce attraverso il contributo degli associati.

In pratica il COEMM si comporta come comitato acquisendo il patrimonio da terzi sottoscrittori (i CLEMM) ma i clemm invece sono dei falsi comitati o perlomeno dei comitati inattivi che non ottengono patrimonio da terzi.

è secondo me una associazione cammuffata da comitato in quanto in realtà il COEMM recupera i suoi fondi dagli associati (non formalmente associati) che sono i CLEMM o piu direttamente i soci clemm stessi.

Il vantaggio che ne ottiene il COEMM è una limitazione della responsabilità in quanto mi pare che nelle associazioni gli amministratori rispondono personalmente di tutte le obbligazioni della associazioni, mentre nel comitato del solo impiego dei fondi dello stesso.

Ad ogni modo non sono un giurista è solo una mia interpretazione, anche un po superficiale.
 

fiamma

Forumer attivo
Ahò guarda che fino ad ora hai dato della gianna a tutti, anche a me. Deciditi non siamo tutte gianna qui dentro. Ognuno che leggi le dici: so che sei gianna!!! Ahahah. Che miserie benefiche da 1e spontaneo.

Ma siììì, siamo tutti Gianna!
Je suis Giannà!

Vieni qua, ma che fai?
Dove vai, con chi ce l'hai?
Di chi sei, ma che vuoi?
Il dottore non c'e' mai!Non c'e' mai! Non c'e' mai!
TU NON PRENDI SE NON DAI! :band:

F.to Gianna
 

Snooper

Guest
Quando qualcuno dei clemmini va a bonificare la " libera donazione " in realtà e a tutti gli effetti esprime la sua libera VOLONTA' di versare del denaro compiendo la sopracitata operazione.
Essendo " Libera Volontà " si presuppone che questa stessa sia scevra da imposizioni o coercizioni varie e di tutti i tipi.
Qualche problema potrebbe esserci se scoppia il bombone!
I furboni sono stati molto ma molto accorti ribadendo più e più volte che si tratta di "LIBERA DONAZIONE", questi sono tutt'altro che stupidi !!!
 
Ultima modifica di un moderatore:

jessica17

Forumer attivo
E un bel LOVVO POWER di mattina presto anche da parte mia.
Noto con piacere che nonnina/nipotina scrivono meglio, piu comprensibile, sintassi abbastanza corretta e pure le virgole dove ci vogliono. Vedi che la CULtura di stare qui ha insegnato loro qualcosa? Hanno imparato piu qui che mesi dentro al progetto EPOCALE. Stimerei una cifra forfait per render tangibili i loro studi. Non so, una cifra a caso...mmmmm...vediamo.....facciamo 1e simbolico spontaneo? È abbastanza etich e lowwo-powerizzato???? Fateci visita piu spesso, qui portate gioia e intanto imparate los itaglianos.
Ghibli, da te non ho proprio niente da "imparare" credimi, la falsita' e la vigliaccheria sono ben lungi dal mio modo di pensare.
Da una persona che si nasconde dietro un nomignolo per diffamare gente onesta non ho proprio "nulla" da imparare.
 

jessica17

Forumer attivo
Buongiorno a tutti

volevo dirvi che ieri Sarlo era alla cena di gala alla Casa Bianca insieme a Renzi, Benigni e Bebe Vio.
Naturalmente non compare da nessuna parte ma solo perchè è un uomo umile e low profile, la cena l'ha pagata lui che Renzi faceva finta di niente, ha anche stanziato 10.000.000 euro (du' spicci) per il Dior indossato da Bebe Vio e altrettanti per gli orecchini di Agnese, che son cose etiche.
Ahahahahaha che c'e' non sai piu' cosa dire??????
 

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