clemm coemm

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Da quanto ho capito, il meccanismo di Sarlo è perfetto.

I CLEMM, comitati del tutto autonomi e distaccati da COEMM versano le donazioni a COEMM, che può' liberamente amministrarle secondo il suo statuto.
Domani, nell'ottica di un mondo Migliore e quindi in base al suo statuto, potrebbe trasferire il capitale all'estero per sostenere un progetto benefico (es: Villaggio in Madagascar), che poi per mille motivi inventati non si farà, ed avere così la possibilità
di spostare nuovamente i fondi dal paese terzomondista, che non ha controlli bancari, ad un nuovo paradiso fiscale a scelta.

Come vi suona ?
Possibile e ne ha facoltà. Più semplice è l'accordo tra parti in cui si ha spartizione del denaro.
 
:rotfl::rotfl::rotfl::rotfl::rotfl::rotfl::rotfl::rotfl::rotfl:

ce lo devono spiegare perche' non si scioglie.... PAZZESCO...
(NOTARE IL SARLO CHE NN SI FA INQUADRARE... CON LA TUTA DELLA JUVENTUS)


Ti devono spiegare cosa???
I tuoi trentanni di studio cosa hai fatto?
Osserva i video linkati , goditi la neve e risparmia il butano (dell'accendino) e non inquinare l'aria.
Lascia stare questi esperimenti non sono per te.

Antibufala: la “neve chimica” che non si scioglie e brucia | Il Disinformatico

La neve chimica che non si scioglie... - Bufale un tanto al chilo
 
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ce lo devono spiegare perche' non si scioglie.... PAZZESCO...
(NOTARE IL SARLO CHE NN SI FA INQUADRARE... CON LA TUTA DELLA JUVENTUS)


Spieghiamo la Fisica e Chimica a Pasqualino il Complottista da bar.

La spiegazione scientifica, fornita per esempio dall'astronomo Phil Plait, è semplice: la neve, essendo fatta d'acqua, ha bisogno di molto calore per sciogliersi e un accendino non basta.
Le poche gocce d'acqua che si formano vengono subito riassorbite dalla neve, penetrando nei suoi interstizi, e si gelano di nuovo.
Applicando più calore la neve si scioglie in modo normalissimo.
Le “bruciature”, invece, sono semplicemente i prodotti fuligginosi della combustione del liquido dell'accendino (tipicamente butano).

L'errore di fondo è tipico del pensiero cospirazionista: invece di chiedersi se ci sono errori di metodo nell'esperimento si salta subito alla conclusione predefinita.
A proposito di errori di metodo: attenzione, fra l'altro, a non ripetere l'“esperimento” usando il ghiaccio al posto della neve: sarebbe scorretto, perché il ghiaccio non è poroso come la neve e quindi non riassorbe le gocce.

Bufalaro a tonellate.
 
Ultima modifica:
Spieghiamo la Fisica a Pasqualino il Complottista da bar.

La spiegazione scientifica, fornita per esempio dall'astronomo Phil Plait, è semplice: la neve, essendo fatta d'acqua, ha bisogno di molto calore per sciogliersi e un accendino non basta.
Le poche gocce d'acqua che si formano vengono subito riassorbite dalla neve, penetrando nei suoi interstizi, e si gelano di nuovo.
Applicando più calore la neve si scioglie in modo normalissimo.
Le “bruciature”, invece, sono semplicemente i prodotti fuligginosi della combustione del liquido dell'accendino (tipicamente butano).

L'errore di fondo è tipico del pensiero cospirazionista: invece di chiedersi se ci sono errori di metodo nell'esperimento si salta subito alla conclusione predefinita.
A proposito di errori di metodo: attenzione, fra l'altro, a non ripetere l'“esperimento” usando il ghiaccio al posto della neve: sarebbe scorretto, perché il ghiaccio non è poroso come la neve e quindi non riassorbe le gocce.

Bufalaro a tonellate.
quello che tu spieghi è riportato nei link "antibufala"
 

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