Portafogli e Strategie (investimento) Come state affrontando la crisi?

Riprendo questo 3d con lo scopo di utilizzarlo per scambiare idee su come muoversi allo stato dell'arte.

Mi sembra, leggendo qua e là tra i vari thread, che la gran parte degli obbligazionisti si trovi (come me) attualmente in una situazione patrimoniale di elevata liquidità e, al contempo, con una grande incertezza sul da farsi.

Il quadro della situazione attuale, a mio avviso ovviamente, è molto difficile da decifrare e non dà alcuna sicurezza quanto a possibili strategie di investimento.

Se scegliamo un'ottica da cassettisti, i rendimenti dei TdS sono estremamente bassi (almeno a breve) e per avere qualcosa di decente occorre almeno posizionarsi dai decennali in sù con il "solito" rischio inflazione e conseguente rialzo dei tassi che ne provocherebbe un netto calo dei prezzi.
Anche i titoli a tasso variabile (es. cct) offrono oggi cedole bassissime che ne sconsigliano l'acquisto e dato che i prezzi sono ormai vicini alla pari il loro appeal è molto modesto.
Il mercato corporate poi non offre oggi un premio al rischio adeguato,dato che per avere qualcosa in più (poco) occorre rischiare via via sempre di più (e l'elenco dei default si allunga ogni anno di nuove vittime illustri nostrane e non).
Se per sfortuna poi vi si incappa, ciascuno può valutare quali fatiche occorreranno per recuperare il capitale perduto.

Quanto all'ottica trading, ci troviamo oggi con i btp lunghi in una fase di stasi che non dà alcuna certezza su quale sarà la direzione futura e con i titoli corporate che hanno recuperato molto, direi troppo rispetto alla loro reale solidità economico finanziaria (parlando in generale ovviamente).

Se poi, per ventura, ci volgiamo all'azionario, non va di certo meglio dato che l'attuale ripresa dei corsi (senza storni sostanziali) dai minimi dura da circa un mese con un recupero ancora non giustificato dai dati economici.
Si corre il rischio pertanto di entrare "troppo alti" a meno di voler considerare l'investimento a lungo termine; in ogni caso il bondista lo farebbe sempre con una percentuale molto bassa del proprio capitale (per cui il problema rimane).

Quanto sopra è ciò che mi induce a non aver ancora deciso come impiegare la liquidità ma mi rende anche consapevole che non si può protrarre all'infinito il tempo delle non scelte (dati gli interessi sui cc...).

Sarei grato pertanto a chiunque (ma un invito particolare ai più esperti) volesse esporre opinioni e relative strategie (con un occhio anche alle possibilità di trading), ovviamente accompagnate dalle motivazioni che le sorreggono.

La tua mi sembra una analisi piuttosto accurata della situazione, che non lascia molto spazio ad alzate di ingegno, nel senso che quei tuoi dubbi sono condivisi da più di uno... sul corporate, secondo me, l'unica è cercare di spigolare, seguendo società di settori aciclici e guardando a singole vicende di riduzione dell'indebitamento, ma con bond da comprare per lo più OTC e cercando di stare corti....

E' l'unica maniera per evitare di incappare in quelle situazioni di sopravvalutazione che tu giustamente sottolineavi.

Sul lunghissimo io personalmente continuo ad avere perplessità, perché l'inflazione (non la deflazione) risponde alle esigenze dei soggetti molto indebitati, e dunque agli USA, una volta stabilizzato il risanamento, converrà spingere per avere un livello di inflazione il più possibile elevato.
 
Riprendo questo 3d con lo scopo di utilizzarlo per scambiare idee su come muoversi allo stato dell'arte.

Mi sembra, leggendo qua e là tra i vari thread, che la gran parte degli obbligazionisti si trovi (come me) attualmente in una situazione patrimoniale di elevata liquidità e, al contempo, con una grande incertezza sul da farsi.

Il quadro della situazione attuale, a mio avviso ovviamente, è molto difficile da decifrare e non dà alcuna sicurezza quanto a possibili strategie di investimento.

Se scegliamo un'ottica da cassettisti, i rendimenti dei TdS sono estremamente bassi (almeno a breve) e per avere qualcosa di decente occorre almeno posizionarsi dai decennali in sù con il "solito" rischio inflazione e conseguente rialzo dei tassi che ne provocherebbe un netto calo dei prezzi.
Anche i titoli a tasso variabile (es. cct) offrono oggi cedole bassissime che ne sconsigliano l'acquisto e dato che i prezzi sono ormai vicini alla pari il loro appeal è molto modesto.
Il mercato corporate poi non offre oggi un premio al rischio adeguato,dato che per avere qualcosa in più (poco) occorre rischiare via via sempre di più (e l'elenco dei default si allunga ogni anno di nuove vittime illustri nostrane e non).
Se per sfortuna poi vi si incappa, ciascuno può valutare quali fatiche occorreranno per recuperare il capitale perduto.

Quanto all'ottica trading, ci troviamo oggi con i btp lunghi in una fase di stasi che non dà alcuna certezza su quale sarà la direzione futura e con i titoli corporate che hanno recuperato molto, direi troppo rispetto alla loro reale solidità economico finanziaria (parlando in generale ovviamente).

Se poi, per ventura, ci volgiamo all'azionario, non va di certo meglio dato che l'attuale ripresa dei corsi (senza storni sostanziali) dai minimi dura da circa un mese con un recupero ancora non giustificato dai dati economici.
Si corre il rischio pertanto di entrare "troppo alti" a meno di voler considerare l'investimento a lungo termine; in ogni caso il bondista lo farebbe sempre con una percentuale molto bassa del proprio capitale (per cui il problema rimane).

Quanto sopra è ciò che mi induce a non aver ancora deciso come impiegare la liquidità ma mi rende anche consapevole che non si può protrarre all'infinito il tempo delle non scelte (dati gli interessi sui cc...).

Sarei grato pertanto a chiunque (ma un invito particolare ai più esperti) volesse esporre opinioni e relative strategie (con un occhio anche alle possibilità di trading), ovviamente accompagnate dalle motivazioni che le sorreggono.

L'argomento è stimolante, gli esperti non sono sufficientemente stimolati per aprire il dibattito? o forse più semplicemente si sta alla porta per vedere quale piega prenderà il mercato ed agire di conseguenza. Alcuni, tempo fa nel forum parlavano di ciclicità dei mercati, forse si sta arrivando ad un punto di svolta?
Complimenti in ogni caso per l'analisi corretta della situazione e la chiarezza dell'esposizione. Saluti

Grazie reno,sempre cortese.
E' veramente strano che nessuno esponga la propria visione delle cose.
Qui non si mangia mica nessuno, nè si pretende che ciò che si afferma si debba necessariamente avverare (magari avessimo la famosa palla di vetro!).
Se non si discute in un forum, dove si dovrebbe farlo?
Mi sembra che il tema tocchi tutti, ma forse prevale la paura (sbagliata) di prendere una posizione.
Saluti.

Beh, il tuo messaggio che rilanciava la discussione mi pare risalga a ieri sera sul tardi... :cool: oggi pomeriggio ci si rammarica perché nessuno è intervenuto... peraltro è sabato e chi durante la settimana lavora, magari è in giro a fare altro, o forse con mogli e figli ... :D ... darei più tempo ai lettori, prima di concludere che non interessa... ;)
 
Riprendo questo 3d con lo scopo di utilizzarlo per scambiare idee su come muoversi allo stato dell'arte.

Mi sembra, leggendo qua e là tra i vari thread, che la gran parte degli obbligazionisti si trovi (come me) attualmente in una situazione patrimoniale di elevata liquidità e, al contempo, con una grande incertezza sul da farsi.

Il quadro della situazione attuale, a mio avviso ovviamente, è molto difficile da decifrare e non dà alcuna sicurezza quanto a possibili strategie di investimento.

Se scegliamo un'ottica da cassettisti, i rendimenti dei TdS sono estremamente bassi (almeno a breve) e per avere qualcosa di decente occorre almeno posizionarsi dai decennali in sù con il "solito" rischio inflazione e conseguente rialzo dei tassi che ne provocherebbe un netto calo dei prezzi.
Anche i titoli a tasso variabile (es. cct) offrono oggi cedole bassissime che ne sconsigliano l'acquisto e dato che i prezzi sono ormai vicini alla pari il loro appeal è molto modesto.
Il mercato corporate poi non offre oggi un premio al rischio adeguato,dato che per avere qualcosa in più (poco) occorre rischiare via via sempre di più (e l'elenco dei default si allunga ogni anno di nuove vittime illustri nostrane e non).
Se per sfortuna poi vi si incappa, ciascuno può valutare quali fatiche occorreranno per recuperare il capitale perduto.

Quanto all'ottica trading, ci troviamo oggi con i btp lunghi in una fase di stasi che non dà alcuna certezza su quale sarà la direzione futura e con i titoli corporate che hanno recuperato molto, direi troppo rispetto alla loro reale solidità economico finanziaria (parlando in generale ovviamente).

Se poi, per ventura, ci volgiamo all'azionario, non va di certo meglio dato che l'attuale ripresa dei corsi (senza storni sostanziali) dai minimi dura da circa un mese con un recupero ancora non giustificato dai dati economici.
Si corre il rischio pertanto di entrare "troppo alti" a meno di voler considerare l'investimento a lungo termine; in ogni caso il bondista lo farebbe sempre con una percentuale molto bassa del proprio capitale (per cui il problema rimane).

Quanto sopra è ciò che mi induce a non aver ancora deciso come impiegare la liquidità ma mi rende anche consapevole che non si può protrarre all'infinito il tempo delle non scelte (dati gli interessi sui cc...).

Sarei grato pertanto a chiunque (ma un invito particolare ai più esperti) volesse esporre opinioni e relative strategie (con un occhio anche alle possibilità di trading), ovviamente accompagnate dalle motivazioni che le sorreggono.

Davvero molto interessante :up:
Io sono arrivato un po tardi all'ultimo giro di rialzi e da molto liquido (30%) son passato a poco liquido (circa il 10%) in poco tempo.
Negli ultimi giorni ho comprato parecchio soprattutto titoli disallineati rispetto agli altri dello stesso emittente oppure piccole puntate su cavalli promettenti (tipo la convertibile di Beni Stabili).
Al momento però non sono dispiaciuto di aver ridotto la liquidità.
In fondo dobbiamo guardare in faccia la realtà: le trimestrali finora sono state buone, in alcuni casi ottime.
Sono taroccate ok, ma di fatto sono buone.
Lo storno ci sarà, anche se non so dire quando e di quanto ma lo vedo difficile andare su nuovi minimi.
Sui BTP seguo solo il 2037 ma adesso non se ne parla...è sempre sotto osservazione ma non vedo granchè di motivi per comprare.
Sugli OTC il taglio minimo da 50k mi fa fuori e quindi non li seguo...
In generale non mi sento di restare liquido, vuoi perchè la remunerazione a zero virgola "costa" parecchio, vuoi perchè non si sa bene se il rialzo sia finito (in fondo se le cose migliorano con il mare di cash iniettato gli spazi di rialita sono ancora ampi), vuoi perchè preferisco switchare magari tra emissioni dello stesso emittente quando si presentano opportunità che stare a guardare aspettando il colpaccio.

Molto probabilmente sbaglio.
In realtà nell'ultimo periodo sto facendo un cambiamento un po radicale nell'allocazione generale del portafoglio.
Infatti sto cercando di rispettare un po di più le regole della buona diversificazione, dato che le ho sempre osannate, ma di fatto non le seguivo quasi mai anche per le difficoltà a suddividere un capitale relativamente piccolo che significa quindi spezzettare troppo.
 
Beh, il tuo messaggio che rilanciava la discussione mi pare risalga a ieri sera sul tardi... :cool: oggi pomeriggio ci si rammarica perché nessuno è intervenuto... peraltro è sabato e chi durante la settimana lavora, magari è in giro a fare altro, o forse con mogli e figli ... :D ... darei più tempo ai lettori, prima di concludere che non interessa... ;)

Va bene Mark, per parte mia una tiratina di orecchie ci stà, ma concedimi ogni tanto una piccola spintarella.:rolleyes:
Saluti e Buona Domenica.
 
Davvero molto interessante :up:
Io sono arrivato un po tardi all'ultimo giro di rialzi e da molto liquido (30%) son passato a poco liquido (circa il 10%) in poco tempo.
Negli ultimi giorni ho comprato parecchio soprattutto titoli disallineati rispetto agli altri dello stesso emittente oppure piccole puntate su cavalli promettenti (tipo la convertibile di Beni Stabili).
Al momento però non sono dispiaciuto di aver ridotto la liquidità.
In fondo dobbiamo guardare in faccia la realtà: le trimestrali finora sono state buone, in alcuni casi ottime.
Sono taroccate ok, ma di fatto sono buone.
Lo storno ci sarà, anche se non so dire quando e di quanto ma lo vedo difficile andare su nuovi minimi.
Sui BTP seguo solo il 2037 ma adesso non se ne parla...è sempre sotto osservazione ma non vedo granchè di motivi per comprare.
Sugli OTC il taglio minimo da 50k mi fa fuori e quindi non li seguo...
In generale non mi sento di restare liquido, vuoi perchè la remunerazione a zero virgola "costa" parecchio, vuoi perchè non si sa bene se il rialzo sia finito (in fondo se le cose migliorano con il mare di cash iniettato gli spazi di rialita sono ancora ampi), vuoi perchè preferisco switchare magari tra emissioni dello stesso emittente quando si presentano opportunità che stare a guardare aspettando il colpaccio.

Molto probabilmente sbaglio.
In realtà nell'ultimo periodo sto facendo un cambiamento un po radicale nell'allocazione generale del portafoglio.
Infatti sto cercando di rispettare un po di più le regole della buona diversificazione, dato che le ho sempre osannate, ma di fatto non le seguivo quasi mai anche per le difficoltà a suddividere un capitale relativamente piccolo che significa quindi spezzettare troppo.
quello che ho evidenziato è un passaggio molto interessante
non sono convinto
magari una riflessione...

alta liquidità --> ripresa --> alta inflazione --> rialzo dei tassi --> calo di prezzo dei Bond.
 
quello che ho evidenziato è un passaggio molto interessante
non sono convinto
magari una riflessione...

alta liquidità --> ripresa --> alta inflazione --> rialzo dei tassi --> calo di prezzo dei Bond.

Ma questo entro quanto tempo?

Per ora alta liquidità non sta portando ripresa ma serve solo a tappare i buchi delle banche.
Solo dopo che le banche hanno chiuso tutte le voragini in bilancio (e ce ne vorrà di tempo) allora quel denaro stampato andrà effettivamente in circolo e farà esplodere l'inflazione.
 
quello che ho evidenziato è un passaggio molto interessante
non sono convinto
magari una riflessione...

alta liquidità --> ripresa --> alta inflazione --> rialzo dei tassi --> calo di prezzo dei Bond.
mi orienterei su quest'ultima.......................

di quale Bond parliamo .......???
la curva di quest'ultimi evidenzia un calo per i Bond superiori ai dieci anni...............
opterei su acqti in un ottica di 4 /5 anni sul fisso........ed andrei con acqti su 7 anni sul Variabile o Altro..............
cosa pensate?
 
Sul Sole24 di ieri leggevo che i Cinesi stanno comprando a man bassa materie prime... visti i prezzi convenienti ...
mi chidedo ...non è che sia una exit strategy silenziosa per uscire dal dollaro senza dare "fiducia" alle altre valute comunque "alleate" di quest'ultimo ? In fondo $-€-£-Y li vedo tutti sullo stesso carrozzone...
 
Sul Sole24 di ieri leggevo che i Cinesi stanno comprando a man bassa materie prime... visti i prezzi convenienti ...
mi chidedo ...non è che sia una exit strategy silenziosa per uscire dal dollaro senza dare "fiducia" alle altre valute comunque "alleate" di quest'ultimo ? In fondo $-€-£-Y li vedo tutti sullo stesso carrozzone...

Ma perchè dovrebbero continuare a comprare debito americano (o di altri paesi non a rischio) remunerato allo 0,00.... ecc. quando, appunto si possono acquistare materie prime a prezzi di saldo ed eventualmente, anche stoccarle, contando su una ripresa di produzione che, è vero non sappiamo quando, ma sicuramente ci sarà.

Forse anche noi obbligazionisti ci dovremmo fare un penserino. Dico per altri tipi di investimenti che in questo periodo presentano prezzi stracciati.
 

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