commenti vari su tutto nessuno escluso

okkio raga

apertura di grillo a bersani (se così fosse... lo sapete cosa mi aspetto dai mercati)


Appello a Bersani: vota la Gabanelli!


Il MoVimento ha espresso un miracolo: la signora Gabanelli Presidente della Repubblica italiana. E' straordinario, proprio in sintonia col MoVimento. Io spero vivamente che accetti e volevo dare un consiglio a Bersani. Senza ironie, senza battute. Seriamente. Potrebbe essere un punto di incontro: voti la Gabanelli anche lei. Voti una signora che ha sempre fatto bene il suo lavoro. La Gabanelli è una che non ha mai fatto inciuci con Berlusconi, un miracolo di questi tempi. E poi è una signora. Sarebbe veramente un grande segnale. Sì, qualcuno ha detto che potrebbe diventare con la Gabanelli la Repubblica delle manette. Eh! Chissà che non sia un'idea anche quella con la quale ci potremmo togliere qualche soddisfazione. Ci pensi Bersani, ci pensi. Potrebbe essere veramente l'inizio di una, chissà, collaborazione. Provi. Provi a votarla. E cominciamo da lì. Poi vedremo: rimborsi elettorali, legge anti corruzione, incandidabilità di Berlusconi. Magari troveremo una convergenza. Se non con lei, con i giovani del PD. Grazie per l'ascolto.

Blog di Beppe Grillo
 
dimenticavo

Giuliano-Amato.jpg


immagina un po quanto sarà con lo stipendio di PdR

Viva l'Italia !!!!
 
Travaglio-Grasso

Il perfido Travaglio continua a riempire pagine in cui a Grasso è risparmiata solo, per ora, l’accusa di avere avuto un ruolo nell’attentato alle Torri gemelle. Ma il pezzo forte resta comunque il racconto di come sia divenuto procuratore nazionale antimafia grazie a una leggina incostituzionale che escluse la candidatura del suo rivale Caselli. Naturalmente si tratta di una balla ma l’aspetto singolare è che viene smontata proprio sul Fatto, nella rubrica di Bruno Tinti di ieri. Tinti racconta come il Csm fosse già orientato a votare per Grasso. Gli schieramenti delle correnti dell’Anm lo vedevano vincente 13 a 11. Tutto era pronto per il voto. A quel punto il Pdl annunciò con grande eco mediatica una discutibilissima, e poi annullata dalla Consulta, legge anti Caselli. Non ce ne era alcun bisogno, ma si sa come sono fatti. Attenzione, Tinti sul Fatto di ieri è implacabilmente preciso sulle date: da metà luglio 2005 il plenum del Csm è nelle condizioni di votare. La legge sciagurata è firmata da Ciampi il 26 luglio e pubblicata il 30. Si perdono due settimane perché i consiglieri di sinistra traccheggiano, parlano di conflitti di attribuzione, ottengono rinvii mentre i consiglieri del Csm favorevoli a Grasso protestano e chiedono che si voti. Un paradosso, osserva ieri Tinti. In realtà l’entrata in vigore della iniqua legge è attesa per poter dire che grazie a essa Caselli non è a capo dell’Antimafia. Ma avessero votato prima sarebbe andata nello stesso modo. Lo dice il Fatto di ieri a pag. 18, mica io. Ne consegue che Travaglio racconta mezze verità, come tutti i bugiardi.

Massimo Bordin
 
grazie stato ladrone

previdenza pubblica fa affondare quella privata. Sembra questo il risultato della fusione dell'Inpdap, l'ente previdenziale dei dipendenti pubblici, con l'Inps, avvenuta con la manovra salva-Italia del 2011. Pare che l'ente dei lavoratori privati abbia ereditato dalla gestione pubblica un buco di 23 miliardi di euro dovuto al fatto che lo Stato non ha pagato i contributi previdenziali per i suoi dipendenti. Come il titolare di un'impresa familiare qualunque (con tutto il rispetto per le imprese familiari che i contributi li versano regolarmente). Il rischio è quello di non poter più pagare le pensioni a tutti i lavoratori.

Pensioni sicure solo per tre anni

L'allarme viene dal presidente dell'Inps, Antonio Mastrapasqua, che ha scritto un messaggio ai ministri Grilli e Fornero perché si prendano provvedimenti urgenti prima che la situazione giunga al collasso. "Il patrimonio netto (…) è sufficiente a sostenere una perdita per non oltre tre esercizi", scrive Mastrapasqua, secondo quanto riportato da il Fatto Quotidiano. In pratica fino al 2015, se non ci sono interventi radicali.

"Ulteriori problemi di liquidità" potrebbero incidere "sulla stessa correntezza delle prestazioni”. Cioè a dire: sul pagamento delle pensioni. Solo sei mesi fa lo stesso presidente dell'Inps cercava di rassicurare i lavoratori privati dichiarando: "l'Inpdap non devasterà l'Inps".

Lo Stato, un evasore contributivo

Questa situazione è frutto dell'azione congiunta di diversi fattori. Uno è sicuramente la crisi economica e il drastico calo dell'occupazione (e di conseguenza della contribuzione). Le riserve dell'Inps che all'inizio del 2011 ammontavano a 41 miliardi di euro si sono ridotte a 15 miliardi, il 64% in meno in due anni.

Ma un altro motivo - il più paradossale - è l'inadempimento di molte amministrazioni pubbliche che negli ultimi anni non hanno pagato i contributi previdenziali per il loro dipendenti. Con l'accorpamento avvenuto nel 2012, l'Inps ha ereditato dall'Ipdap un buco di bilancio spaventoso: 23,7 miliardi di euro di disavanzo. Una bomba a orologeria - già denunciata dall'Unione sindacale di base - che se esplodesse potrebbe far crollare l'intero sistema previdenziale italiano. (A.D.M.)
 

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