clemm coemm

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Cara Cinzia Pellecchia, non esiste nessun progetto, apri gli occhi , fatti domande, ragiona, PENSA, ricordati i centomilioni promessi per Amatrice, le pseudomedicine dei vari ciarlatani appoggiati da sarlo, chiedi dove si è laureato il "Dottore", e chiedi se è disponibile ad un confronto serio con fatti cifre e documenti con noi, anche di fronte a 400 mila persone.........
si..chiediglielo..
 
Vabbè, solite cose. nessuna cosa dimostrabile e quantificabile.
La cosa interessante riguarda la responsabilità dei capitani riguardo ai dati.

Qui ci sono alcuni aspetti interessanti.

Si sa che ogni azienda o anche libero professionista deve custodire i dati in modo che non vi sia alcun tipo di rischio per coloro che li hanno affidati ai soggetti.

Vanno prese le dovute garanzie, tecnologiche e strutturali (antivirus, firewall, sistemi di sicurezza del proprio PC o Smartphone, ecc. ma anche armadietti chiusi a chiave, locali devono essere inaccessibili a chi non autorizzato, ecc.)

Ora, tra i conoscenti che so essere "capitani" almeno 3/4 non sono in grado di distinguere un phishing da una email vera di Poste Italiane o della loro banca, la maggior parte non ha PW d'accesso al computer e la loro PW dello smarthpone è la loro data di nascita (quand'anche non è 12345)

Vedo molto grave che questa gente possieda dati (anche di chi magari un giorno vuole uscire dallo schema piramidale succhia euro) e non ha alcuna competenza di rispettare le normative di protezione dei dati.

Mi viene da pensare che affidando loro la responsabilità TOTALE di tutto, il vertice tenda sempre più a esonerarsi dalle prossime azioni, che certamente si stanno preparando, delle autorità competenti, scaricando tutto sui "capitani".

Che ne pensate?
penso che quello che dici non fa una piega. Penso anche che io che ho ancora l'agenda di carta perchè non so stare al passo con la tecnologia, sono un premio nobel. E che ho una voglia di menargli che tu non hai la benchè minima idea. Ogni tanto anch'io voglio dire la mia.
 
penso che quello che dici non fa una piega. Penso anche che io che ho ancora l'agenda di carta perchè non so stare al passo con la tecnologia, sono un premio nobel. E che ho una voglia di menargli che tu non hai la benchè minima idea. Ogni tanto anch'io voglio dire la mia.

Gaurda, anche io come te uso l'agenda tradizionale insieme a quella digitale, mi piace avere comunque un back up dei miei dati, appuntamenti e note di lavoro.

Ma certamente qui non metto i dati sensibili dei clienti.

Quello che vediamo invece nei CLEMM è che probabilmente i "capitani" ammassano in un cassetto della cucina dati sensibili come copie della carta di identità, codici fiscali, magari ricevute di versamenti e così via... sorge anche il sospetto che si attui una sorta di "dossieraggio" dei cosidetti PO (per usi di vario tipo, non è detto sempre leciti) ovvero, che viene fatto di tutti questi dati? Se ne è respnsabile il "capitano" esso è conscio delle sanzioni a cui è soggetto?

Il titolare del trattamento è obbligato ad adottare misure di sicurezza idonee a ridurre al minimo i rischi di distruzione, perdita, accesso non autorizzato o trattamento dei dati personali non consentito o non conforme alle finalità della raccolta (articolo 31 del Codice).

In particolare, il titolare deve adottare le misure minime di sicurezza (articolo 33 del Codice e Allegato B al Codice) volte ad assicurare un livello minimo di protezione dei dati personali.

image_gallery
L'omessa applicazione delle misure minime di sicurezza è punita con la sanzione amministrativa del pagamento di una somma da diecimila euro a centoventimila euro (articolo 162, comma 2 bis del Codice) e con la sanzione penale dell'arresto fino a 2 anni (articolo 169 del Codice).


Queste cose di certo non gli vengono dette.
 
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Gaurda, anche io come te uso l'agenda tradizionale insieme a quella digitale, mi piace avere comunque un back up dei miei dati, appuntamenti e note di lavoro.

Ma certamente qui non metto i dati sensibili dei clienti.

Quello che vediamo invece nei CLEMM è che probabilmente i "capitani" ammassano in un cassetto della cucina dati sensibili come copie della carta di identità, codici fiscali, magari ricevute di versamenti e così via... sorge anche il sospetto che si attui una sorta di "dossieraggio" dei cosidetti PO (per usi di vario tipo, non è detto sempre leciti) ovvero, che viene fatto di tutti questi dati? Se ne è respnsabile il "capitano" esso è conscio delle sanzioni a cui è soggetto?

Il titolare del trattamento è obbligato ad adottare misure di sicurezza idonee a ridurre al minimo i rischi di distruzione, perdita, accesso non autorizzato o trattamento dei dati personali non consentito o non conforme alle finalità della raccolta (articolo 31 del Codice).

In particolare, il titolare deve adottare le misure minime di sicurezza (articolo 33 del Codice e Allegato B al Codice) volte ad assicurare un livello minimo di protezione dei dati personali.

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L'omessa applicazione delle misure minime di sicurezza è punita con la sanzione amministrativa del pagamento di una somma da diecimila euro a centoventimila euro (articolo 162, comma 2 bis del Codice) e con la sanzione penale dell'arresto fino a 2 anni (articolo 169 del Codice).


Queste cose di certo non gli vengono dette.
tu hai perfettamente ragione. Ammassano nel casseto della cucina. Ma ammassano cosi tanto e in disordine che nemmeno gli si chiude bene e poi per cercare qualcosa tirano fuori tutto insieme ad alcuni stappabottiglie e tovaglioli. Non leggono, perchè non sanno leggere. Sono stupidi. Perdonami se approfitto del tuo post ma io comincio ad odiare anche loro.
 
io mi vergogno a leggere certe cose....e anche gli errori. Errori che mi fanno diventare rossa. E non ho studiato a dovere quando era ora per motivi di famiglia. Squallidi in tutti i sensi. Ma quadra tutto. Tutto quadra. Il sole sta in cielo come Sarlo sta agli analfabeti di testa e di fatto. No.....perchè esistono anche quelli di testa e non di fatto o poco di fatto. La gente che lo segue è quella gente come si dice....quelle persone che hanno bisogno del medico che insegna loro a parlare dopo aver avuto un principio di ictus...non mi viene la parola, ma io almeno lo so riconoscere e lo ammetto.

Il paradosso dei clemmini è che non riescono a scrivere quattro righe messe in croce, ma in compenso sono esperti di fisica quantistica, medicina, bio agricoltura, nanotecnologie, etc.

Vai a capire quanto è contorta la nostra mente!
 
Sono un po' questi i dettagli su cui non si soffermano tali "capitani".

Se non erro in qualche pagina precedente veniva pubblicato il regolamento (che pagina era?) se non sbaglio era chiaro che tutte le responsabilità vertono sui capitani, gente comune (basta vedere le foto e i soggetti) che nulla sa di leggi e di come si sono resi responsabili, manlevando il direttivo.

Ci si chiede: ma loro ne sono consci?

Io penso che la maggior parte di essi sia allo sbando, talmente accecati dalla speranza di ricevere il quid (che ovviamente non arriverà mai, almeno nella forma che intendono loro ovvero 15 banconote da 100€ mensili per cominciare a pagare qualche bolletta, il dentista del figlio, gli arretrati del'affitto, le sanzioni di Equitalia e così via) che firmano carte, si assumono responsabilità anche gravi, senza neppure pensarci.
 
Il team di Itamia ha stretto recentemente, una collaborazione con l'Unione Africana ed il COEMM INTERNATIONAL, per la realizzazione di un isola di esempio nel Comune di Vigodarzere,

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