Ho letto su FB questa risposta che qui ripropongo:
" In merito alle ultime interviste di Nino Galloni sul Coemm ( vedi
http://ilcentro.gelocal.it/…/l-economista-nino-galloni-ques… ) , del 21 Gennaio 2017, che, IN FONDO, riporto,
VORREI FAR NOTARE: il sarlo propone 1500 euro a circa 100mila italiani che corrisponde come spesa a circa 150 milioni di euro, al mese. Quindi sarlo dovrebbe trovare una istituzione finanziaria, banca che, investendo circa 150 milioni al mese ne avrebbe un ricavo, un utile. Tale ricavo si prospetta da una economia che si risollevi e prenda il volo. Quindi consumatori che poi possano chiedere prestiti per nuovi investimenti alle banche ( SIC! Dove è l’etica e la rivolta contro le banche usuraie???), (magari si proporrà una opzione di esclusività per tali richieste, del tipo un prestito a tasso agevolato ) per così far ARRIVARE gli utili alle banche.
Primo: le banche non hanno bisogno di nuovi finanziamenti, stanno morendo di liquidità e incassi, sono i cittadini che sono poveri.
Secondo: Renzi NON è riuscito a far ripartire l’economia italiana investendo circa 6,5 miliardi di euro, l’anno, circa 800 milioni al mese, “regalando” agli italiani, a circa 10 milioni di italiani, 80 euro : come si può pensare che possa ripartire l’economia – o almeno l’economia di quell’istituto che finanzierebbe tale operazione con una quota così esigua di cittadini italiani ( 100mila contro 10 milioni), e con un costo così basso, in termini assoluti, ( 150 milioni contro 800 milioni, al mese), ma alto per un solo istituto,
anche in virtù del fatto, DELLA SCOMMESSA, che tale investimento AVREBBE UN RIENTRO DA SOLI 100MILA “BENEFICIARI-CONSUMATORI-INVESTITORI”.
ED ANCHE AMMETTENDO L’”EFFETTO VOLANO” NON SI POTREBBE CHE AUMENTARE TALE PLATEA DI CITTADINI AL MASSIMO AD UN MILIONE (con un investimento di 1,5 miliardi AL MESE, ma con una platea appunto ESIGUA di appena un milione di persone, in Italia, che con quei 1,5mila non aprirebbero certo nuove fabbriche o nuovi esercizi commerciali, al massimo pagherebbero la colf…). L’ECONOMIA RIPARTE SE DECINE DI MILIONI DI ITALIANI RIPRENDONO A SPENDERE!!! Diversamente sembra solo una specie di …. “manifesto elettorale” per un (solito) partito in più, che produrrà UN ALTRO della CASTA, in più…..
Diverso, quindi, sarebbe il discorso se si fosse capaci di “REGALARE-INVESTIRE” CIRCA 15 MILIARDI, A-L- M-E-S-E, PER UNA PLATEA DI ALMENO 10 MILIONI DI ITALIANI (1500 euro per 10 milioni di italiani fa 15 miliardi al mese) : MA DOVE TROVARE UN ISTITUTO CHE INVESTE TALE SOMMA?
Galloni infine dice che se è difficile quella strada…. allora “In alternativa c’è un ragionamento ‘moneta complementare’ ”…. Quello che si diceva da tanti anni e che molti hanno proposto, si faceva l’esempio, che è tutto italiano, anzi napoletano-laziale, dello
SCEC (
http://www.arcipelagoscec.net/),
che esiste, è presente, reale, non lo si deve inventare o aspettare ASTRUSE E BIZZARRE NUOVE ECONOMIE FINANZIARIE NE’ NUOVA INGEGNERIA FINANZIARIA DI LA’ DA VENIRE….. ED è GGGGRATISSS, NON C’E’ DA SPENDERE NEPPURE UN EURO MENSILE, E’ TUTTO GIA’ PRESENTE!!!
Non lo si accetta forse solo perché è TUTTO MOLTO TRASPARENTE E REALE?.........

Questo è l'articolo :
“ MONTESILVANO. Ospite fisso degli eventi Coemm, come egli stesso si definisce, è l’economista Nino Galloni intervenuto anche al raduno montesilvanese.
L’ambizione di 1.500 euro al mese, secondo lei, è un traguardo fattibile?
Sì, soprattutto se è destinato a una determinata tipologia di acquisiti. Diventa, in qualche modo, come una moneta che circola. La creazione di moneta è a costo zero per le banche centrali e, indirettamente, per le grandi banche e gli operatori finanziari che prendono qualunque tipo di titolo, lo collateralizzano e ottengono in cambio denaro. Quindi se si riesce a emettere un’obbligazione, o titolo equivalente, che corrisponda a questo gruppo di persone che movimenteranno qualcosa sia come consumatori sia come produttori, tale obbligazione può essere raccolta da qualche istituto finanziario e monetizzata.
Come mai in così poco tempo tante persone hanno aderito al Coemm?
Perché c’è una grande domanda per questo tipo di iniziative. Il punto è che l’associazionismo e i partiti politici non si sono dimostrati non all’altezza delle aspettative della gente. Chiaro che se viene fuori qualcuno in grado di trovare una buona formula organizzativa si può ottenere questo tipo di risultato.
Da esperienze come questa può ripartire l’economia?
Per far ripartire l’economia ci sono diverse possibilità. Una è quella di riappropriarsi di una moneta nazionale (1), per fare investimenti, welfare universale, ecc. Un’altra, è quella di valorizzare il territorio con immissione di monete locali (2), comunali, complementari, piattaforme finanziarie alternative, shadow banking e tutto quello che sta accadendo in Europa. La terza, è appoggiarsi su qualche istituzione finanziaria anche internazionale, come dice Sarlo, e ottenere risorse per mettere in movimento un meccanismo che, raggiunta una determinata massa critica, si autoalimenti (3). Sarlo è definito da molti un imbonitore.
Qual è il suo punto di vista in merito?
Ho ricevuto tante critiche, tanti allarmi, anche da miei amici più caro, perché il messaggio che sembra dare Sarlo è “ti darò 1500 euro al mese, ma intanto dammi un euro e poi si vedrà”, e può essere anche mal interpretato. Ma il tempo è galantuomo. La storia dimostrerà se sta facendo bene o no: da economista, posso dire che il suo ragionamento è praticabile. Basta che abbia la sponda di una qualche istituzione finanziaria. In alternativa c’è un ragionamento “moneta complementare” che può far decollare questo movimento e spingerlo verso mete successive. (a.l.) “