commenti vari su tutto nessuno escluso

e chi ha chiesto un referendum?? :lol::lol:
la lobby protestante del Bilderberg lo farebbe fallire, ne sono certissimo ... :-o:-o
quindi l'ho chiesto ipso jure, mica more uxorio :lol::lol:



sposatevi e fate figli :
è l'unica ricetta per risollevare il PIL, è evidente !!!

e comunque c'era anche un interessante lavoro di Gotti Tedeschi sulla correlazione tra crisi economica e crisi demografica ed alcune cose da dire su Club di Roma , Banca mondiale , M5S ed Inferno di Brown

ma ora vado a cena
ciao
 
Gli Italiani dopo le rinunce a carne e pesce ora anche a frutta e verdura
Quando qualcuno lamentava lo scarso progresso infrastrutturale e tecnologico mentre ribadivo la necessità di orti sociali, km0,agrivillaggi e il riappropiarsi del sapere contadino c'era un perchè.
Dopo le forti perdite dovute alle precipitazioni se partiamo con una estate del genere altra mazzata per soia mais e ortaggi.

Alle previste carestie del 2020 non manca molto!
Lombardia in testa con 117mq al giorno cementificati

Scattano rincari per frutta e verdura fino all’11%. Risparmiare si può, le occasioni nel sito di Klikkapromo ? Il Fatto Alimentare

Aumenti a doppia cifra per frutta e verdura - News settore agricolo in Italia

calcolando l'incidenza futura dei trasporti direi che come strategia ci siamo!

altro che spread e piazza affari

Effetto Cassandra: Rotta di collisione


maaa al pagamento dei tributi non rinunciano maiii
 
Il regime dei parassiti fascistoidi ci sta dando il colpo di grazia
Debito pubblico fuori controllo nonostante tasse altissime e in perenne crescita.

Stato sempre piu corrotto, inefficiente e iniquo.

Burocrazia organizzata x tenere al laccio il cittadino e fargli pagare qualsiasi rapporto con essa in termini di tempo e soldi

Ammortizzatori che non coprono milioni di precarizzati senza diritti e protezioni.

Sanità sempre piu caricata di ticket e tempi di attesa tanto che spesso ormai ci si trova ad essere costretti ad andare a pagamento.

Privilegi, enti inutili, filiera della corruzione e del malaffare ai massimi storici che assorbono risorse ingentissime estorte dalle tasche di cittadini e lavoratori sempre piu poveri

Politica avida e parassitaria che si è spartita le istituzioni, i media di stato, le aziende pubbliche, le banche, trasformandole in infinite mangiatoie che dovrebbe chiudere

QUESTO REGIME DI PARASSITI FASCISTOIDI STA ORMAI DANDO IL COLPO DI GRAZIA ALL'ITALIA E SPESSO LO FA AVVOLGENDOSI NELLA BANDIERA ROSSA, CANTANDO BELLA CIAO E FACENDO FINTA DI ESSERE DI SINISTRA X IL BENE DEL POPOLO IN MODO DA NASCONDERE MEGLIO LA MANO CHE SFRUTTA, ARRAFFA, DISTRUGGE !!!

Ci ricorderemo x sempre della disgraziata classe politica che sta portandoci nel baratro.
 
Due ore di corsa la settimana vita si allunga di 6 anni. E quanto si dimagrisce? Che benefici ha? Quali sono le regole corrette per fare jogging?

Secondo una ricerca condotta dal Bispebjerg University Hospital di Copenhagen uno sforzo leggero produce un migliore beneficio rispetto alle attività che richiedono uno sforzo più intenso. I dati presentati a Dublino hanno dimostrato che he correre due ore alla settimana allunga la vita di ben sei anni: correre allunga la vita.

Fare jogging regolarmente, e senza uccidersi di fatica, si è rivelato un potente elisir di lunga vita, capace di aumentare l’aspettativa di vita degli uomini di 6,2 anni e delle donne di 5,6 anni.

La raccolta dei dati per la ricerca è iniziata alcuni anni fa: i primi sono stati raccolti tra il 1976 e il 1978, la seconda fase intercorre tra 1981 e il 1983, la terza tra il 1991 e il 1994 e le quarta tra il 2011 e il 2003. Lo studio si è basato comparando il tasso di mortalità di 1.116 uomini e di 762 donne "corridori" con quello di chi non si è mai dedicato al jogging in vita sua e l'analisi ha dimostrato che il rischio di morte è stato ridotto in media del 44% per i corridori maschi e femmine.

Secondo Peter Schnohr, cardiologo e ideatore della ricerca, basta correre tra un'ora e due ore e mezzo a settimana, a un ritmo lento o al massimo medio, per avere prestazioni ottimali per la longevità.

Ma quanto si dimagrisce in questo modo? Quali sono i benefici del jogging? Quali sono le regole per fare una buona corsa?
 
Due ore di corsa la settimana vita si allunga di 6 anni. E quanto si dimagrisce? Che benefici ha? Quali sono le regole corrette per fare jogging?

Secondo una ricerca condotta dal Bispebjerg University Hospital di Copenhagen uno sforzo leggero produce un migliore beneficio rispetto alle attività che richiedono uno sforzo più intenso. I dati presentati a Dublino hanno dimostrato che he correre due ore alla settimana allunga la vita di ben sei anni: correre allunga la vita.

Fare jogging regolarmente, e senza uccidersi di fatica, si è rivelato un potente elisir di lunga vita, capace di aumentare l’aspettativa di vita degli uomini di 6,2 anni e delle donne di 5,6 anni.

La raccolta dei dati per la ricerca è iniziata alcuni anni fa: i primi sono stati raccolti tra il 1976 e il 1978, la seconda fase intercorre tra 1981 e il 1983, la terza tra il 1991 e il 1994 e le quarta tra il 2011 e il 2003. Lo studio si è basato comparando il tasso di mortalità di 1.116 uomini e di 762 donne "corridori" con quello di chi non si è mai dedicato al jogging in vita sua e l'analisi ha dimostrato che il rischio di morte è stato ridotto in media del 44% per i corridori maschi e femmine.

Secondo Peter Schnohr, cardiologo e ideatore della ricerca, basta correre tra un'ora e due ore e mezzo a settimana, a un ritmo lento o al massimo medio, per avere prestazioni ottimali per la longevità.

Ma quanto si dimagrisce in questo modo? Quali sono i benefici del jogging? Quali sono le regole per fare una buona corsa?


loro non avevano ancora studiato il caso Andreotti e Napolitano

IL POTERE ALLUNGA LA VITA non di qualche anno ma di decenni :-o
 
Gawronski: stampare denaro, o l’Italia sarà rasa al suolo
20 giu – Il rapporto Istat appena uscito prefigura un crollo di civiltà: la percentuale di concittadini in stato di «grave deprivazione» vola al 14,7. In soli sei anni il Pil pro capite è sceso dell’11,5%; nella graduatoria internazionale l’Italia passa dal 31˚al 45˚posto. Anche il futuro è stato ipotecato: calano infatti la ricchezza (-12%), gli investimenti pubblici (dal 4 al 2,9% del Pil), la capacità produttiva (-16% nell’industria), gli studenti universitari (-17%); crescono il debito pubblico, il debito estero netto (28% del Pil, sul quale l’Italia paga 12 miliardi di interessi l’anno), i giovani senza lavoro (57% fra disoccupati e scoraggiati). Perciò è essenziale a questo punto dire la verità. La crisi non dipende dai nostri vizi storici, bensì – lo dicono i dati – da uno straordinario, diffuso timore di spendere i soldi.

Per uscirne non è perciò necessario «cambiare gli italiani» o la struttura economica: la depressione della domanda, notoriamente, si cura sostenendo la domanda. Terapia tutt’altro che difficile: basta spendere soldi; e i soldi… si stampano. Ma noi abbiamo consegnato le leve macroeconomiche all’Europa. E i trattati europei – concepiti per combattere l’inflazione (l’eccesso di domanda) – offrono ai liberisti europei un inopinato potere di veto su tutto ciò che di significativo si potrebbe e si dovrebbe fare. Perciò resta il problema di fondo, «noto e così riassumibile: l’Italia deve rimanere credibile sul terreno dei conti pubblici, ma deve dare prova concreta di discontinuità in chiave pro crescita» (Guido Gentili). Cioè: deve alimentare la spesa, ma non ha i soldi per farlo.
Per uscire dall’impasse ci sono tre strade.

La prima è cambiare consensualmente le politiche economiche dell’Eurozona. Non basta diluire l’austerità: occorre rovesciare le politiche economiche nel cuore dell’Europa. Ma né i partiti né il governo, a parte lamentarsi, hanno ripreso e avanzato nelle sedi europee le proposte degli economisti in questo senso: la liquidità immessa nel sistema finanziario non passa all’economia reale? La Bce distribuisca base monetaria ai governi, che la usino per aiutare i poveri e finanziare lavori pubblici nelle zone ad alta disoccupazione. La Bce alzi il target di inflazione e favorisca una rapida crescita dei salari tedeschi: gli squilibri di competitività rientreranno, senza dolore per nessuno. I paesi con più margini di manovra fiscale rilancino la domanda interna con il deficit spending: la depressione finirà. In ogni caso, la Germania ha sempre risposto picche; e continuerà a farlo. Per indurla a trattare seriamente non Gawronskibasta il crollo dei fondamenti teorici dell’austerità, o l’evidenza empirica: bisogna cambiare i suoi incentivi politici.

La seconda possibile via d’uscita è lasciare l’euro, e/o ristrutturare il debito. Bisognerà cominciare a parlarne: essa offre sicuri benefici (la fine della depressione), non è vero che il Pil cadrebbe del 30%; ma comporta anche rischi e costi elevati.

Ci sarebbe una terza via, percorribile su base nazionale, che è sfuggita all’attenzione mediatica, e che consentirebbe di uscire dalla crisi “a velocità giapponese”. Bisogna però essere disposti ad approfittare di un clamoroso vuoto della normativa europea. E violare lo spirito, non la lettera, dei trattati. Come ha fatto finora la Germania, scambiando la “cultura della stabilità” con la “cultura della depressione”. Eludere le regole senza lasciare l’euro riaprirebbe anche il negoziato sull’Eurozona. Per realizzare una simile strategia ci vuole però un quadro politico assai più propenso all’innovazione, desideroso di sfidare l’ortodossia liberista. Capace di alzare la qualità della proposta, e offrire all’Europa un nuovo paradigma, nel dimostrabile interesse anche del popolo tedesco. Si può fare. Perciò si deve fare.
(Piergiorgio Gawronski, “Stampare denaro per uscire subito dalla crisi”, lettera indirizzata al direttore del “Corriere della Sera” il 25 maggio 2013
 
Il governo del fare RIDERE:in pensione 4 anni prima,se i contributi li paga l'azienda
Giornale Italia Oggi - 22/06/2013

Se ci aggiungiamo il risparmio di 5 € all'anno a famiglia sul "taglio" (?) delle tariffe luce/gas, il taglio - non taglio dell'IMU, il non aumento- aumento dell'IVA e tante altre capzate sbandierate per sostanziali misure pro-crescita, ne deriva il quadro di un governo di sottili COMICI-CABARETTISTI travestiti da statisti....

ma hanno a favore il 100% delle televisioni, dei telegiornali (caso mai accaduto nella storia) ed almeno il 90% dei giornali.

Quindi tutto bene
clap.gif
 
Il governo del fare RIDERE:in pensione 4 anni prima,se i contributi li paga l'azienda
Giornale Italia Oggi - 22/06/2013

Se ci aggiungiamo il risparmio di 5 € all'anno a famiglia sul "taglio" (?) delle tariffe luce/gas, il taglio - non taglio dell'IMU, il non aumento- aumento dell'IVA e tante altre capzate sbandierate per sostanziali misure pro-crescita, ne deriva il quadro di un governo di sottili COMICI-CABARETTISTI travestiti da statisti....

ma hanno a favore il 100% delle televisioni, dei telegiornali (caso mai accaduto nella storia) ed almeno il 90% dei giornali.

Quindi tutto bene
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Mettici l'abolizione del finanziamento ai partiti.....dal 2017
 

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