Enrico Frassinetti
20 h ·
COMUNICAZIONE A:
Mario Cherubini.
Marco Mori.
Emanuele Nusca
Salvatore Tamburro.
Fabiuccio Maggiore.
Nello De Gennaro.
Giuseppe Pizzino.
Salvatore Tiralongo.
Corrado Campanella.
Fabio Bucci.
Salvatore Maria Paolo Caruso.
Umiko Marina Belfiore.
Vito Pucci.
Antonio Fontana.
Cosimo Massaro.
Oronzo Turi.
Ermanno Cavallini.
Davide Gionco.
Davide Mandelli.
Barbara Monti.
Davide Dg Geraci.
Pino Levato.
Andrea Pescino.
Valentina Grasso Floris.
Claudio Cava.
Claudio Clyde Raffellini.
Matteo Petta.
Matteo Piccardo.
Ezio Trucco.
Adriana Circo.
Giancarlo Cozzutto.
Giancarlo Contini.
Giancarlo Di Tiamat.
Svetlana Cupkovic.
Jean Paul Vanoli.
Giuseppe Altieri.
Guido Porcellini.
Guido Ciccarone.
Christian Beni.
Giuseppe Giammona.
Giuseppe Longo.
Daniela Giuga.
Isabella Pilenga.
Gilberto Di Benedetto.
David Lari.
Entro la fine di questo mese di maggio 2018 ho intenzione di portare a conoscenza una soluzione monetaria.
Sappiamo che tutti noi sovranisti da diversissimi anni stiamo svolgendo un grandissimo lavoro di informazione rivolgendoci al popolo ignaro che ci richiede soluzioni per battere moneta a credito.
Ormai è da moltissimi anni che, lavorando intorno a queste soluzioni, per chi mi conosce e sa che a seguito del lavoro fatto con Giacinto Auriti, proposi a suo tempo in rete, la possibilità di cominciare la creazione di un circuito monetario che attingesse risorse dai consumi, in previsione di una più estesa partecipazione della robotica che renderebbe un po' più difficile attribuirgli una salarizzazione del lavoro svolto, da questo genere di sviluppo che sarebbe notevolmente ridotto ad esclusivo vantaggio dell'impresa, danneggiando l'occupazione umana, qualora la sua direzione non decidesse di reimmettere la liquidita in nuova redistribuzione su stipendi nuovi o anche vecchi.
Già la destinazione in sola infrastruttura non gioverebbe direttamente a nessun lavoratore, ma solo nella produzione.
Fattore questo che non garantirebbe in automatico, un aumento dei consumi.
Sempre pensato di dover sostituire questo parametro tradizionale, agganciandolo direttamente ai consumi, anziché alla manodopera.
Un più corretto equilibrio di compensazione, estratto tra i due parametri di calcolo, può garantire una giusta e maggiore equazione di crescita.
Lo svolgimento dei soli mestieri e dei servizi, generati esentasse ( effetto raggiungibile solo grazie al segmento associazionistico di tipo mutualistico) eliminerebbe alla fonte tutta quella tassazione sul lavoro, abbattendone i costi, ma manterrebbe intatto, se non addirittura in crescita, la redditività globale dell'insieme produttivo.
Proposi quindi la gestione degli sconti come risorsa di partenza (quindi gestendo il risparmio) da utilizzare per creare una moneta complementare, ma che nel tempo avrebbe dovuto essere trasformata in moneta alternativa al 100%, diminuendo di anno in anno gli interessi risparmiati dall'inutilizzo della moneta/debito, per una migliore ottimizzazione.
Nacque quindi lo Scec, come idea di sturtUP, per impiegare più intelligentemente questa risorsa importantissima.
Come con una sorta di Simec, ma con le "gambe mozzate", perché differente alla fonte sulla sua intrinsecarieta, questa parziale soluzione divenne un sentiero che diede vita a molte monete complementari nazionali, perché permetteva gradualmente la costruzione della riserva necessaria per la nuova emissione, senza grandi fatiche ed investimenti.
Sull'idea che ogni anno sarebbe stato possibile estrarre una media del 15/20% in circa 7 anni, si sarebbe potuto generare un 100% di M1 che avrebbe permesso di diventare sovrani di un intero bilancio di spesa di una intera nazione, che avrebbe invertito già da allora, il processo di continuo indebitamento, aumentando il PIL gradualmente, ma soprattutto, avrebbe spezzato sul nascere il cashflow delle banche fino dalla sua iniziale fonte.
Sarà forse questo il motivo per cui all'ottenimento, qualcuno non volle continuare lo sviluppo per trasformare lo Scec in moneta tipo SIMEC?
Sull'onda di questa idea data tempo fa, (sono passati ben 16 anni) il progetto Alpha & Omega ha proseguito da solo il suo evolversi, il suo consolidamento, portando con sé il concetto di, prima gestire gli sconti come risorsa drenata dai consumi per formare il fondo di garanzia per emettere una moneta con valore intrinseco, POI creare direttamente un canale di investimento forzosa nel comparto produttivo direttamente scelto dai propri associati resi consapevoli, POI raddoppiando i valori salariali del 200% (progetto Sicilia) POI da rimoltiplicazione derivante dal passaparola pubblicitario, grazie al Network Marketing MULTILIVELLO.
Va da se, che tali valori possono essere gestiti da ogni singolo cittadino (se ne è reso consapevole) come moneta alternativa direttamente e come gestore del proprio risparmio.
Il consumatore, se diventasse pienamente consapevole della propria figura responsabile di creare nuova occupazione, gestendo il risparmio, derivante da una campagna di fidelizzazione offerta gratuitamente da un gruppo di acquisto, o di una confederazione fra esercenti da fidelizzare, ai quali offrire consumatori ulteriormente fidelizzati o da fidelizzare, ai quali distribuire provvigioni per la pubblicità fatta, permette il tutto, sommato assieme, di creare nuova ricchezza salariale da poter essere distribuita a tutti i partecipanti a questa metamorfosi della piattaforma produttiva e dei consumi venduti.
Rendere questo valore gestibile senza incorrere nella violazione della raccolta del pubblico risparmio è possibile solamente in un contesto associativo di Società di Mutuo Soccorso, dove tutti gli associati hanno un comune obiettivo, che si costituirebbe sostituendosi alla forma giuridica di Stato a statuto ordinario e sostenuto da regolari assemblee interne alle quali partecipare attivamente, nella votazione di una Scelta Perfetta, per decidere dove, come, perché destinare lavori, a chi farli fare, per ogni quartiere, comune, città metropolitana, provincia o regione, ove le filiali SOMS, operassero localmente.
In pochi ne conoscono bene le sue funzionalità applicabili in un ambito di emissione monetaria di queste Società Operaie di Mutuo Soccorso, ma esse sono l'alternativa con cui si può evitare di far scegliere la praticazione della Sovranità Monetaria, senza delegare nessun governo, nessun politico, nessun dittatore alcuno.
Ulteriori opzioni, atte a correggere gli sviluppi prettamente industriali, rimangono ancora fra le attività possibili come imprese imprenditoriali associabili alla legge 3818.
Tutto questo è stato organizzato e coordinato gradualmente, dal progetto, dal 2002 in avanti per arrivare a dimostrare un modello pilota, replicabile ovunque.
Siamo adesso pronti, a farne conoscere in maniera estesa, strutture, applicazioni fiscali e commerciali e le relative possibilità di potersi estendere laddove localmente vengano applicate in contemporaneita, ove regni la consapevolezza operativa pratica.
La totale riforma attuata in piccolo, industriale, del welfare, della vendita e dalla pubblicizzazione di beni e servizi, sono attività imprenditoriali che vengono proposte per l'attivazione di una moneta totalmente fatta partire da zero, da far circolare parallelamente a quella di corso legale come VALORE AGGIUNTO e non da sostituire al 100%, ma limitata al 66,6% sul totale del circolante per poter interagire con l'esterno al fine di garantire sempre e comunque con una più equilibrata importazione da gestire localmente laddove non possano esistere gli approvvigionamenti di tutte le risorse e/o manufatti.