Petrus ha scritto:
↑
@lorenzos ........il coemm e la S.E.I. srl non sono pubbliche amministrazioni o esercenti di pubblici servizi eh?..........
Mi spiego meglio........
..le autocertificazioni rese a soggetti che non abbiano a che fare con la pubblica amministrazione o esercenti di pubblici servizi non hanno per legge alcun valore!...............
Buondì
@Petrus cercherò di spiegarmi meglio che posso.
La
legge sulla semplificazione amministrativa nasce per semplificare, appunto, i rapporti del cittadino con la PA.
Se il funzionario pubblico mi chiede uno stato di famiglia commette un illecito, un privato invece lo può esigere invece di un’autocertificazione. A te risulta che vi siano privati che chiedono certificati di nascita, di stato civile, di residenza? Boh, può anche essere ma quelli sono malati di ottusità burocratica. In genere, se necessario, basta una dichiarazione (non autocertificazione).
Riguardo la
dichiarazione di cose di cui si è a conoscenza, (art. 47) nei rapporti con la PA non è più necessario l’atto notorio ma una semplice autocertificazione.
Un privato, invece, può legittimamente richiederlo ma a te risulta che qualcuno richiedeva un atto notorio, ad esempio, per dichiarare precedenti rapporti di lavoro?
Comunque, un privato può fare quel che vuole: chiedermi di allegare alle mie dichiarazioni tutti i certificati e i documenti che vuole, di firmarli tutti fronte e retro, di scrivere in stampatello il mio nome e poi firmare, di scrivere nelle pagine bianche “ Questa pagina non contiene nulla tranne questa dichiarazione, la data e la mia firma”. Se è affetto da patologia burocratica può cercare di infettare anche me ed è liberissimo di farlo.
Resta il fatto che
io non posso dichiarare fatti di cui non sono a conoscenza o eventi futuri. il testo
dell'art. 47 è chiaro:
1. L'atto di notorietà concernente stati, qualità personali o fatti che siano a diretta conoscenza dell'interessato è sostituito da dichiarazione resa e sottoscritta dal medesimo con la osservanza delle modalità di cui all'articolo 38.
2. La dichiarazione resa nell'interesse proprio del dichiarante può riguardare anche stati, qualità personali e fatti relativi ad altri soggetti di cui egli abbia diretta conoscenza.
Io non posso fare un “atto notorio” o dichiarare “
che la libera donazione promossa dal Progetto “Mondo Migliore” di COEMM non è affatto un investimento finanziario, non lo è mai stato e mai lo sarà.”
Non posso fare un “atto notorio” o dichiarare che “
che la “carta servizi” di cui COEMM INT’L si fa promotore verrà emessa da Istituti e/o Società autorizzate”.
Non posso fare un “atto notorio” o dichiarare che “
che la Carta Servizi, che verrà emessa in favore degli aderenti al Progetto COEMM, avrà una durata annuale e potrà essere rinnovata qualora ne ricorrano le condizioni.”
Quel dichiarare “di aver compreso” è un espediente da azzeccagarbugli che non vale nulla: cosa vale che io dichiari di
aver compreso che Petrus intende fare un viaggio di tre giorni sulla luna, o che quando diceva di voler cambiare macchina
non ha mai inteso dire che cercava una macchina nuova ma la voleva usata? Assolutamente nulla: al limite posso dichiarare che
Petrus mi ha detto che vuole andare sulla luna e la mia dichiarazione lascia il tempo che trova. Invece è dubbio e può essere una dichiarazione mendace che Petrus
non ha mai inteso dire: posso solo dichiarare che non lo ha mai detto
a me.
Ciao, spero di aver chiarito.