sidora
Forumer storico
“Io sono Sarlo!”
AuthorsusannaPosted on8 marzo 2018CategoriesAttualitàTagscinema, Sarlo, schiavi
Spartaco è un film del 1960 diretto da Stanley Kubrick, tratto dall’omonimo romanzo di Howard Fast. Narra la vita dello schiavo che sfidò la Repubblica romana: un gladiatore della Tracia, Spartaco, che guidò gli schiavi alla rivolta e morì crocefisso insieme ai suoi compagni.
Kirk Douglas, protagonista e produttore, scelse fra l’altro Dalton Trumbo, sceneggiatore incredibilmente prolifico, che fece 4 anni di prigione solo perchè accusato di essere comunista in pieno maccartismo e che, grazie a questo film, riuscì dopo 10 anni, ad uscire dall’inferno dell’isolamento, in cui la bigotteria pseudopatrottica di Hollywood, l’aveva sbattuto. Ovviamente non sono qui per parlarvi di questo straordinario sceneggiatore, nè di questo bellissimo film.
Sono qui perchè una scena del film evoca in me una situazione analoga in cui si trova il mio punto di riferimento attuale: Maurizio Sarlo.
La scena è questa: i romani circondano gli schiavi giunti quasi alle porte di Roma; decimati, feriti, ma indomiti nello spirito. Il capo della legione romana ha l’ordine di crocefiggere Spartaco, che ha guidato la rivolta e chiede:”Chi è Spartaco?” Ad uno ad uno, gli schiavi si alzano gridando: “Io sono Spartaco!”
In questo caso, il nostro “Spartaco” è Maurizio Sarlo che, svelate le vere ragioni delle cicliche crisi e della povertà mondiale, ricchi sempre più richi, poveri sempre più poveri, viene regolarmente crocefisso dal gelataio di bianco vestito conosciuto col nome di moreno morello.
Gli organi di informazione ufficiale nulla sanno di Sarlo e della sua “armata di 100mila schiavi liberati, se non altro mentalmente, dagli schemi che ci riducono in povertà, ignoranti e ignorati nei bisogni primari di cultura, lavoro, cibo, casa…
Così oggi, sono io quello schiavo che si alza e dice:”Io sono Sarlo!” che il gelataio di ricci venga a prendersela con me…non lo temo!
infatti i 100.000 si sono visti tutti il 4 marzo alle urne.
AuthorsusannaPosted on8 marzo 2018CategoriesAttualitàTagscinema, Sarlo, schiavi
Spartaco è un film del 1960 diretto da Stanley Kubrick, tratto dall’omonimo romanzo di Howard Fast. Narra la vita dello schiavo che sfidò la Repubblica romana: un gladiatore della Tracia, Spartaco, che guidò gli schiavi alla rivolta e morì crocefisso insieme ai suoi compagni.
Kirk Douglas, protagonista e produttore, scelse fra l’altro Dalton Trumbo, sceneggiatore incredibilmente prolifico, che fece 4 anni di prigione solo perchè accusato di essere comunista in pieno maccartismo e che, grazie a questo film, riuscì dopo 10 anni, ad uscire dall’inferno dell’isolamento, in cui la bigotteria pseudopatrottica di Hollywood, l’aveva sbattuto. Ovviamente non sono qui per parlarvi di questo straordinario sceneggiatore, nè di questo bellissimo film.
Sono qui perchè una scena del film evoca in me una situazione analoga in cui si trova il mio punto di riferimento attuale: Maurizio Sarlo.
La scena è questa: i romani circondano gli schiavi giunti quasi alle porte di Roma; decimati, feriti, ma indomiti nello spirito. Il capo della legione romana ha l’ordine di crocefiggere Spartaco, che ha guidato la rivolta e chiede:”Chi è Spartaco?” Ad uno ad uno, gli schiavi si alzano gridando: “Io sono Spartaco!”
In questo caso, il nostro “Spartaco” è Maurizio Sarlo che, svelate le vere ragioni delle cicliche crisi e della povertà mondiale, ricchi sempre più richi, poveri sempre più poveri, viene regolarmente crocefisso dal gelataio di bianco vestito conosciuto col nome di moreno morello.
Gli organi di informazione ufficiale nulla sanno di Sarlo e della sua “armata di 100mila schiavi liberati, se non altro mentalmente, dagli schemi che ci riducono in povertà, ignoranti e ignorati nei bisogni primari di cultura, lavoro, cibo, casa…
Così oggi, sono io quello schiavo che si alza e dice:”Io sono Sarlo!” che il gelataio di ricci venga a prendersela con me…non lo temo!
infatti i 100.000 si sono visti tutti il 4 marzo alle urne.
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