commenti vari su tutto nessuno escluso

"Come volevasi dimostrare, la Commissione Bilancio ha espresso parere contrario sul ddl conflitto di interessi redatto da Sisto, di Forza Italia: il capolavoro dell’inciucio, non ha le coperture necessarie e quindi non può essere esaminata dall’Aula. È uno scandalo vergognoso, il testo unificato è stato votato da tutto il Pd: è evidente la volontà di sotterrare il conflitto di interessi, anche la relazione del Governo è stata bocciata dalla Ragioneria di Stato e questo dimostra che siamo di fronte ad un inciucio firmato Renzi. Il MoVimento 5 Stelle si batte dall’inizio della legislatura per consegnare finalmente ai cittadini una legge degna di un Paese civile, necessaria per tutelare gli interessi pubblici, garantire il sistema democratico e rilanciare la competitività. Pd e Forza Italia rispediscono il conflitto di interessi in Commissione Affari Costituzionali dove riposerà in pace. L’accordo Renzi-Berlusconi è un piano piduista per sovvertire le istituzioni ed imporre ai cittadini una dittatura mascherata. Il premier ha fatto carte false pur di salvaguardare il pregiudicato, calpestando la Costituzione in nome del Patto del Nazareno. Aveva promesso una legge sul conflitto di interessi entro 100 giorni, invece sta palesemente violando le regole della democrazia per impedire che venga approvata: chi continua a votarli è complice di tutto questo."

Riccardo Fraccaro, portavoce M5S Camera

non ho letto il testo della proposta sul co flitto di interesse che sicuramente è snodo cruciale per il futuro della nazione e lo dico da anni
come da anni dico che è il punto di co giunzione tra pdl e pd

però leggo anche un pezzo di opposizione di maniera fatto di slogan e non di contenuti
emblematico il ricorso alla parola pregiudicato anzichè condannato : fraccaro adegui i suoi testi che la condanna è passata dal secondo al terzo grado
 
non ho visto, hai postato il grafico del pil pro capite incluso i ricchi?
siamo tutti ricchi anche se nella realta' 4multimiliardari hanno il 70% ma diviso 60milioni viene 25.000 euro a testa! azz. posso venire in italia pure io, ma chi me lo fa fare di stare al caldo torrido ;)

periodo "mussoliniano" cerco di staccarmi dalla etichetta "fascista" anche perche' lo evocano a chiunque: comunisti, l'europa, renzi... ho sentiti di tutto manca solo il papa !!!

credo che per l'Italia bisognerebbe ricostituire l'IRI distrutta da Prodi se non ricordo male

"All’I.R.I. fu affiancato l’I.M.I., Istituto Mobiliare Italiano, che aveva il compito di finanziare l’industria a medio e lungo termine attraverso l’emissione di obbligazioni. La crisi del 1929 segnò, con la nascita della banca pubblica e della partecipazione statale, il mondo economico ed industriale italiano per i successivi 60 anni: dallo Stato liberale si passò allo Stato imprenditore e banchiere, che si fece mallevadore di una via italiana al capitalismo. Entrava nel flusso economico del paese l’assistenzialismo di Stato, con il potere politico non arbitro super partes, ma giocatore attivo. Il capitalismo italiano si separava dal capitalismo europeo e occidentale.

*Docente di Italiano e Storia presso l'Itas 'Giordano Bruno' di Perugia"

insomma stai proponendo una ricetta SOCIALISTA per la gestione della cosa pubblica
e dico socialista quando il USA ad esempio le analoghe manovre fatte da Obama vennero chiamate comuniste dalla dx repubblicana

sul resto, la distribuzione della ricchezza è meno influente della crescita vertiginosa del pil : se leggessi un pò di altre pagine dell anonimo docente di storia di perugia sono convinto che scopriresti che la nascita del ceto medio in italia sia proprio nel dopoguerra e non sotto il fascismo

Chi te lo faccia fare di stare ad arrostire nel caldo umido orientale e sotto una dittatura militare non lo so : forse la cucina thai ???

infine: posso sapere il tuo numero di scarpe ?
 
Aveva promesso una legge sul conflitto di interessi entro 100 giorni, invece sta palesemente violando le regole della democrazia per impedire che venga approvata: chi continua a votarli è complice di tutto questo."

Pd e Forza Italia rispediscono il conflitto di interessi in Commissione Affari Costituzionali dove riposerà in pace. L’accordo Renzi-Berlusconi è un piano piduista per sovvertire le istituzioni ed imporre ai cittadini una dittatura mascherata.
:rolleyes:
 
n 300 giorni Renzi ha fatto meno provvedimenti di Letta.
Nello stesso arco temporale l’ex premier varò il 30% di provvedimenti in più. L’attuale esecutivo ha portato a termine anche decisioni prese in precedenza.
È passato poco più di un anno da quando Matteo Renzi, allora lanciatissimo verso la leadership del Pd, intimava al premier Enrico Letta di "fare le riforme", altrimenti sarebbe scattato il "finish". Sappiamo tutti com’è andata. Il governo del tranquillo pisano, messo in minoranza all’interno del Pd, nel giro di poco ha fatto finish per davvero, e il baldanzoso fiorentino ha traslocato a Palazzo Chigi portandosi appresso il suo arsenale di tweet, slides e frasi ad effetto. Se non che, proprio in questo periodo, fra neanche una settimana per la verità, il governo Renzi taglierà il traguardo dei 299 giorni di vita. Gli stessi della durata totale dell’Esecutivo Letta.

A (quasi) parità temporale di lavoro, il fiorentino che tanto punzecchiava riesce a vincere il derby della Toscana? La risposta si ottiene facendo qualche conto non troppo complesso sulla tabella della presidenza del Consiglio dei Ministri, elaborata dal dipartimento per i Rapporti con il Parlamento, da cui si ricava lo stato dell’arte dei provvedimenti emanati dai governi nella diciassettesima legislatura. Tutto aggiornato al primo dicembre. Quindi, se vogliamo, Renzi ha un minimo svantaggio, rispetto al suo predecessore, sul calcolo dei tempi, ma non cambia il quadro generale. Andando nel dettaglio, nei suoi scarsi trecento giorni di vita il governo Letta ha licenziato dal Consiglio dei Ministri centodue provvedimenti, tra decreti legge, disegni di legge e ratifiche di accordi e trattati internazionali. Il governo Renzi, invece, al primo dicembre, ne ha approvati 72. Tra tutti, sono i decreti legge quelli che hanno un maggior peso. Sia politico, sia nel "ritmo di esame", in quanto presentano i requisiti di "necessità e urgenza".

Ebbene, il governo Letta si è fermato a 20 decreti legge con il definitivo "ok" del Parlamento (di cui uno confluito in un altro provvedimento) su 25 licenziati da palazzo Chigi e ben due decaduti. Il governo Renzi, invece è arrivato a 22 decreti legge, 20 approvati (due confluiti).

Per quanto riguarda invece i disegni di legge, dai Cdm a guida Letta ne sono usciti 26, di cui 9 approvati dalle Camere (tutti nell’era Renzi, a parte le leggi di bilancio), uno confluito e uno che non ha nemmeno iniziato l’iter parlamentare. Sul fronte governo Renzi, invece, i ddl sono 21, di cui approvati definitivamente solo due, quello sul rendiconto generale dell’Amministrazione dello Stato e l’altro sull’assestamento di Bilancio dello Stato.

L’altro capitolo, pur secondario, è quello delle ratifiche. L’Esecutivo Letta ne ha approvate in Consiglio dei ministri ben 51, di cui poi soltanto 22 hanno completato l’iter parlamentare, ma solo una prima dell’avvicendamento con Renzi. Dal versante di quest’ultimo, invece, le ratifiche varate dal suo governo sono 29 , ma nessuna approvata in via definitiva dalle Camere. Quindi, al netto del dato record delle fiducie di Renzi, giunte 32 al 3 dicembre - con il 52% circa di rapporto tra leggi approvate e voti di fiducia come calcolato da Openpolis (dato più elevato dal 1996)- le performance di produttività governativa tra Letta e il segretario Pd sostanzialmente si equivalgono. Nel derby toscano si registra, al momento, un pareggio. Considerando il quadro generale, poi, si nota un certo parallelismo. Mentre Letta aveva Renzi a regalargli una pena al giorno e rendergli più ripido il cammino per le riforme, ora anche il leader Pd ha una complicata esistenza di governo e appare molto rallentato su tutti i fronti. Non a causa di Letta, ormai da mesi eclissatosi nel dibattito politico come nei lavori parlamentari. Ma per l’agguerrita minoranza interna e le acque agitate dalle parti dell’interlocutore del patto del Nazareno, Forza Italia. E a premere c’è il presidente della Commissione Europea, Juncker, che l’altro giorno è stato molto chiaro: o l’Italia fa le riforme, oppure saranno "conseguenze spiacevoli". Anche Renzi, insomma, ha qualcuno che gli dice "finish".
In 300 giorni Renzi ha fatto meno di Letta - News - iltempo

ma di minkiate ne ha sparate il triplo:)
 
Under 35, internauti e più motivati
Così cambiano i prof francesi

Under 35, internauti e più motivati Così cambiano i prof francesi - Corriere.it


mentre la scuola italiana e' fatta di under :wall:
 
Ciclisti, vi sistemano per bene:


mano al portafoglio

Proposta di targare le bici: scoppia la polemica - Repubblica.it

Targa (pensererete mica sia gratis? )

poi a seguire in brevissimo tempo:

BOLLO
ASSICURAZIONE
CASCO
OMOLOGAZIONI (E REVISIONI PERIODICHE)
 
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classico ragionamento da komunisti


se e' per quello non sappiamo niente nemmeno del volo della Myamar abbattuto dalla Ucraina allora il discorso si potrebbe iniziare "l'europa e' quel posto che sa tutto delle zoccole di Silvio ma niente di come hanno abbattuto ..."

posso dire una cosa "non c'entra un cazz.." :-o
 
classico ragionamento da komunisti


se e' per quello non sappiamo niente nemmeno del volo della Myamar abbattuto dalla Ucraina allora il discorso si potrebbe iniziare "l'europa e' quel posto che sa tutto delle zoccole di Silvio ma niente di come hanno abbattuto ..."

posso dire una cosa "non c'entra un cazz.." :-o
era una (neanche tanto) velata critica ai mass media italiani e ad un certo modo (pruriginoso) di fare informazione tipico di questo paese.

l'europa e la myanmar non c'entrano nulla.

silvio, invece, sì.
 

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